Acquisti per 4 italiani su 10, budget medio 150 euro a persona

I saldi alla prova di Omicron. Il 5 gennaio prenderanno il via anche a Bergamo i saldi invernali 2022, primo grande appuntamento commerciale dell’anno. “La speranza è che i saldi contribuiscano a consolidare i segnali di ripresa riscontrati durante il periodo natalizio – sottolinea Caselli Direttore Confesercenti Bergamo – “Oltre 4 italiani su dieci (il 39%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150 euro a persona”. È quanto emerge dall’indagine previsionale sui saldi condotta da Confesercenti su un campione di consumatori che riteniamo rappresenti anche la realtà in bergamasca. Si tratta di numeri ancora lontani da quelli pre-crisi: in occasione dei saldi invernali del gennaio 2020, si diceva interessato all’evento 48% degli intervistati. “Su questo risultato incide certamente il rialzo dei contagi registrato proprio in questi giorni e l’impatto negativo che può avere sulla fiducia delle famiglie. Ma non possiamo dimenticare anche la concorrenza all’evento saldi da parte della bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ‘ravvicinato’, a meno di un mese dal Natale. Si rafforza invece la tendenza all’acquisto di impulso: cresce rispetto al 2020 dal 41 al 46% la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte”. Spesa. La media di 170 euro nasconde una spesa media fortemente polarizzata: il 47% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 43% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro. Dove si compra. Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici: il 31% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 26% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre il 23%, invece, cercherà l’affare scontato sul web, oltre il 5% in più dello scorso anno e l’8% rispetto al periodo prepandemico. Cosa si compra. Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.

Dal 1° gennaio 2022 rinnovo a titolo gratuito dei dehors

Il Sindaco, con l’ordinanza del 03/01/2022 n. 97, ha disposto il mantenimento, a titolo gratuito, dei dehors autorizzati a favore delle attività di somministrazione di alimenti e bevande sul territorio cittadino, alle condizioni di carattere tecnico inserite nell’ordinanza sindacale del 17 maggio 2020, n.23 e nelle concessioni di suolo pubblico rilasciate ad ogni gestore delle suddette attività di somministrazione di alimenti e bevande, con espressa eccezione dei dehors originariamente collocati sulle corsie preferenziali dedicate agli autobus di linea, per i quali si riserva l’eventuale adozione di specifici provvedimenti. Leggi il testo dell’ordinanza sul sito del Comune di Bergamo Richiesta di contatto

