SIL Confesercenti e Confesercenti Bergamo esprimono soddisfazione per l’audizione in Regione Lombardia

Al centro del colloquio con le Commissioni Attività produttive e Cultura le difficoltà del settore e le possibili soluzioni. Il 22 ottobre, in Regione Lombardia, si è svolta l’audizione congiunta delle Commissioni Attività produttive e Cultura per fare il punto della situazione del settore librario, un comparto commerciale che vede nella Lombardia la sua nicchia privilegiata, con la presenza del 20% delle case editrici italiane, il 45% dei titoli editato da case editrici lombarde e, si stima, con un 20% di libri venduto in Lombardia, grazie a una media di lettori oltre 10 punti superiore alla media nazionale. Durante l’incontro, richiesto dai Consiglieri Michele Schiavi – FdI, Giovanni Malanchini – Lega, e Davide Casati – PD, sono state ascoltate l’Associazione dei librai e cartolibrai SIL Confesercenti e ALI Confcommercio, le librerie indipendenti di Milano, l’Associazione italiana biblioteche e l’Associazione italiana editori AIE in merito alle difficoltà del settore librario. Al centro dell’audizione le difficoltà del settore: la concorrenza con la grande distribuzione, la frenata della crescita di copie vendute e soprattutto il venire meno di alcune misure di sostegno come la limitazione della APP18, la riduzione del Bonus biblioteche che aveva offerto nella nostra regione un finanziamento di 6,6 milioni di euro, il caro affitti nella città e la perdita dei lettori. Diverse le ipotesi suggerite dalle associazioni, tra cui la continuità con le biblioteche del territorio, iniziative nelle scuole per dare una boccata d’ossigeno al comparto ed evitare che la «tempesta perfetta» abbia ricadute a livello nazionale. Anna Dotti, FdI, Presidente della Commissione Cultura, ha affermato: «Anche Regione Lombardia può fare la sua parte nel sostenere il mondo delle librerie. Sostenere queste attività significa anche mantenere dei presidi sui territori». Antonio Terzi, Presidente Confesercenti Bergamo e Presidente Sil: «Esprimiamo grande soddisfazione per l’attenzione che, grazie al prezioso contributo dei consiglieri bergamaschi, Regione Lombardia sta dedicando alle difficoltà del settore. Anche in ambito locale infatti sono possibili iniziative di sostegno alla categoria, anche attraverso stimoli alla domanda di lettura, riattivazione di dinamiche di collaborazione tra i soggetti della filiera, maggiore controllo di pratiche distorsive della concorrenza e una migliore organizzazione di strumenti come la Dote Scuola che la Regione vanta da anni. Confidiamo – conclude Terzi, – che questo clima di collaborazione e attenzione possa presto sfociare in iniziative concrete a vantaggio dei cittadini e dei loro librai e cartolibrai, che pur nelle difficoltà vogliono continuare ad essere presidi commerciali e culturali di riferimento».

Spostato al 1° gennaio 2025 il termine per l’acquisizione del CIN

Slitta al 1° gennaio 2025 del termine per l’acquisizione del codice identificativo nazionale (CIN) per le strutture turistico-ricettive e gli immobili destinati alle locazioni turistiche e alle locazioni. Visto l’obiettivo di garantire sia il buon funzionamento dell’innovativo sistema di interoperabilità tra banche dati, sia l’affidabilità e la sicurezza dei portali telematici sui quali vengono pubblicati gli annunci, è emersa l’opportunità di uniformare il termine entro cui i soggetti interessati hanno l’obbligo di munirsi del CIN che deve, pertanto, intendersi fissato nella data del 1° gennaio 2025, pena l’applicazione delle sanzioni previste dalla citata norma. L’uniformità del termine consente, inoltre, di agevolare le attività proprie dei gestori dei portali telematici, anche nell’ottica di un coordinamento, sin da ora, con le previsioni del recente Regolamento (UE) 2024/1028 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 aprile 2024 relativo alla raccolta e alla condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine, a norma del quale “i locatori, quando offrono i propri servizi di locazione di alloggi a breve termine tramite una piattaforma online di locazione a breve termine, sono tenuti a dichiarare alla piattaforma online di locazione a breve termine se l’unità offerta è soggetta a una procedura di registrazione e, in caso affermativo, a fornire il numero di registrazione” (Capo II, art. 4 del Regolamento). Le piattaforme online di locazione a breve termine, difatti, costituiscono il canale principale per offrire servizi di locazione di alloggi a breve termine ed è necessario che sia garantito un ambiente online sicuro, prevedibile e affidabile, per proteggere i consumatori, assicurare la concorrenza leale e contribuire alla lotta contro le frodi: in tal senso, per l’appunto, “le piattaforme online di locazione a breve termine dovrebbero garantire che i servizi non siano offerti qualora non sia stato fornito alcun numero di registrazione, nei casi in cui un locatore dichiara che tale numero di registrazione è applicabile, e che, qualora sia stato fornito un numero di registrazione, tale numero di registrazione sia indicato”.