Confesercenti Bergamo elegge il suo presidente

Lunedì 13 settembre l’assemblea elettiva “Le piccole e medie imprese alla prova della ripartenza” Lunedì 13 settembre alle ore 17.30 si svolgerà negli spazi dell’ex Centrale elettrica di via Daste e Spalenga – recentemente inaugurata e oggi vivace luogo di socialità, aggregazione e cultura della città – l’assemblea elettiva di Confesercenti Bergamo, l’associazione dedicata alle Piccole e Medie Imprese del Commercio, del Turismo e dei Servizi. All’ordine del giorno la nomina del nuovo presidente e del consiglio di presidenza: un passaggio di grande importanza per la vita dell’associazione e i suoi futuri sviluppi. L’assemblea sarà chiamata a esprimersi su un candidato unico, l’attuale presidente Antonio Terzi, nominato a luglio 2020 dalla Presidenza di Confesercenti Bergamo a seguito della scomparsa della compianta Elena Fontana, alla guida dell’associazione dall’aprile 2017. Forte di una grande esperienza nella rappresentanza degli interessi del commercio e già nel Consiglio di Amministrazione di Bergamo Sviluppo, l’azienda speciale della Camera di Commercio di Bergamo, Antonio Terzi, già componente storico della Giunta di Confesercenti Bergamo e Presidente di Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi, svolge un importante incarico per la categoria che rappresenta, ricoprendo il ruolo a livello nazionale di vicepresidente SIL Sindacato Italiano Librai, tra le organizzazioni più antiche della Confesercenti. Dopo l’elezione del nuovo presidente, ad aprire la parte pubblica con inizio alle ore 18.30, i saluti istituzionali del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, del Presidente della Provincia di Bergamo Gianfranco Gafforelli, dell’Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia Lara Magoni e del vicepresidente della Camera di Commercio di Bergamo Giovanni Zambonelli. Al centro dell’assemblea diverse questioni di stretta attualità e di grande interesse per il mondo delle piccole e medie imprese nell’era post covid: Luca Tamini, Professore di Urbanistica del Politecnico di Milano e responsabile scientifico del Laboratorio URB&COM, interverrà sul tema  ” Scenari di rigenerazione Urbana nelle politiche attive del commercio“. A seguire, Valentina Pontiggia, Direttore Osservatorio eCommerce B2c e Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, School of Management Politecnico di Milano, parlerà di “Il Retail in Italia verso nuovi equilibri“.  La giornata si concluderà con la relazione del presidente eletto. Seguirà un cocktail di chiusura lavori.

International Street Food ad Albino

Dal 10 al 12 settembre 2021, la quinta edizione con specialità gastronomiche italiane ed europee Da venerdì 10 a domenica 12 settembre 2021 ritorna la quinta edizione dell’International Street Food che si terrà ad Albino in Piazza Pio la Torre, più comunemente conosciuta come piazza del mercato.   Dalle 10:30 del mattino a mezzanotte e la domenica fino alle 22.00, sarà possibile gustare le saporite e caratteristiche specialità del cibo di strada, italiane ed europee, grazie all’evento organizzato da Confesercenti Bergamo e dal Comune di Albino.   Per tutto il weekend il piazzale si trasformerà in un luogo di convivialità e folklore. Una manifestazione di qualità, pensata per valorizzare la zona e dare la possibilità di trascorrere qualche ora all’aperto, degustando le migliori specialità italiane ed europee.   Lo street food, che sa esaltare la cucina “povera” e tradizionale, ha conquistato sempre più consensi negli ultimi anni, fino a diventare un vero e proprio fenomeno di tendenza. Molte piazze del territorio hanno già ospitato questo gustoso format che per l’occasione proporrà più di 15 cucine a cielo aperto con piatti e ingredienti per tutti i gusti: paella spagnola, cucina messicana, hamburger gourmet, gnocco fritto, arancini e cannoli siciliani, taralli pugliesi, focacce genovesi, frittura di pesce, polenta taragna e taglieri di formaggi, carne e verdure alla griglia, patatine e ciambelle, birre artigianali e come sempre gli speciali gnocchi ripieni della Trattoria Moro di Albino.   La manifestazione, che sarà inaugurata venerdì 10 settembre alle ore 12:00, si svolgerà nel pieno rispetto delle disposizioni COVID indicate nei DPCM: nello specifico l’accesso all’area della manifestazione è libero con l’accortezza di evitare assembramenti. In caso di controlli delle Autorità chi non è in possesso del green pass sarà passibile di sanzione.   Emanuela Testa, Assessore allo sport e tempo libero del Comune di Albino: “Siamo alla quinta edizione di questo appuntamento atteso e piacevole, una tre giorni dove la convivialità è servita, dove il centro di Albino riscopre sapori e gusti in un settembre ricco di iniziative.”

