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Bar, caffetterie, locali serali

Crocevia sociali insostituibili. Gli oltre 300.000 pubblici esercizi italiani sono luci accese nelle nostre città e insostituibili crocevia sociali. Sono parte integrante della filiera dell’accoglienza e punti di contatto strategici tra il visitatore e le nostre città: un barista è consigliere, influencer, figura discreta che ascolta il cliente, condivide pensieri ed emozioni.

Lo scenario. Meno del 2% dei Comuni italiani non ha almeno un Bar. La competizione è altissima, nella nostra provincia se ne contano quasi 4.000. Le tendenze del settore si sono moltiplicate per intercettare nuovi bisogni e stili di vita. Il servizio bar non si identifica più per fascia oraria ma per esigenze di consumo, momenti di vita, tipo di esperienza che il cliente vuole vivere. Per questo il settore richiede grande professionalità, formazione costante e capacità imprenditoriale, anche se è forte la tentazione di avviare un bar senza un’adeguata esperienza.

La risorsa in più di Confesercenti. Conosciamo le problematiche gestionali con le quali devono confrontarsi gli esercenti e ci muoviamo su due fronti: servizi mirati e tutela della categoria. Attraverso il nostro centro di formazione Cescot e lo Sportello per la Sicurezza Alimentare, proponiamo percorsi di formazione, attività di consulenza e affiancamento sul campo. Ci confrontiamo con la Pubblica Amministrazione e gli Enti locali per dare voce alla categoria e tutelarne gli interessi.

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News dedicate

Copertura sanitaria nel 2025 per coniugi e figli dei soci Confesercenti

Tutti i soci Confesercenti, in regola con il versamento dei contributi associativi, anche in qualità di soci Hygeia, possono iscrivere alla mutua il coniuge o il convivente e i figli, ottenendo i vantaggi del piano sanitario allegato, al costo di 199 euro a persona. La copertura può essere attivata in qualsiasi momento dell’anno ed è valida fino al 31 dicembre 2025. Per le richieste di maggiori informazioni e per le iscrizioni compilare il form o telefonare al numero 035 4207249. Piano Sanitario Richiesta di contatto

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Piano Sanitario 2025 riservato ai Soci, ecco cosa comprende

Anche per il 2025 i soci Confesercenti in regola con i pagamenti dei contributi associativi possono usufruire di un piano sanitario gratuito erogato da Unisalute.Possono usufruire del piano sanitario: i titolari di impresa individuale, i soci di società, i coadiuvanti iscritti nell’impresa familiare, i pensionati fino al compimento degli 80 anni di età. Il piano sanitario soci Confesercenti offre generosi rimborsi per un’ampia gamma di trattamenti diagnostici e terapeutici, nonché nei casi di mera degenza, presso le strutture sanitarie convenzione con Unisalute, non convenzionate o del Servizio Sanitario Nazionale. Ad esempio, alcune delle prestazioni coperte dal Piano Sanitario Soci Confesercenti e relativi massimali sono: Ticket per accertamenti diagnostici e pronto soccorso (fino a 500 euro annui); Denti: fino a 2.300 euro annui su implantologia, oltre a 50% delle spese sulla pulizia dentale annuale; Visite specialistiche (fino a 700 euro annui); Prestazioni diagnostiche e terapeutiche di alta specializzazione, come radiografie, TAC, ecografie, mammografie, etc (fino a 6.000 euro annui); Pacchetto maternità (fino a 1.000 euro annui); Ricoveri in istituti di cura per grandi interventi chirurgici (fino a 90.000 euro annui); Trattamenti riabilitativi (fino a 350 euro annui); Degenze presso le strutture del Sistema Sanitario Nazionale (80 euro al giorno fino al 30° di ricovero, e 100 euro tra il 31° e il 100°). Scarica il riassunto del piano sanitario Compila il form se desideri ricevere maggiori informazioni o attivare il piano sanitario. Per la richiesta di maggiori informazioni e per l’attivazione del piano sanitario è possibile anche telefonare al numero 035 4207249. Richiesta di contatto

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Riaperta fino al 12.12.2024 l’adesione al Concordato Preventivo Biennale (solo per i soggetti ISA)

