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Federagit Confesercenti: con la riforma sanzioni per gli abusivi e per gli intermediari che non usano guide abilitate

12 Luglio 2024

La norma attesa da dieci anni rappresenta un punto di svolta rispetto all’abusivismo della professione.

Dal 13 luglio entra in vigore il regolamento attuativo della riforma della professione di guida turistica. Diventano quindi operative le sanzioni sia per chi esercita illegalmente la professione di guida turistica sia per chi si avvale di guide non autorizzate. L’auspicio per Micol Caramello, Presidente di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti: «È che sia un punto di svolta nella lotta all’abusivismo e all’irregolarità nella professione».

Con la riforma spetterà esclusivamente alle guide turistiche abilitate lo svolgimento di visite guidate: quindi, da domani, i soggetti non abilitati sorpresi ad esercitare abusivamente la professione potranno essere multati dagli organi di polizia locale, dalle autorità di pubblica sicurezza e da ogni altro soggetto autorizzato con una sanzione da 3.000 a 12.000 euro.

Anche gli intermediari turistici – online o offline, italiani o esteri – potranno essere sanzionati (da 5.000 a 15.000 euro) se non impiegheranno, per i propri servizi, una guida turistica abilitata. Stessa sanzione è prevista anche ai responsabili degli istituti e dei luoghi della cultura aperti al pubblico, anche appartenenti a soggetti privati, che non dovessero utilizzare una guida turistica abilitata o che dovessero interdire od ostacolare in qualsiasi modo l’ingresso della guida turistica e lo svolgimento della relativa attività.

Barbara Savà, guida turistica a Bergamo commenta: «Questa legge, pur nelle recenti modifiche rispetto alla stesura iniziale approvata a dicembre, conferisce finalmente professionalità alla figura della guida turistica e rende più facili i controlli delle forze dell’ordine grazie all’istituzione di un registro nazionale. Ci auguriamo che le sanzioni, notevolmente aumentate, possano costituire un deterrente per chi volesse esercitare senza titoli una professione che richiede studio, passione e competenza, e per chi ne promuove l’attività attraverso portali di prenotazione dei servizi turistici. La propensione turistica di Bergamo è sempre più evidente ed una efficace regolamentazione e controllo delle competenze di chi ne diffonde l’immagine è una garanzia in più per i visitatori. Unico rammarico è l’assenza di un maggiore controllo e limitazione dei titoli abilitativi conseguiti all’estero, che a volte rappresentano una scorciatoia anche per gli italiani.»

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