L’Ordinanza 872/2022 della Protezione Civile consente ai profughi ucraini di lavorare nella nostra provincia sia in forma subordinata che stagionale e autonoma. Per farlo è sufficiente la richiesta del permesso di soggiorno presentata in questura e legata alla protezione temporanea nei casi di afflusso massiccio di sfollati (d.ls n. 85/2003).
La norma va in deroga a ciò che è previsto dal decreto flussi che disciplina annualmente l’accesso al lavoro in Italia dei cittadini extracomunitari.
Nella pratica la Questura rilascia al richiedente ucraino una richiesta di permesso di soggiorno temporaneo riportante i dati identificativi del lavoratore ed un codice numerico. Con quel codice il datore di lavoro interessato può procedere all’assunzione e all’apertura di una posizione contributiva presso l’Inps. Il datore di lavoro procederà, in pratica, come nei casi in cui assume un cittadino extracomunitario in attesa del rinnovo del permesso. Nella comunicazione di assunzione Unilav segnalerà che il lavoratore è in attesa del rilascio del permesso di soggiorno.
Tale lasciapassare, legato alla protezione Ue, ha durata di un anno, rinnovabile due volte per periodi di sei mesi ciascuno. Nel 2023 sarà opportuno verificare che i lavoratori eventualmente assunti procedano al rinnovo del permesso.
Con la sola richiesta del permesso di soggiorno, inoltre, le persone provenienti dall’Ucraina potranno aprire una partita iva lavorando, quindi, in forma autonoma.