Obbligo di pubblicazione di aiuti e contributi pubblici

Entro il 31 dicembre, sul proprio sito internet aziendale, è obbligatorio pubblicare l’elenco completo e dettagliato degli aiuti e contributi pubblici ricevuti nell’esercizio dell’attività di impresa nel corso dell’anno precedente. A stabilirlo è la legge 124/2017 (commi da 125 a 129) e il successivo “Decreto Riaperture”. I contribuenti soggetti all’obbligo sono tutti quelli iscritti al Registro delle imprese, quali: società di Capitali (Spa, Srl, Sapa);società di persone (Snc, Sas);ditte individuali esercenti attività di impresa (a prescindere dal regime contabile ed inclusi i soggetti in contabilità ordinaria, semplificata, regime dei minimi, regime forfettario);società cooperative (incluse le cooperative sociali).Oltre che Enti Non Commerciali e Cooperative sociali che svolgono attività a favore degli stranieri. Sono esclusi i liberi professionisti. Sono oggetto di pubblicazione tutti gli aiuti di Stato di importo complessivo superiore a 10.000 €.Se i singoli aiuti sono di importo inferiore a tale soglia ma complessivamente superano detto importo, tutti sono soggetti all’obbligo pubblicitario. Se invece i singoli aiuti inferiori a 10.000 €, tra di loro sommati non superano i 10.000 € complessivi, non vi è obbligo di pubblicazione per nessuno di questi. L’importo è su base annua e deve essere conteggiato secondo il criterio di cassa (erogati / incassati).Andranno pertanto considerati, ad es. per l’anno 2020:–       aiuti e contributi concessi in anni precedenti, e incassati nel 2020.–       aiuti e contributi concessi / incassati nel 2020. Nell’ipotesi in cui l’aiuto sia stato solamente concesso (nel 2020) ma non erogato (nel 2020, in quanto incassato nel 2021), non va pubblicato alla scadenza del 31/12/2021, ma farà parte dell’obbligo per l’anno successivo. Sono soggetti all’obbligo i seguenti aiuti/contributi: sovvenzioni; sussidi; contributi (inclusi i contributi in conto capitale, conto esercizio e/o conto interessi); vantaggi (incluse, ad esempio, le garanzie pubbliche su finanziamenti ricevuti, nonché, l’utilizzo di beni pubblici a condizioni di vantaggio rispetto ai prezzi di mercato). Non vanno invece pubblicate le somme percepite da pubbliche amministrazioni in conseguenza di cessioni e/o prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle stesse.Non sono soggetti all’obbligo di pubblicazione nemmeno i vantaggi fiscali che spettano alla generalità delle imprese.A tal proposito, si ritiene che i “Contributi a fondo perduto COVID” percepiti dalle imprese a fronte dell’emergenza sanitaria non rientrino nell’ambito degli obblighi informativi previsti dall’art.1, commi da 125 a 129, della Legge n.124/2017 La pubblicazione, ove sussista l’obbligo, andrà effettuata sul proprio sito internet aziendale.E’ previsto che i soggetti che non hanno un proprio sito internet, possano provvedere alla pubblicazione sul sito internet delle Associazioni di Categoria alle quali aderiscono. Le società di capitali che redigono il bilancio in forma ordinaria (spa e srl di grandi dimensioni) assolvono all’obbligo di pubblicità indicando i contributi nella nota integrativa di bilancio. Per ogni aiuto ricevuto devono essere fornite/pubblicate le seguenti informazioni:– denominazione e codice fiscale del soggetto ricevente;– denominazione e codice fiscale del soggetto erogante;– somma incassata o valore del vantaggio fruito (per ogni singolo rapporto giuridico sottostante);– data di incasso;– causale (ovvero una breve descrizione del tipo di vantaggio/titolo alla base dell’erogazione ricevuta).Le imprese che hanno ricevuto aiuti di Stato e aiuti de Minimis, soggetti all’obbligo di pubblicazione nel “Registro nazionale degli aiuti di Stato” di cui all’articolo 52 L. 234/2012, possono adempiere agli obblighi pubblicitari previsti dalla norma, semplicemente indicando sul sito internet l’esistenza di tali aiuti, senza il bisogno di fornire informazioni dettagliate. Attenzione: a partire dal 1 gennaio 2022 la norma prevede, a carico di coloro che violano l’obbligo di pubblicazione:–       la sanzione amministrativa pecuniaria pari all’1% degli importi ricevuti, con un importo minimo di 2.000€;–       la sanzione accessoria di adempiere all’obbligo di pubblicazione.Qualora il trasgressore non proceda alla pubblicazione ed al pagamento della sanzione pecuniaria entro novanta giorni dalla contestazione, scatterà la sanzione aggiuntiva che consiste nella restituzione integrale dei contributi e degli aiuti ricevuti. Confesercenti mette a disposizione una pagina web per le imprese che abbiano necessità di adempiere a questo obbligo di comunicazione previsto dalla normativa.Le imprese associate a Confesercenti Bergamo che siano interessate possono scaricare l’apposito modello DA QUI ed inviarlo compilato all’indirizzo mail Confesercenti info@conf.bg.it Le imprese la cui contabilità è gestita da Confesercenti Bergamo non dovranno fare nulla perchè Confesercenti sta già provvedendo alla comunicazione.    In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 e successive modifiche e integrazioni, pubblichiamo di seguito l’elenco delle sovvenzioni pubbliche ricevute dai nostri associati che ne hanno fatta richiesta: Elenco clienti che hanno solo RNA Elenco società che hanno ricevuto contributi nel 2020 Contributi Acquaroli Sas Contributi 1921 Balden Di Tentori Pierluisa & C. Snc Contributi Benigni Ezio Contributi Bitetti Gianluigi Contributi Bonfanti Nadia Contributi Breviario Massimo Contributi Cmb Carburanti Milesi Bergamo Srl Contributi C.V.C. SRL Contributi Da Luca Bar Trattoria di Cavalleri Luca e C Snc Contributi Duec di Cattaneo Francesca & Caponnetto Andrea SNC Contributi F. lli Ratti Contributi F.lli Sciacovelli Sas Contributi Gioia di Castagna Sergio e C. SNC Contributi Gior-gia Contributi Giunchi & Severgnini SNC Contributi Giupponi Milena Contributi Gotti Roberto Contributi Grimm Contributi H & H Contributi Imm.re Bonacina Contributi Imm.re R3 Contributi Impresa Milesi Geom. Sergio Srl Contributi I.V.I. SRL Contributi Mangilli Lianella Contributi Mondo Verde Snc di Bolis N. & C. Contributi Musitelli Luca Contributi Over Class Contributi Pelucchi Snc Contributi Pescheria Sala Contributi Preda Ileana Contributi Promozioni Confesercenti Contributi Quattordici srl Contributi Rino Magoni di Luciana Magoni & c. Snc Contributi Rota Valter Contributi Savà Barbara  Contributi Servalli Marco Paolo e C. sas Contributi Tiemme Consulting sas Contributi Travele20 Srl Contributi Vecchi Claudio Edoardo Contributi Pv Immobiliare Contributi Euromacchine srl Contributi Exteryo srl Richiesta di contatto

