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Canone Unico Mercatale. ANVA Confesercenti Bergamo al tavolo con Regione Lombardia e Anci per chiedere la corretta applicazione delle tariffe degli ambulanti

29 Luglio 2022

Sarà finalmente costituito a settembre un tavolo tecnico con Regione Lombardia e Anci per il Canone Unico Mercatale. La questione, su cui Confesercenti e Anva Bergamo (Associazione nazionale del commercio su aree pubbliche) sono al lavoro da mesi, ha finalmente ottenuto l’attenzione dell’associazione dei Comuni Italiani e la disponibilità di mediazione di Regione Lombardia per adeguare le tariffe richieste dai Comuni per l’occupazione di suolo, dando la corretta interpretazione della norma tributaria nazionale.

Il Canone Unico Mercatale sostituisce le tasse e i tributi riferiti all’occupazione del suolo pubblico e definisce il costo delle piazzole del mercato per gli ambulanti utilizzando coefficienti ministeriali oggettivi derivati dal numero di abitanti dei Comuni. La norma, definita a livello nazionale, è stata introdotta nel 2021 con l’intenzione di semplificare e uniformare la partita dei tributi locali; ma data la portata della novità, la velocità della sua introduzione, le oggettive difficoltà interpretative delle tematiche e non ultimo il fatto che per il 2020 e 2021 fosse in vigore la gratuità del plateatico grazie ai vari DL nazionali durante il periodo COVID, le nuove disposizioni non sono stata recepite correttamente dalla maggior parte degli uffici tributi dei Comuni.  

 

Questa confusione ha portato situazioni in cui i Comuni chiedono canoni doppi o tripli per l’utilizzo delle piazzole rispetto al dovuto. Da mesi i referenti di ANVA Confesercenti Bergamo stanno lavorando per chiedere il corretto calcolo e l’adeguamento delle tariffe dovute dagli ambulanti, incontrando direttamente e singolarmente le amministrazioni comunali per correggere le richieste inviate e sostenere chi di dovere nell’interpretazione della norma per evitare ricorsi.

 

Lo scorso mercoledì 27 luglio le delegazioni provinciali e regionali di ANVA Confesercenti sono riuscite a portare il tema all’attenzione di Regione Lombardia, presente all’incontro con il consigliere Giovanni Malanchini, e di Anci Lombardia, rappresentata da Maurizio Ballabio e da Maurizio Cabras, sottolineando la necessità di verifiche tecnico – giuridiche sul tema, proponendo un’alleanza costruttiva con ANCI – e il supporto di Regione – per chiedere interpretazioni autentiche dei testi normativi nazionali e ottenendo un prossimo incontro a settembre per creare un tavolo tecnico con l’obiettivo di portare il confronto ai tavoli della Conferenza Unificata delle Regioni e, successivamente, al Ministero.

 

Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti Bergamo: «Il dialogo con i singoli Comuni portato avanti in questi mesi è stato sindacalmente molto faticoso e necessario, ma non può essere sufficiente. Occorre che la questione venga definita a livello più generale e la norma chiarita nei suoi aspetti più equivoci per evitare l’applicazione di tariffe difformi e dissonanti con la norma nazionale e che in moltissimi casi porta a risultati di costi decisamente superiori al dovuto. La nostra non è una battaglia per far pagare meno, ma per far pagare il giusto, evitando il più possibile le difformità evidenziate in questi mesi nei vari territori.»

Antonio Caffi, presidente di Anva Bergamo: «Il canone mercatale non è una questione secondaria nel lavoro degli ambulanti, si tratta di una voce di spesa fondamentale per chi opera nei mercati e tariffe aumentate anche del doppio rispetto al dovuto a causa di una sbagliata interpretazione della norma rischiano di pesare molto sui fatturati di fine anno».

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