Street Food on tour a Calolziocorte

Dal 2 al 4 luglio 2021, la terza edizione sul lungolago del Lavello Oltre quindici cucine viaggianti con specialità gastronomiche internazionali, italiane e tradizionali per tutti i gusti. Da venerdì 2 a domenica 4 luglio 2021 ritorna la terza edizione dello “Street Food On Tour” a Calolziocorte sul lungolago del Lavello. Una tre giorni di festa, firmata Confesercenti Bergamo, nella splendida e suggestiva location del lago, accanto al monastero del Lavello sulla riva destra del fiume Adda, dove gustare le migliori specialità tradizionali, italiane e internazionali proposte da oltre quindici cucine viaggianti con piatti e ingredienti per tutti i gusti: paella spagnola, cucina messicana, crepes olandesi, cannolo ungherese, hamburger di canguro, gnocco fritto, arancini e cannoli siciliani, taralli pugliesi, focacce genovesi, frittura di pesce, polenta taragna e taglieri di formaggi, carne e verdure alla griglia, patatine e ciambelle, birre artigianali, gelati e dolci proposti da una pasticceria locale. La manifestazione, che si svolgerà con orario continuato il venerdì e il sabato dalle 10.00 alle 24.00 e la domenica dalle 10.00 alle 22.00, è organizzata da Confesercenti Bergamo in collaborazione con il Comune di Calolziocorte e si svolgerà nel pieno rispetto delle disposizioni sul distanziamento fisico indicate dalle Autorità. Giulio Zambelli, Presidente Promozioni Confesercenti Bergamo: “Ritorniamo sul lungolago di Lavello con una manifestazione attesa da tutti per l’ampia offerta gastronomica, il livello alto della qualità dei prodotti e la bellissima e suggestiva location che rende la rende un evento unico. Ringraziamo il Comune di Calolziocorte per la continua e proficua collaborazione. L’obiettivo di tutti è la buona riuscita di un evento curato in tutti dettagli con una particolare attenzione al rispetto delle linee guida sul distanziamento fisico. Cristina Valsecchi, Assessore turismo ed eventi del Comune di Calolziocorte: “Per il terzo anno, siamo riusciti ad organizzare nella splendida cornice del nostro lungolago un evento che già dalla sua prima edizione ha riscosso un grande successo di pubblico. È un piacere proseguire la collaborazione con Confesercenti Bergamo e siamo certi che anche quest’anno saranno tre giorni di festa e partecipazione in completa sicurezza.”