Le nuove misure in vigore dal 25 dicembre

Come disposto dal Decreto Legge n. 221 del 24 dicembre 2021, a partire da sabato 25 dicembre e fino al termine dello stato di emergenza, fissato ad oggi al 31 marzo 2022, vengono adottate nuove misure per contrastare la risalita dei contagi da Covid. obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia obbligo di indossare le mascherine FFP2 in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso divieto di consumare cibi e bevande al cinema fino al 31 gennaio fino al 31 gennaio prossimo le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari resteranno chiuse obbligatorio il Super Green Pass anche per consumare al banco dei bar vietate le feste, anche in piazza e all’aperto è esteso il Super Green Pass dal 30 dicembre anche a piscine, palestre, centri termali e benessere La durata del Green Pass, a partire dal prossimo 1° febbraio 2022, è ridotta da 9 a 6 mesi.   Richiesta di contatto

Moneta elettronica, nel Dl Recovery possibili sanzioni

Sulla moneta elettronica le sanzioni sono un provvedimento inopportuno. Un miglior incentivo sarebbe la  riduzione dei costi per le piccole transazioni.  È questa la posizione di Confesercenti rispetto alla norma contenuta nel Dl Recovery e approvata alla Camera. Prima di diventare effettiva dovrà essere approvata al Senato il prossimo 5 gennaio 2022.  L’introduzione di sanzioni per chi non accetta pagamenti in moneta elettronica “di qualsiasi importo” è del tutto inopportuna secondo Confesercenti: il peso delle commissioni, in particolare sui piccoli pagamenti, è ancora troppo elevato. Proprio per questo più di un esecutivo, negli anni recenti, aveva promesso un taglio delle commissioni sulle micro-transazioni. Uno “sconto” che a quanto pare è stato dimenticato. Come contenuta nel Dl Recovery la sanzione ammonta a 30 euro più il 4% del valore della transazione per chi non accetta pagamenti in moneta elettronica. Percorrere la strada dell’obbligo vuol dire non solo limitare la libertà d’impresa, ma anche introdurre un ulteriore aggravio per le imprese, che metterà in difficoltà le attività del commercio e dei servizi più piccole e caratterizzate da margini molto stretti – come i distributori carburanti, i tabaccai, i bar – proprio nel momento in cui la spesa delle famiglie nei negozi è tornata in stallo. Un accanimento che pare inutile, visto che tra il 2014 ed il 2020 i POS nelle imprese sono praticamente raddoppiati, passando da 1,8 a 3,4 milioni (+90%). Solo negli ultimi tre anni, dal 2018 al 2021, il volume delle transazioni con carte di debito è passato da 30,6 miliardi a 44,5 miliardi. Un boom che, inoltre, non ha trovato un riscontro proporzionale nel gettito derivante dalla lotta all’evasione. Se si vuole favorire ulteriormente la diffusione della moneta elettronica, obiettivo condiviso da Confesercenti, visti gli oneri ed i rischi connessi alla gestione del contante, si deve agire abbassando i costi di esercizio della moneta elettronica, per le imprese e per le famiglie. A partire dai piccoli pagamenti sotto i 50 euro, che dovrebbero essere resi completamente esenti da commissioni. Richiesta di contatto

Buone Feste da Confesercenti

Con i nostri migliori auguri di Buone Feste vi ricordiamo che i nostri uffici resteranno chiusi venerdì 24 dicembre, venerdì 31 dicembre e venerdì 7 gennaio.