Riaperta fino al 12.12.2024 l’adesione al Concordato Preventivo Biennale (solo per i soggetti ISA) Il concordato preventivo biennale (CPB), dedicato ai contribuenti di minori dimensioni, permette di fissare per un biennio (periodi d’imposta 2024 e 2025) il reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP. Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sulla disciplina IVA. La riapertura delle adesioni riguarda i soggetti che applicano gli ISA, sono invece esclusi i contribuenti a regime forfettario. Per poter valutare la proposta di reddito, il contribuente con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli a cui si riferisce la proposta di concordato (cioè il 2023 per i soggetti “solari”) non deve avere debiti per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate o debiti contributivi di importo pari o superiore a 5 mila euro. I debiti oggetto di rateazione o sospensione non concorrono al citato limite, fino a decadenza dei relativi benefici (art. 10 co. 2 del DLgs. 13/2024). Oltre alla condizione relativa ai debiti tributari, altre cause di esclusione sono: l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, l’aver ricevuto condanne per reati tributari, aver appena iniziato l’attività, aver realizzato fusioni o scissioni e altri casi specifici da verificare con il proprio commercialista. In linea generale, le proposte di reddito e del valore della produzione netta vengono formulate utilizzando i dati: forniti dai contribuenti con la compilazione del quadro P del modello ISA 2024. delle dichiarazioni dei redditi e dei modelli ISA dei periodi precedenti; presenti nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria. Le proposte formulate (e visualizzabili nel quadro P dei modelli ISA) non possono essere modificate dal contribuente, il quale può solo scegliere se accettarle o rifiutarle.L’adesione al nuovo istituto si concretizza in sede di presentazione del modello REDDITI 2024. Il reddito e il valore della produzione netta oggetto di concordato non tengono conto di alcuni elementi “straordinari” o “non ricorrenti” che devono essere aggiunti o sottratti, a seconda dei casi, per la determinazione del reddito rilevante ai fini del concordato. In particolare, vanno aggiunte o sottratte al reddito stimato le seguenti componenti: plusvalenze e minusvalenze; sopravvenienze attive e passive; perdite su crediti; utili o perdite relativi a partecipazioni in società di persone e associazioni di cui all’art. 5 del TUIR, in società di capitali in regime di trasparenza fiscale o utili distribuiti da società di capitali e altri enti soggetti ad IRES. Il risultato così ottenuto costituirà il reddito imponibile. In ogni caso, il reddito concordato, così come integrato dei componenti sopra indicati, non può essere inferiore a 2.000 euro. Con l’accettazione della proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente si impegna a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e IRAP relative ai periodi d’imposta oggetto di concordato, sui quali dovranno comunque essere operate le rettifiche dei componenti specificamente individuati (plusvalenze/minusvalenze, sopravvenienze attive e passive, ecc.). L’accettazione della proposta vincola anche i soci e gli associati. Allo scadere del periodo oggetto di concordato l’Agenzia delle Entrate formulerà un’ulteriore pro­posta, relativa al biennio successivo, a condizione che il contribuente continui a soddisfare i requisiti di accesso e in assenza di cause di esclusione. Fermo restando l’obbligo di dichiarare gli importi concordati, nei periodi oggetto di concordato i contribuenti che vi hanno aderito sono, in ogni caso, tenuti a: presentare le dichiarazioni dei redditi e IRAP; rispettare gli ordinari obblighi contabili; effettuare la comunicazione dei dati ISA, mediante gli appositi modelli. Entro determinati limiti, gli eventuali maggiori o minori redditi effettivi, o maggiori o minori valori della produzione netta effettivi, non rilevano ai fini della determinazione delle imposte, nonché dei contributi previdenziali obbligatori. È facoltà del contribuente di versare i contributi previdenziali considerando la parte eccedente il reddito concordato. Nei periodi d’imposta oggetto di concordato i redditi d’impresa e di lavoro autonomo non potranno essere oggetto di accertamenti analitici, analitico-induttivi o presuntivi e induttivi puri. Resta peraltro fermo che anche i soggetti aderenti al concordato preventivo biennale potranno es­sere oggetto di accessi, ispezioni o verifiche, il cui esito potrebbe portare alla decadenza dal regime in esame. In tale ipotesi, tornerebbero ad essere esperibili gli accertamenti induttivi e analitici. Per i periodi d’imposta oggetto di concordato il reddito e il valore della produzione concordati, come rettificati dei componenti individuati, sono assoggettati a IRPEF, IRES o all’imposta sostitutiva per i contribuenti in regime forfetario e IRAP.Al fine di rendere più appetibile l’adesione al concordato, il D.Lgs. 108/2024 ha introdotto un regime opzionale attraverso il quale è possibile assoggettare il maggior reddito concordato ad un’imposta sostitutiva di IRPEF, IRES, addizionali comunale e regionale e dell’imposta sostitutiva del regime forfetario. L’imposta sostitutiva è calcolata su una base imponibile pari alla differenza, se positiva, tra: il reddito di lavoro autonomo e di impresa concordato; il corrispondente reddito del periodo precedente a quelli cui si riferisce la proposta (ossia il reddito per il periodo 2023). Per i soggetti che applicano gli ISA, l’aliquota applicabile al maggior reddito concordato varia in base al punteggio di affidabilità ottenuto in relazione al periodo d’imposta precedente a quello di ingresso nel concordato. In particolare: per i contribuenti con punteggio ISA 8, 9 o 10, l’aliquota è pari al 10%; per i contribuenti con punteggio ISA 6 o 7, l’aliquota è pari al 12%; per i contribuenti con punteggio ISA 5 o inferiore, l’aliquota è pari al 15%. Sono contemplate alcune fattispecie in cui il concordato preventivo perde di efficacia a partire dal periodo d’imposta in cui si verificano gli eventi. In particolare, la cessazione si verifica quando: durante il biennio oggetto di concordato sia modificata l’attività rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente il biennio stesso, salvo il caso in cui per la nuova attività sia prevista l’applicazione del medesimo ISA (o la nuova attività rientri in un settore al quale si applicano i medesimi coefficienti di redditività, in caso di utilizzo del regime forfetario); sia cessata l’attività; vi sia stata adesione al regime forfetario di cui alla L. 190/2014; la società o l’ente è interessato da operazioni di fusione, scissione, conferimento, oppure