Street Food Festival a Colico

Dal 25 al 27 giugno a Colico tornano sul lungolago i sapori del cibo da strada, con specialità in arrivo dalle regioni italiane e da tutta Europa   Tutti sul lungolago per gustarsi un weekend all’insegna dello Street food. Da venerdì 25 a fino domenica 27 giugno Colico tornerà a ospitare “Sapori d’Europa”, fortunata e attesissima rassegna gastronomica che propone la migliore tradizione italiana ed europea (con graditi ospiti sudamericani), organizzata dalla Pro Loco di Colico in collaborazione con Confesercenti Bergamo e con il patrocinio del Comune di Colico. Il primo evento post Covid e di ripartenza del settore fieristico su area pubblica sarà un weekend tutto da gustare, con il “cibo da strada” assoluto protagonista: dalla paella spagnola alle crepes e ai dolci olandesi, dalle specialità messicane alla gastronomia greca, fino alla cucina tedesca con wurstel, stinco e birra, senza dimenticare le prelibate carni argentine. Anche l’enogastronomia italiana sarà rappresentata con una ricca selezione di specialità provenienti da molte regioni italiane: arrosticini abruzzesi, norcineria umbra, focacce liguri, panzerotti pugliesi, brezen farciti del Sudtirolo, specialità siciliane. Attenzione particolare sarà riservata ai prodotti tipici e a km 0, con alcuni stand di produttori locali già molto apprezzati nelle scorse edizioni. Sarà possibile degustare i prodotti direttamente sul posto nelle aree attrezzate con tavolini e piccole strutture – nel pieno rispetto delle disposizioni sul distanziamento fisico indicate dalle Autorità – per consumare un assaggio in compagnia, godendo di una vista mozzafiato.   Giulio Zambelli, presidente Promozioni Confesercenti Bergamo: “Lo Street food a Colico è per noi il primo vero segnale di ripresa del settore fieristico. Ringraziamo l’amministrazione comunale e la Pro Loco per la collaborazione alla realizzazione dell’evento che si svolgerà nel pieno rispetto delle linee guida sul distanziamento fisico. I partecipanti potranno vivere l’esperienza dello street food in piena sicurezza – continua Zambelli –.  Abbiamo infatti predisposto un’adeguata cartellonistica che indicherà i comportamenti corretti da adottare, sarà rispettato il distanziamento tra i tavoli, ogni espositore indosserà obbligatoriamente la mascherina e sarà dotato di dispenser touchless con gel disinfettante per l’igienizzazione delle mani. La collaborazione consapevole e responsabile di ogni partecipante, attraverso il rispetto delle norme di salute pubblica, sarà altrettanto fondamentale per garantire a tutti un week end di festa in sicurezza. Finalmente lo splendido lungolago ritorna ad essere lo scenario ideale per gustare tante specialità e godersi una vera festa all’aperto, in compagnia e in pieno relax. Anche quest’anno non mancheranno le novità, tutte da assaggiare. Non resta che augurare buon appetito a tutti.” Tullio Cristini, presidente della Pro Loco di Colico: “Si tratta di un evento molto importante per il nostro bellissimo territorio già apprezzato per le sue bellezze paesaggistiche e storiche: incastonato tra il lago e la montagna Colico offre infatti al visitatore esperienze e luoghi indimenticabili come il Forte Montecchio Nord, il Forte di Fuentes, la Torre di Fontanedo e l’Abbazia di Piona. A Colico avete la possibilità di fare nordic walking, trekking, passeggiate e raggiungere luoghi da cui la vista sul lago è imperdibile come il Monte Legnone, il Rifugio Scoggione, l’Anello dei Molini e l’Anello di Fontanedo. Grazie ai venti del lago anche gli sport acquatici sono molto praticati, da Kitesurf, Windsurf, Stand Up Paddle, vela e gite in canoa. Ma non solo, potete praticare tennis, calcio, paddle, beach volley e scoprire il territorio con una gita a cavallo. Tutto questo e molto altro lo potete trovare su www.visitcolico.it. Sarà perciò una grande festa per tutti, in completa sicurezza, con un’ampia offerta gastronomica e prodotti di qualità da gustare nella bellissima e suggestiva location del lungolago.  

In Lombardia saldi al via dal 3 luglio

Il primo sabato di luglio arrivano i saldi estivi 2021. Si torna al calendario normale, dopo i posticipi dell’anno scorso e dell’inverno dovuti all’emergenza Covid. La Commissione Attività Produttive della Conferenza delle Regioni ha recentemente confermato la data del 3 luglio per l’inizio dei saldi estivi. Nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi non saranno autorizzate vendite promozionali. Il conto alla rovescia per i saldi estivi è quindi iniziato ma tra i commercianti, secondo quanto rilevato da Confesercenti, non mancano le voci critiche: “Una decisione che non soddisfa del tutto. – dichiara Filippo Caselli, Direttore Confesercenti Bergamo e segretario provinciale di Fismo-Confesercenti la Federazione Italiana Settore Moda – Nei giorni scorsi abbiamo sondato i negozianti del settore moda  ed era emersa da parte di molti la richiesta che la data di inizio saldi venisse spostata almeno a metà luglio: la chiusura ha generato forti perdite (- 40 % fatturato nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso) e a nostro parere il settore avrebbe avuto necessità di rifiatare sfruttando più a lungo la riapertura per vendite a prezzo pieno. Bene invece aver conservato la data unica per tutte le regioni e il divieto delle vendite promozionali nei trenta giorni precedenti.”   Ancora una volta affiora dunque delusione per un settore che ormai da anni si interroga sulle regole necessarie per rigenerare l’intera filiera in un mercato fortemente cambiato, soprattutto per il ruolo sempre più pesante giocato dal commercio elettronico, e sulla necessità di non perdere l’importante patrimonio economico e professionale rappresentato dagli operatori del settore e il valore dei negozi per le nostre città.