Dal 1 gennaio i dehors con procedura semplificata diventano abusivi

Scadono a fine anno, il 31 dicembre, le semplificazioni per i dehors previste per consentire a bar e ristoranti di lavorare all’aperto nei mesi scorsi. Il Comune di Bergamo invita pertanto gli esercenti interessati a presentare la  domanda per la concessione di suolo pubblico per la posa di dehors seguendo le ordinarie procedure indicate sul sito del Comune di Bergamo e senza attendere la scadenza del 31 dicembre. Per mantenere gli spazi di somministrazione nati o ampliati nell’ultimo anno e mezzo, gli uffici del Comune di Bergamo si apprestano a ricevere le domande nel modo “tradizionale”, mettendosi a disposizione di ristoratori e baristi. Dal 1 gennaio tutti i dehors ottenuti in regime di semplificazione normativa e non rinnovati con le modalità tradizionali (il canone dell’occupazione del suolo pubblico, gratis dal marzo 2020 a oggi, torna a pagamento) saranno tutti considerati abusivi e quindi passibili di sanzione. Si segnala sin d’ora che alcune concessioni sono state rilasciate nella considerazione che in periodo di chiusura delle scuole e dello svolgimento del telelavoro da parte dalla maggioranza dei lavoratori, il traffico risultava particolarmente limitato, consentendo l’occupazione di spazi che, in situazioni ordinarie, potrebbero non essere più disponibili. Il Governo sta valutando, su sollecitazione dei Sindaci, di concedere anche per l’anno 2022 alcune semplificazioni delle procedure, ma non vi sono al momento novità in tal senso. Maggiori informazioni sul sito del Comune di Bergamo  Richiesta di contatto

Bando imprese storiche, domande fino a febbraio 2022

Il bando “Imprese storiche verso il futuro 2022” sostiene le attività storiche e di tradizione che investono in ricambio generazionale e trasmissione di impresa, riqualificazione dell’unità locale di svolgimento dell’attività, restauro e conservazione e innovazione. Le domande possono essere presentate fino al 28 febbraio 2022 da chi possiede questi requisiti:  essere una micro, piccola o medie imprese lombarda iscritte nell’elenco regionale delle attività storiche e di tradizione, essere iscritta e attiva al Registro Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia,  avere la sede operativa o l’unità locale oggetto di intervento sul presente Bando attiva al Registro Imprese di una delle Camere di Commercio della Lombardia,  essere in regola con il pagamento del diritto camerale annuale,  all’atto dell’erogazione dell’agevolazione i soggetti beneficiari dovranno essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori, come attestato dal DURC. L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al  50% delle spese considerate ammissibili.  Il contributo è concesso nel limite massimo di 30 mila euro e l’investimento minimo è fissato in 5 mila euro al netto di IVA. L’agevolazione è concessa a fronte di un budget di spesa liberamente composto da spese in conto capitale e spese di parte corrente, con un minimo di spese in conto capitale pari al 50% del totale. Sono ammessi anche progetti che prevedano esclusivamente spese in conto capitale. Tutti i contributi sono al lordo della ritenuta di legge del 4% e l’erogazione avverrà a saldo, previa verifica della rendicontazione presentata. Quattro sono gli ambiti di intervento possibili:  RICAMBIO GENERAZIONALE E TRASMISSIONE DI IMPRESA Formazione per la trasmissione delle competenze rivolta ai titolari/gestori delle attività storiche e di tradizione, agli imprenditori subentranti nell’attività, ai giovani che intendono rilevare le attività storiche e di tradizione. Consulenza organizzativa, finanziaria, commerciale e tecnica per l’avvio del programma di ricambio generazionale. Formazione specifica per lo sviluppo e il consolidamento delle competenze digitali. RIQUALIFICAZIONE DELL’UNITÀ LOCALE DI SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITÀ Rinnovo degli spazi e degli allestimenti per migliorare la funzionalità e l’attrattività. Le attività riconosciute come negozio-locale-bottega storica e insegna storica e di tradizione devono mantenere le qualità strutturali, le caratteristiche storiche e l’impatto visivo originario di locali e arredi, anche a seguito dell’intervento di rinnovo. Introduzione di tecnologie e impianti innovativi, inclusi quelli per la riqualificazione energetica e il miglioramento della sostenibilità ambientale. Progetti finalizzati ad accrescere l’attrattività dei centri urbani e degli addensamenti dei luoghi storici del commercio. RESTAURO E CONSERVAZIONE Restauro e conservazione di strutture (soffitti, pavimenti, eventuali affreschi, …) di particolare interesse storico, culturale, artistico, architettonico presenti all’interno dell’unità locale. Restauro e conservazione di arredi mobili storici e/o di pregio, di insegne storiche e/o di pregio, di vetrine di pregio per il fronte stradale. Restauro e conservazione di attrezzi, utensili e macchinari di particolare pregio e/o riferiti a tecniche di produzione tradizionali, inclusi interventi di “revamping”. INNOVAZIONE Progetti innovativi destinati al miglioramento dei processi, dei prodotti e dei servizi offerti dalla storica attività. Progetti di manifattura innovativa. Introduzione di soluzioni digitali per la gestione del magazzino. Acquisto e implementazione di soluzioni ad alto impatto innovativo e tecnologico per l’artigianato digitale Progetti di sviluppo di servizi condivisi tra due o più attività storiche e di tradizione (es. consegne). Il bando completo di Unioncamere è disponibile qui. Per maggiori informazioni contattaci utilizzando il form qui sotto.  Richiesta di contatto

