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Ambulanti. Annullamento fiere, Fiva e Anva hanno incontrato il Prefetto Enrico Ricci

Annullamento fiere: gli ambulanti dal Prefetto

3 Febbraio 2022

Dopo quasi due anni di stop a fiere e mercatini, i rappresentanti delle associazioni ambulanti Fiva- Confcommercio e Anva- Confesercenti hanno incontrato questa mattina il Prefetto Enrico Ricci per portare sul tavolo le difficoltà di un settore che ha visto cancellare il 90% degli eventi in programma causa pandemia.

L’incontro era stato fortemente richiesto dai rappresentanti di categoria che, con un’accorata lettera congiunta datata 20 gennaio, avevano richiesto un confronto urgente di fronte all’annullamento in via cautelare di molti comuni di manifestazioni per i prossimi mesi, da marzo a maggio, nonostante tali attività rientrino tra quelle previste– previa verifica del green pass rafforzato- dalle linee ministeriali.

«L’incontro con il Prefetto ci ha consentito di porre attenzione sul settore e condividere le preoccupazioni di un comparto in forte difficoltà, che ha visto tanti operatori, anche di imprese storiche, gettare la spugna e cambiare lavoro- ha sottolineato Diego Pesenti, vicepresidente provinciale Fiva-Federazione Italiana Venditori su Area pubblica – . Purtroppo, salvo rare eccezioni di comuni con cui si sono condivise linee guida per il contenimento dei contagi per assicurare il prosieguo delle attività, assistiamo di continuo a provvedimenti di annullamento date, a volte anche amministrativamente disordinati: comunicazioni sul sito dei comuni, mail Pec agli operatori interessati e, addirittura, telefonate. Rincorrere le decisioni dei singoli comuni sta diventando davvero ingestibile».

Antonio Caffi, presidente provinciale di Anva – Associazione del commercio su aree pubbliche, ha aggiunto: «È stato un confronto schietto e sincero durante il quale ci siamo rapportati anche sulle normative che, come abbiamo sempre ribadito, permettono il normale svolgimento delle fiere se si attivano i provvedimenti sulla sicurezza. Abbiamo recepito una vicinanza alla categoria dei fieristi e ringraziamo per l’attenzione rivoltaci, ora ci auguriamo di poter iniziare a dialogare con le amministrazioni comunali e trovare il coraggio e la volontà necessarie a far ripartire il settore».

Tra le richieste portate avanti dalle associazioni, la condivisione delle decisioni con le associazioni rappresentanti di categoria al fine di mettere a punto un protocollo e modello organizzativo, nel rispetto delle normative vigenti. “Un confronto propedeutico e costruttivo porta ad una collaborazione fattiva, proficua per tutte le parti e soprattutto sicura per tutti”sottolineano gli operatori.

LETTERA AL PREFETTO
Richiesta di svolgimento Fiere Patronali/Istituzionali (20 gennaio 2022)

Con la presente, sollecitati da molte imprese familiari del settore del commercio su aree pubbliche che operano nelle fiere patronali della nostra Provincia, siamo a chiedere, a nostro avviso nel pieno rispetto delle norme vigenti, che le Amministrazioni locali agiscano con uniformità e maggior coraggio, permettendo agli operatori di svolgere il loro lavoro, dopo quasi due anni di fermo assoluto!
Quando diciamo che le fiere oggi si possono svolgere e non sono vietate da alcun decreto, questo è un fatto vero e facilmente verificabile, tant’è che le fiere sono state inserite nella famosa tabella ministeriale e nelle linee guida tra le attività possibili, previa verifica del green pass rafforzato; forse alcune difficoltà interpretative nascono banalmente dal lessico della parola fiera dietro la quale si nascondono moltissimi significati (pubblici/privati, all’aperto o al chiuso); la nostra richiesta riguarda unicamente le fiere istituzionali/patronali regolamentate dai Comuni e che si svolgono all’aria aperta.

A oggi purtroppo invece assistiamo a provvedimenti – a volte anche amministrativamente “disordinati”: semplici comunicazioni sul sito del Comune, PEC inviate agli operatori concessionari, avvisi sull’ albo pretorio dei Comuni che rimandano erroneamente a decreti nazionali, telefonate agli operatori interessati ecc. tutte modalità poco consone per annunciare l’annullamento o la revoca della fiera (dopotutto sono posti di lavoro); detto che per un Sindaco – tramite un’ordinanza urgente, puntuale e quindi motivata – è sempre possibile sospendere una fiera inserita nel Regolamento di Commercio su Aree Pubbliche, noi chiediamo di poterci almeno confrontare prima che venga presa una decisione così gravosa, anche dal punto di vista sociale, per le nostre imprese coinvolte.

Noi vorremmo poter portare la nostra esperienza e condividere anche alcuni accorgimenti logistici che potrebbero permettere un corretto svolgimento della fiera, rispettando le prescrizioni di sicurezza imposti dalla attuale emergenza sanitaria.
Riteniamo che le fiere all’aria aperta, proprio come i mercati, siano eventi poco rischiosi, siamo peraltro tuttavia ben consapevoli che ogni decisione vada poi inserita nel contesto locale e nella portata dell’evento stesso.

A oggi assistiamo a comunicazioni preventive che prevedono annullamenti di fiere per i prossimi mesi di marzo e aprile, questo per noi è intollerabile e poco rispettoso di un lavoro antico e importante per le nostre tradizioni come quello del fierista.
Con questo accorato appello chiediamo quindi che si rivolga maggiore attenzione al nostro settore e che le decisioni vengano condivise maggiormente con le nostre Associazioni che sono sin da ora disponibili e soprattutto che vengano approfondite meglio e con maggiore uniformità le norme vigenti e si possa così creare/condividere un modello organizzativo unico da calare poi nelle diverse realtà locali.

Per noi diventa impossibile rincorrere le decisioni dei singoli Comuni e le diverse modalità di comunicazioni delle stesse. Chiediamo ai sindaci che hanno a calendario una fiera nei prossimi giorni/mesi di coinvolgerci per un confronto propedeutico e costruttivo e al contempo chiediamo all’illustrissimo Prefetto un prossimo incontro urgente dove poter meglio spiegare le nostre ragioni e confrontarci bene e meglio sulle norme vigenti, con l’unico obiettivo di collaborare per trovare una soluzione condivisa, proficua per le parti e soprattutto sicura per tutti.

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