Fiere su area pubblica: dal 15 giugno si ritorna a lavorare Un grande risultato di ANVA Confesercenti Bergamo

ANVA Confesercenti Bergamo esprime grande soddisfazione per la ripartenza dal 15 giugno 2021 delle fiere su area pubblica in zona gialla, a seguito dell’approvazione dell’emendamento proposto da ANVA e che ha visto tra i primi firmatari la parlamentare bergamasca Elena Carnevali. Un risultato fortemente voluto dall’associazione bergamasca che nei mesi scorsi aveva denunciato la drammatica situazione di fermo del settore sottoponendo, proprio ai parlamentari bergamaschi, un documento con le richieste delle imprese del commercio su area pubblica aderenti ad ANVA Confesercenti Bergamo, per chiedere misure urgenti che permettessero la riapertura di tutti i mercati e fiere all’aria aperta, la ripresa del comparto e la garanzia di ristori veri ed immediati. Cesare Rossi vicedirettore di Confesercenti Bergamo: “Elena Carnevali, che ringraziamo per l’attenzione e per l’impegno, ha fatto propria la nostra richiesta, partita da Bergamo, ma che aveva, evidentemente, contenuti e rilievi nazionali. Per ANVA Confesercenti è il coronamento di un percorso sindacale importante a favore di queste micro imprese famigliari che, dopo 15 mesi di stop forzato, posso finalmente ritornare ad animare le nostre piazze.” Elena Carnevali deputata bergamasca del Partito Democratico: “Sgombrare il campo dai possibili equivoci o interpretazioni varie e garantire agli ambulanti che operano su aeree pubbliche di tornare a lavorare è stata la finalità della presentazione dell’emendamento, spiegando al Governo che c’era una categoria tra gli ambulanti ancora ferma da oltre un anno. Ora, perché questo emendamento diventi legge, serve attendere la conversione in Aula, che avverrà tra lunedì e martedì, ed il passaggio rapido al Senato. Gli operatori di questo settore sono in grado di garantire la fruibilità del commercio ambulante in tutta sicurezza e rispetto delle linee guida e pertanto meritavano l’attenzione e le soluzioni richieste da tempo.”

Istat, Confesercenti: i dati sull’occupazione fotografano l’impatto della pandemia sul mercato del lavoro con il collasso dei lavoratori autonomi

Forte attenzione a Bergamo per la tenuta delle attività di alloggio, ristorazione, commercio e intrattenimento La pandemia spazza via il lavoro autonomo, nonostante la lieve ripresa congiunturale dell’occupazione. Come segnalano i recenti dati Istat sull’occupazione di marzo 2021, il dato complessivo da inizio pandemia è molto preoccupante: circa 900mila posti di lavoro perduti, in particolare dai contratti a termine e dai lavoratori autonomi, quest’ultimi pesantemente segnati da una caduta del 6,6%, pari a 345mila unità, rispetto a febbraio 2020. Il dato più elevato in percentuale. Facendo un bilancio a partire dall’inizio della pandemia, a marzo 2020, Confesercenti osserva come in Italia – nonostante le lievi oscillazioni al rialzo dell’estate scorsa – il bilancio finale per i lavoratori autonomi ed il loro familiari coadiuvanti sia oltremodo preoccupante. Le normative a protezione del lavoro hanno funzionato – come era logico attendersi – nei confronti dei dipendenti delle imprese, mentre sul versante dei piccoli imprenditori i soli ristori, con tutta evidenza, non sono bastati ad impedire l’emorragia.   Antonio Terzi, Presidente Confesercenti Bergamo: “La crisi economica innescata dalla pandemia si è abbattuta con particolare forza sulle attività di minori dimensioni e su turismo, commercio e ristorazione e, proprio per la natura concentrata della recessione, è fondamentale per le micro e piccole imprese ricevere maggiore attenzione, con interventi mirati attivati dalle risorse del Recovery Plan per questi settori fortemente danneggiati. Una vera e propria emergenza che dovrà fare i conti anche con la fine del blocco dei licenziamenti. Forte attenzione anche a livello bergamasco dove il calo occupazionale registrato nel 2020 e nei primi mesi del 2021, meno preoccupante che altrove, si concentra soprattutto sulle attività di alloggio, ristorazione, commercio e intrattenimento.”