Roberto Nespoli nuovo presidente FIARC Bergamo

L’assemblea degli agenti di commercio della FIARC – Confesercenti Bergamo ha eletto Roberto Nespoli nuo-vo presidente. FIARC – Confesercenti Bergamo, fondazione che riunisce in Bergamasca 300 fra agenti e rappresentanti di commercio, ha eletto oggi con un’assemblea animata e partecipata il nuovo presidente Roberto Nespoli, già membro del Direttivo Fiarc e componente della presidenza di Confesercenti Bergamo. Nespoli succede a Pierluigi Boschini alla guida di Fiarc Bergamo per 20 anni. Molti i temi trattati nel corso dell’assemblea svoltasi nella sede di Confesercenti Bergamo, a partire dalle pro-fonde mutazioni in atto sui mercati nazionali, passando per la formazione, lo sviluppo tecnologico e l’organizzazione d’impresa, temi sui cui la federazione si impegnerà nei prossimi mesi. Dopo l’elezione Roberto Nespoli ha commentato: «Voglio ringraziare Pierluigi Boschini per avere sostenuto in tanti anni la nostra associazione che spero possa aumentare negli iscritti anche qui in Bergamasca, così come ha fatto a livello nazionale nell’ultimo biennio. Proporremo ai nuovi iscritti vantaggi sul piano della tenuta con-tabile e soprattutto lavoreremo a momenti di incontro e formazione che diffondano la cultura di squadra, an-che in vista delle prossime trattative sui contratti collettivi a cui la fondazione è chiamata». All’assemblea elettiva era presente anche Fabio D’Onofrio, Segretario nazionale di Fiarc che ha salutato lo storico Presidente Pierluigi Boschini ringraziandolo per la fruttuosa opera e collaborazione di questi anni. D’Onofrio ha poi aggiunto: «Questo è un momento particolare per la categoria. La pandemia ha messo in luce la centralità del ruolo dell’agente di commercio, mostrando chiaramente come sia un elemento vitale dell’economia, ma allo stesso tempo ne ha sottolineato alcuni punti critici. Oggi non possiamo che augurarci che da Bergamo, dove la Fiarc ha sempre svolto un ottimo lavoro, possa partire ora una nuova storia di suc-cesso». In conclusione, durante l’assemblea, c’è stata occasione per affrontare uno dei temi più caldi per la categoria ovvero la tensione con le case mandanti. I dati annuali di Fiarc Bergamo, relativi all’attività interna di tutela e supporto agli agenti di commercio associati, infatti, indicano un aumento della conflittualità tra rappresentanti e case mandanti: rescissioni del contratto di agenzia e modifiche contrattuali unilaterali comportano impor-tanti perdite economiche per l’agente di commercio. In particolare, tra il 2020 e l’anno in corso sono aumentate le risoluzioni: crescono del 6 % rispetto al passato le interruzioni senza preavviso da parte del preponente e del 5% quelle con preavviso. In aumento anche le di-sdette per volontà degli agenti di commercio (+5%) dovute prevalentemente al raggiungimento dei requisiti pensionistici. In diminuzione, però, anche il numero di contenziosi: – 6%. Il neo presidente Roberto Nespoli ha commentato: «Gli agenti sono sempre più esposti non solo ai rischi pro-pri di impresa, ma soprattutto alla vessazione di case mandanti che applicano con molta disinvoltura tagli di zona, di prodotto, di provvigioni e che sempre più spesso propongono agli agenti contratti che nulla hanno a che fare con i mandati di agenzia disciplinati dal codice civile e dagli accordi economici collettivi in vigore». Secondo i dati della Camera di Commercio di Bergamo gli agenti di commercio, a Bergamo, sono 2776.