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Nasce Librai per un anno

Dal 2 dicembre 2024 al 9 aprile 2025, la nuova rassegna letteraria promossa dalla Fiera dei Librai di Bergamo Un libro aperto un intero anno. È questa l’immagine che si lega a Librai per un anno la nuova rassegna letteraria che promuove l’azione dei librai indipendenti di Bergamo durante tutto l’anno, oltre la consueta Fiera dei Librai che si svolgerà dal 18 aprile al 4 maggio 2025. Un appuntamento periodico che, mese dopo mese, permetterà al pubblico di incontrare gli scrittori e la loro opera, ascoltare le loro idee, approfondire le uscite letterarie più recenti. Al di fuori della consueta cornice della Fiera dei Librai, ma dentro le rassicuranti pagine di un libro, questa serie di appuntamenti vuole colmare i mesi e le settimane che intercorrono fra le diverse edizioni di uno degli appuntamenti più amati dai bergamaschi e non solo. Per costruire Librai per un anno Li.Ber, l’associazione dei Librai Bergamaschi ha dato vita ad un Comitato artistico composto da: Daniele Rocchetti, direttore artistico Li.Ber; Antonio Terzi, cartolibrario e presidente di Confesercenti Bergamo e di Li.Ber; Ornella Bramani, titolare della casa editrice Lubrina Bramani, Serena Anselmini, fondatrice di Sottovuoto; Elisabetta Bani, Prorettrice e professoressa di Diritto dell’Economia presso l’Università degli studi di Bergamo; Lara Bortolai, Aratea Cultura; Cecilia Scotti, docente; Dino Nikpali, giornalista e vicepresidente Circolino Città Alta. Il comitato artistico lavorerà anche alla costruzione del programma della prossima Fiera dei Librai di Bergamo. Librai per un anno è patrocinato da Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e Camera di Commercio di Bergamo; promosso da Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi, Confesercenti Bergamo e SIL, Sindacato Italiano Librai; in collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo. La rassegna vede il contributo di Fondazione Banca Popolare di Bergamo, Tenaris, Intesa Sanpaolo, Cascina del Ronco (Oikos), Consulenze ambientali s.p.a e STA Servizi Trasporti Autoveicoli. La rassegna Il primo appuntamento di Librai per un anno avrà luogo lunedì 2 dicembre. Protagonista di questo incontro sarà la giornalista, scrittrice e documentarista Monica Maggioni, in dialogo con Paolo Magri per parlare di «Spettri», il suo ultimo libro edito da Longanesi. L’incontro sarà preceduto alle 18.00 da un momento celebrativo a cura de L’Eco di Bergamo, in ricordo di Don Andrea Spada a vent’anni dalla sua scomparsa, con il reporter Francesco Battistini. Lunedì 16 dicembre, sarà Massimo Recalcati a dialogare con Chiara Giaccardi e don Giuliano Zanchi su «La legge del desiderio. Radici bibliche della psicoanalisi», edito da Einaudi; mentre venerdì 24 gennaio 2025 Mario Calabresi parteciperà alla rassegna con il suo monologo «Come suona una fotografia». Gli appuntamenti del 2025 proseguono venerdì 21 febbraio con Antonio Scurati e «M. L’ora del destino», edito da Bompiani e venerdì 21 marzo con Luigi Lo Cascio legge Italo Calvino, un omaggio nel quarantesimo anniversario della morte, introdotto da Mario Barenghi. Mercoledì 9 aprile l’attrice Lella Costa presenta il libro «Se non posso ballare non è la mia rivoluzione» edito da Solferino, chiudendo la prima parte del calendario di Librai per un anno che proporrà nuovi appuntamenti dopo l’annuale edizione della Fiera dei Librai. Tutti gli incontri si svolgeranno nell’Aula Magna dell’Università degli studi di Bergamo – Ex Chiesa di Sant’Agostino a partire dalle 18.30. La partecipazione è gratuita previa prenotazione obbligatoria sul sito fieradeilibrai.it LiberCARD Accanto a Librai per un anno nasce anche la LiberCARD, carta fedeltà delle librerie indipendenti di Bergamo che permetterà di avere sconti sui titoli acquistati in libreria e dà diritto alla prenotazione anticipata agli eventi. Acquistando la LiberCARD al costo di 20 euro, sarà possibile prenotarsi agli appuntamenti riservando il proprio posto due settimane prima dell’evento e una settimana prima dell’apertura effettiva delle prenotazioni. In aggiunta, la card dà diritto ad uno sconto del 5% per l’acquisto di libri, esclusi i testi scolastici, nelle librerie indipendenti di Bergamo e provincia: Libreria Arnoldi, Cartolibreria Nani, Libreria Palomar, Il Parnaso libri&natura, Punto a capo libri. L’acquisto della card è possibile sul sito fieradeilibrai.it o nelle librerie aderenti. La prenotazione anticipata con LiberCARD sarà attiva a partire dal secondo appuntamento in calendario.

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Assemblea Confesercenti 2024