Il commercio su area pubblica è in ginocchio, servono soluzioni immediate

Incrementi medi dell’8% sul prezzo di copertina indicato dagli editori, con picchi fino al 12% per alcuni titoli: sarà un’estate all’insegna del caro-libri per le famiglie bergamasche, come nel resto d’Italia, alle prese in queste settimane con la prenotazione e l’acquisto dei testi scolatici. Un fenomeno dalle pesanti ripercussioni anche su librerie e cartolibrerie, che paradossalmente vedono ridursi i margini di guadagno, passati dal 15% lordo di due anni fa al 10% circa di oggi.   A lanciare l’allarme è Antonio Terzi, presidente di Confesercenti Bergamo e vicepresidente nazionale del SIL-Sindacato dei librai: «La situazione in cui ci troviamo è oramai insostenibile e peggiora di anno in anno, per questo chiediamo con urgenza al Ministero dell’Istruzione la riapertura di un tavolo di filiera, per giungere al più presto a un accordo di filiera, che garantisca un margine dignitoso per tutti gli operatori del settore. Chiediamo l’abbattimento dei maxi-sconti consentiti alla grande distribuzione organizzata e l’erogazione di un voucher a sostegno delle spese delle famiglie».   Alla base di un sistema altamente complesso c’è l’annoso blocco dei tetti di spesa, tabelle imposte agli istituti scolatici che ogni anno si trovano a dover rispettare i paletti ministeriali nell’indicare la lista dei titoli di testo che gli studenti dovranno acquistare prima dell’inizio del nuovo anno scolastico: «I tetti di spesa sono stati definiti oramai dodici anni fa – sottolinea Terzi – ma nel corso del tempo i prezzi dei libri sono aumentati a causa dell’inflazione e dell’aumento delle materie prime. Ciò, ogni anno mette sempre più in difficoltà docenti e scuole che devono, con grande fatica, far quadrare i conti nella compilazione delle liste di adozione». Si creano così situazioni paradossali, con scuole che rinunciano ai grandi classici della narrativa o che decidono di mantenere vecchie edizioni, perché più economiche. Oppure – ed è il nuovo fenomeno riscontrato negli ultimi giorni sul territorio bergamasco – con istituti che indicano alle famiglie solamente testi in versione digitale, senza specificare il codice della corrispondente versione cartacea. Una tattica che abbatte la spesa indicata permettendo di restare nei paletti ministeriali, ma che crea problemi non di poco conto nel momento in cui all’edizione digitale si accede solo attraverso l’acquisto della corrispondente versione cartacea. In questo caso, inoltre, viene lasciata ai rivenditori l’incombenza di individuare il giusto codice, senza però che esista una tabella di conversione ufficiale, con il concreto rischio per gli studenti di trovarsi a settembre con volumi dal contenuto differente. Dall’altro lato, perché gli editori, non avendo la reale lista di adozione dei testi cartacei, non saranno messi nelle condizioni di produrre entro settembre il numero adeguato di testi, con il pericolo per le famiglie di non trovare più copie a inizio anno scolastico. I testi, dunque, continuano a costare di più, seppur ai librai resti un margine di guadagno ridotto (al massimo dell’8 o del 10%), impedendo di applicare sconti, così come invece avviene per la grande distribuzione organizzata e per le piattaforme online che arrivano anche al 15%, soglia massima consentita per legge. Si genera così una forma di concorrenza esclusivamente a favore di supermercati e marketplace, in grado di assorbire il margine di guadagno attraverso l’ampia diversificazione di vendita tipica della grande distribuzione. «A rischio c’è il servizio assicurato da molte librerie e cartolibrerie del nostro territorio – evidenzia Terzi – si vedranno costrette a rinunciare alla vendita dei libri di testo, rischiando gravi ripercussioni sull’attività economica. E le famiglie si troveranno senza servizio essenziale». L’appello è di trovare al più presto una soluzione: «È fondamentale aprire un confronto che metta attorno al tavolo tutti i soggetti coinvolti, editori, scuole, distributori, librai e cartolibrai. Crediamo sia necessario raggiungere un accordo di filiera che garantisca agli esercizi specializzati un margine dignitoso al fine di erogare un servizio di qualità. Riteniamo necessario anche un concreto sostegno alle famiglie, con l’erogazione di un voucher per ammortizzare le spese scolastiche, e l’azzeramento dello sconto del 15%, come avvenuto nel 2020 per i libri non di testo. Le possibilità economiche ci sono: abbiamo stimato un impegno finanziario da parte del Ministero di circa 90 milioni di euro».   Più in generale, conclude Terzi: «È essenziale da parte dei Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Istruzione e del Merito il riconoscimento del ruolo insostituibile del circuito delle librerie e delle cartolibrerie a fianco della scuola e delle famiglie».  