Elezione del nuovo presidente FIARC

Roberto Nespoli nuovo presidente della sezione provinciale della Fondazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio L’assemblea degli agenti di commercio della FIARC – Confesercenti Bergamo ha eletto Roberto Nespoli nuovo presidente. FIARC – Confesercenti Bergamo, fondazione che riunisce in Bergamasca 300 fra agenti e rappresentanti di commercio, ha eletto oggi con un’assemblea animata e partecipata il nuovo presidente Roberto Nespoli, già membro del Direttivo Fiarc e componente della presidenza di Confesercenti Bergamo. Nespoli succede a Pierluigi Boschini alla guida di Fiarc Bergamo per 20 anni. Molti i temi trattati nel corso dell’assemblea svoltasi nella sede di Confesercenti Bergamo, a partire dalle profonde mutazioni in atto sui mercati nazionali, passando per la formazione, lo sviluppo tecnologico e l’organizzazione d’impresa, temi sui cui la federazione si impegnerà nei prossimi mesi. Dopo l’elezione Roberto Nespoli ha commentato: «Voglio ringraziare Pierluigi Boschini per avere sostenuto in tanti anni la nostra associazione che spero possa aumentare negli iscritti anche qui in Bergamasca, così come ha fatto a livello nazionale nell’ultimo biennio. Proporremo ai nuovi iscritti vantaggi sul piano della tenuta contabile e soprattutto lavoreremo a momenti di incontro e formazione che diffondano la cultura di squadra, anche in vista delle prossime trattative sui contratti collettivi a cui la fondazione è chiamata». All’assemblea elettiva era presente anche Fabio D’Onofrio, Segretario nazionale di Fiarc che ha salutato lo storico Presidente Pierluigi Boschini ringraziandolo per la fruttuosa opera e collaborazione di questi anni. D’Onofrio ha poi aggiunto: «Questo è un momento particolare per la categoria. La pandemia ha messo in luce la centralità del ruolo dell’agente di commercio, mostrando chiaramente come sia un elemento vitale dell’economia, ma allo stesso tempo ne ha sottolineato alcuni punti critici. Oggi non possiamo che augurarci che da Bergamo, dove la Fiarc ha sempre svolto un ottimo lavoro, possa partire ora una nuova storia di successo». In conclusione, durante l’assemblea, c’è stata occasione per affrontare uno dei temi più caldi per la categoria ovvero la tensione con le case mandanti. I dati annuali di Fiarc Bergamo, relativi all’attività interna di tutela e supporto agli agenti di commercio associati, infatti, indicano un aumento della conflittualità tra rappresentanti e case mandanti: rescissioni del contratto di agenzia e modifiche contrattuali unilaterali comportano importanti perdite economiche per l’agente di commercio. In particolare, tra il 2020 e l’anno in corso sono aumentate le risoluzioni: crescono del 6 % rispetto al passato le interruzioni senza preavviso da parte del preponente e del 5% quelle con preavviso. In aumento anche le disdette per volontà degli agenti di commercio (+5%) dovute prevalentemente al raggiungimento dei requisiti pensionistici. In diminuzione, però, anche il numero di contenziosi: – 6%. Il neo presidente Roberto Nespoli ha commentato: «Gli agenti sono sempre più esposti non solo ai rischi propri di impresa, ma soprattutto alla vessazione di case mandanti che applicano con molta disinvoltura tagli di zona, di prodotto, di provvigioni e che sempre più spesso propongono agli agenti contratti che nulla hanno a che fare con i mandati di agenzia disciplinati dal codice civile e dagli accordi economici collettivi in vigore». Secondo i dati della Camera di Commercio di Bergamo gli agenti di commercio, a Bergamo, sono 2776.