Martedì 19 novembre 2024 al Teatro Eliseo di Roma, si sono svolti i lavori dell’Assemblea 2024 di Confesercenti. Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono intervenuti la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise e il Vice Ministro dell’Economia Maurizio Leo. A chiudere l’Assemblea, il video della visita di Confesercenti da Papa Francesco. foto e video integrale dell’assemblea qui I NUMERI DELL’ASSEMBLEA CONFESERCENTI 2024Il rallentamento della spesa delle famiglie: nel 2024 spariti 3,2 miliardi di euro di consumi. Secondo le previsioni di Confesercenti-CER, quest’anno la variazione dei consumi dovrebbe attestarsi sul +0,4%. Una crescita decisamente sotto le attese del DEF di aprile – che stimava un aumento del +0,7% – rispetto al quale sono ‘spariti’ circa 3,2 miliardi di consumi. Secondo le nostre valutazioni, la spesa delle famiglie registrerà un lieve recupero nel 2025, con una crescita che stimiamo pari allo 0,7%, in linea con quella da noi attesa per il Pil. Sono però anche in questo caso valori lontani da quelli programmati dal Governo e che non permetterebbero alcun significativo recupero rispetto alle altre componenti della domanda. La rimodulazione del taglio del cuneo fiscale è senza dubbio positiva, anche se non priva di criticità: nel 2025, segnala l’ISTAT, interesserà due milioni di persone in più, ma ci saranno altre 500mila circa che perderanno il beneficio. Dal bonus di Natale, invece, potrebbero arrivare oltre 400 milioni di euro di consumi aggiuntivi. Però bisogna semplificare le procedure per accedere al beneficio, e auspicabilmente trasformarlo in futuro in un meccanismo del tutto automatico: il rischio è che molti desistano dal presentare la domanda. Il crollo delle nascite: nel commercio al dettaglio nuove aperture dimezzate (-52%) sul 2014, sempre meno imprese anche nel commercio ambulante (-76%) e ristorazione e bar (-40%). Tra il 2014 ed il 2024 sono scomparse dalle vie e dalle piazze italiane oltre 140mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, di cui quasi 46.500 attività di vicinato “di base”, dai negozi alimentari alle edicole, dai bar ai distributori carburanti. Lo stato di difficoltà della rete di vicinato è confermato dal crollo delle nascite di nuove attività. Nel commercio al dettaglio in sede fissa – i negozi – le iscrizioni di nuove imprese passano dalle oltre 22mila del 2014 alle poco più di 10.500 di quest’anno, un calo del -52%. Particolarmente forte (-72%) la contrazione delle aperture di nuove attività per le edicole e le rivendite di quotidiani e periodici, per le stazioni di rifornimento carburante (-71%), ma anche per i negozi di prodotti per la cura ed igiene della persona (-57%) e per abbigliamento e calzature (-56%). Ancora peggio è nel commercio ambulante, dove il numero di imprese avviate nel 2024 è inferiore del -76% rispetto al 2014: poco più di 3.500 aperture, contro le quasi 15mila di dieci anni fa. Aprono anche meno attività e servizi di bar e ristorazione: le nuove iscrizioni nel comparto passano dalle oltre 17mila del 2014 a poco più di 10.300 nel 2024, con una flessione del -40%. In