Controlli INPS: più ispettori e lotta all’evasione contributiva
Nel 2025, l’INPS intensificherà i controlli sulla vigilanza “classica” – cioè i controlli sul campo – per contrastare l’evasione contributiva, come indicato nel nuovo documento di programmazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Obiettivi principali dei controlli
La vigilanza punterà a scoprire comportamenti scorretti che danneggiano i lavoratori e il sistema previdenziale.
Tra le priorità:
- Subappalti a cascata e esternalizzazioni che spesso danneggiano i lavoratori dal punto di vista retributivo e previdenziale.
- Finte aziende, comprese alcune cooperative, che sfruttano i lavoratori e violano i contratti collettivi.
- Contratti di distacco e di rete usati in modo improprio per evitare il pagamento dei contributi.
Settori sotto osservazione
I controlli riguarderanno molti ambiti, tra cui:
- Agricoltura
- Edilizia
- Manifattura
- Logistica
- Editori e giornalismo
- Pubblica amministrazione
- Servizi alle imprese
- Associazioni sportive dilettantistiche
- Lavoro domestico
- Grandi aziende
- Delivery e lavoro tramite piattaforme digitali
Tipologie di irregolarità sotto controllo
Gli ispettori cercheranno di individuare:
- Lavoro nero e irregolare, con stipendi dichiarati inferiori a quelli reali.
- Finti rimborsi spese o trasferte usati per evitare il versamento dei contributi.
- Mancato versamento del TFR al Fondo di Tesoreria, soprattutto da parte di aziende con indicatori di rischio.
INL 2025: controlli più mirati per tutelare i lavoratori
Nel 2025, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) punta a una vigilanza più completa e strategica per tutelare i diritti dei lavoratori. Il nuovo piano prevede controlli su due fronti: amministrativo (contratti, orari, retribuzioni) e tecnico (sicurezza sul lavoro).
Vigilanza amministrativa
- Si continuerà a dare priorità alle segnalazioni dei lavoratori, cercando di risolvere i problemi con la conciliazione monocratica.
- I controlli “a iniziativa” (cioè decisi direttamente dagli ispettori) saranno rivolti nei confronti di aziende aventi diversa consistenza numerica di personale dipendente, operanti nei diversi settori economici: almeno il 50% riguarderà settori considerati più a rischio come agricoltura, edilizia, logistica, ristorazione, intrattenimento, commercio e servizi alle imprese.
- Si intensificheranno le ispezioni contro il lavoro nero, anche in orari serali, notturni e nelle giornate prefestive e festive.
- Si combatterà anche il lavoro grigio, cioè quelle situazioni in cui le regole vengono aggirate verificando la corretta applicazione dei contratti nazionali e la lotta al caporalato, con un approccio coordinato tra più enti.
Vigilanza tecnica
- Con l’aumento degli ispettori e una gestione regionale, si intensificheranno i controlli nei settori più pericolosi, come edilizia e agricoltura. In questi ambiti, opereranno squadre miste di ispettori amministrativi e tecnici per effettuare controlli più completi.
- La vigilanza utilizzerà anche i dati INAIL (flussi informativi, registro delle esposizioni e cruscotto infortuni) per individuare le aziende dove il rischio di infortuni è più alto.
- Particolare attenzione sarà data alla verifica della formazione dei lavoratori al fine di segnalare irregolarità che potranno anche essere segnalate alla Procura competente.