particolare, le aperture di impreseattive nel servizio bar passano dalle oltre 8mila del 2014 a meno di 4mila. Solo alloggi e strutture ricettive, soprattutto grazie alla spinta della ricettività diffusa, registrano un aumento delle nascite di nuove imprese, aumentate del 215% rispetto al 2014. A trainare, appunto la crescita delle aperture di Affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, dalle 784 del 2014 alle quasi 3.500 del 2024, un balzo del +342%. Black Friday in crescita, verrà acquistato un terzo dei regali di Natale. Ma 6 acquisti su 10 saranno sul web. La tradizione del venerdì nero, importata dal nord America, si è ormai consolidata. Quest’anno secondo il sondaggio condotto da IPSOS per Confesercenti, la giornata di sconti è attesa dall’86% dei consumatori, con il 44% che ha deciso cosa acquistare per una spesa media di 235 euro a persona tra chi ha già stabilito un budget. Secondo le nostre stime, il giro d’affari complessivo dovrebbe essere di circa 3,8 miliardi di euro, con un aumento del +8,6% sullo scorso anno. Il web, però, farà la parte del leone: 6 acquisti su 10 saranno online. Un problema per le vendite di Natale dei negozi, che rischiano di essere prosciugate: oltre il 70% di chi partecipa al Black Friday userà infatti l’occasione per acquistare i doni da mettere sotto l’albero, e uno su quattro ha intenzione di comprare oltre la metà dei regali preventivati. Complessivamente, secondo le nostre stime, oltre un terzo dei regali di Natale sarà acquistato in anticipo con il Black Friday. In un quadro, oltretutto, già non troppo brillante per le vendite: solo il 19% dei consumatori che abbiamo intervistato con IPSOS prevede di aumentare le spese legate alle festività quest’anno, mentre il 30% cercherà di risparmiare. Meglio invece, va il turismo: durante le festività invernali farà una vacanza il 44% degli italiani, per la maggior parte (il 75% di chi parte) in Italia. Mercato online, tra concentrazione e deregulation di fatto L’esclusione di fatto dei negozi dalla competizione del Black Friday è dovuta, principalmente, allo squilibrio concorrenziale che c’è con i giganti dell’eCommerce, quasi tutte grandi piattaforme che – grazie alla loro struttura multinazionale – godono di indiscutibili vantaggi fiscali rispetto ai canali fisici del retail. Un vantaggio che, unito alle grandi risorse a disposizione, li ha portati a dominare di fatto il mercato delle vendite online italiano. La posizione dominante sul mercato che hanno assunto le piattaforme internazionali del commercio elettronico è a nostro avviso un problema, perché realizza una sostanziale concorrenza sleale ai danni del retail offline. Secondo i dati forniti a Confesercenti dall’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, nel 2023 gli acquisti online degli italiani hanno superato i 54 miliardi di euro, ma la torta è andata soprattutto ai giganti: i primi 20 merchant realizzano infatti il 71% del mercato, circa 38 miliardi dei 54 complessivi. Un grado di concentrazione che non ha eguali negli altri canali distributivi. L’asimmetria esistente è dimostrata, a nostro avviso, proprio da Black

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Nasce l’albo per punti vendita di ricariche gioco online

L’iscrizione al registro dovrà essere effettuata entro lunedì 18 novembre 2024. Adempimento per tabaccherie e Pubblici Esercizi, come bar e ristoranti che offrono questo servizio. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha comunicato l’istituzione dell’albo dei Punti Vendita Ricariche (PVR). Modalità di iscrizione albo 
L’iscrizione dovrà essere effettuata telematicamente sul sito ADM in qualsiasi periodo dell’anno solare e ha validità sino al 31 dicembre dello stesso anno. 
Il rinnovo dovrà essere invece effettuato fra il 30 novembre e il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento. Al tempo stesso, vengono inserite alcune specifiche previsioni transitorie per l’anno 2025. Costo iscrizione L’iscrizione e il rinnovo dell’iscrizione all’Albo è subordinata al pagamento preventivo della somma annuale di 100 euro (oltre all’imposta di bollo). Obblighi concessionari Si prevede che i concessionari abilitati alla raccolta dei giochi che intendano avvalersi dei PVR per la commercializzazione delle attività dovranno instaurare rapporti esclusivamente con i soggetti che risultino iscritti all’Albo e avranno l’obbligo di comunicare l’avvenuta contrattualizzazione. Vengono altresì definiti i contenuti dello schema di contratto che dovrà essere siglato tra i concessionari ed i PVR.L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha inoltre pubblicato, sul suo sito ufficiale, una serie di FAQ operative riguardanti il nuovo Registro dei Punti Vendita di Ricariche per il gioco online a distanza. 
L’iscrizione a questo Registro per l’anno 2024, dovrà essere effettuata entro lunedì 18 novembre 2024.
 Oltre alle tabaccherie anche i Pubblici Esercizi, come bar e ristoranti che offrono questo servizio, dovranno iscriversi per operare in conformità con la normativa in vigore.
 L’ADM ha precisato che il 19 novembre l’elenco ufficiale del Registro sarà pubblicato sul proprio sito per fini di pubblicità legale: da quel momento, solo gli esercizi iscritti potranno continuare a vendere ricariche per il gioco online.
 Sarà comunque possibile iscriversi in qualsiasi momento successivo, e il Registro verrà aggiornato in tempo reale con i nuovi punti vendita.
 Infine, per l’anno 2025, il rinnovo dovrà essere completato entro il 28 febbraio. Per ricevere ulteriori informazioni compila la richiesta di contatto.

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Servizi

Sicurezza alimentare

principi e linee guida specifiche per garantire che il cibo sia sicuro e adatto ad essere consumato.

Contabilità e fisco​

La corretta gestione delle scelte fiscali rappresenta una delle componenti di successo di un’impresa. I nostri consulenti sanno che devono consigliarti nell’adozione delle strategie fiscali più coerenti con il profilo della tua impresa.
Opportunità

SIAE

Gli Associati Confesercenti possono usufruire di sconti sull’abbonamento annuale dovuto a SIAE per l’utilizzo di televisori o musica d’ambiente nei loro locali e per gli eventi musicali dal vivo.

Fon.ter​

Fondo Paritetico Interprofessionale, che fornisce alle aziende la possibilità di finanziare piani formativi attraverso la consulenza del Cescot.

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