Mobilitazione nazionale: “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia” Mercoledì 7 aprile, Confesercenti Bergamo incontra il Prefetto

Mercoledì 7 aprile 2021, in occasione della giornata di mobilitazione nazionale promossa da Confesercenti “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, una delegazione di Confesercenti Bergamo sarà ricevuta dal Prefetto di Bergamo, Enrico Ricci. La Confederazione dei Commercianti di Bergamo, presieduta dal Presidente Antonio Terzi, consegnerà un documento che attesta le ragioni della protesta e della campagna di sensibilizzazione, rivolta alle istituzioni e all’opinione pubblica, per dare voce alle necessità e alle richieste sempre più urgenti delle attività del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi e del commercio su area pubblica: sostegni adeguati alle perdite realmente subite e ai costi fissi sostenuti, credito immediato e un piano per permettere alle imprese di riaprire in sicurezza. Mercoledì 7 Aprile ore 11:00 Prefettura di Bergamo (via Torquato Tasso 8) Al termine dell’incontro (indicativamente ore 11:30) la delegazione sarà disponibile per incontrare la stampa L’incontro sarà inoltre l’occasione per rilanciare una petizione on line a cui tutti gli imprenditori potranno aderire da domani sul sito www.confesercenti.it 

Più tutele, meno sgravi fiscali e un protocollo per ripartire Ascom e Confesercenti presentano il Manifesto del wedding

Il settore del wedding insieme per la ripartenza lancia un appello condiviso chiedendo misure chiare e linee guida per poter tornare a lavorare in sicurezza: è stato presentato in conferenza stampa online – a cui hanno partecipato anche alcuni politici bergamaschi – il Manifesto del wedding con il decalogo delle proposte avanzate dagli operatori bergamaschi: un documento nel quale vengono messe in evidenza tutte le richieste del settore da sottoporre al mondo politico. Quella del wedding è infatti una filiera molto lunga che in Italia genera un indotto annuo di decine di miliardi di euro. “Anche in Bergamasca la situazione non è rosea e pur contando su poco più di mille imprese con oltre 2300 addetti, il mondo degli eventi muove un indotto di proporzioni enormi sul territorio, con circa 3 mila professionisti e oltre 5 mila atipici – ricorda Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. Intorno alla categoria professionale dei wedding planner ruotano infatti diverse altre professionalità e il blocco dei matrimoni sta mettendo al palo proprio queste categorie di lavoratori che, di fatto, stanno perdendo un sostegno al reddito e sono senza ammortizzatori sociali. La paura è che neanche nel 2021 si possano svolgere matrimoni e così ai professionisti cominciano ad arrivare richieste di slittamenti di data e risarcimenti degli acconti già forniti. Con questo Manifesto si chiede al Governo una maggiore considerazione perché la platea è ampia e non appartiene a un unico codice Ateco. Dietro  al mondo del wedding c’è infatti una filiera lunghissima e integrata che da più di un anno è allo stremo e deve essere messa nelle condizioni di ripartire il prima possibile e in sicurezza. Per il wedding non basta infatti rialzare una saracinesca: la riapertura è lenta e graduale perché organizzare matrimonio richiede tempo”. “Se siamo riusciti a organizzare in sicurezza il Festival di Sanremo sono sicuro riusciremo a far convolare a nozze due persone che si amano – commenta Cesare Rossi vicedirettore di Confesercenti Bergamo -. Il settore delle cerimonie è tra i più colpiti dalla pandemia, con perdite di fatturato anche del 100%, e sicuramente è tra i meno ristorati e considerati dal dibattito politico e dalla stampa, nonostante siano moltissime le imprese che afferiscono a tutta la filiera. Oggi, insieme ai colleghi di Ascom, presentiamo alla politica e all’opinione pubblica il Manifesto del wedding per esprimere innanzitutto vicinanza agli imprenditori e nel contempo contribuire a iniettare un po’ di fiducia alle imprese provando a dimostrare che una ripresa può esserci e che una convivenza con il virus è possibile e la nostra storica fiera Bergamo Sposi, arrivata alla sua 23ª edizione, ne è la riprova. Un grande grazie quindi agli operatori del settore che insieme a noi scommettono su questa nuovissima edizione virtuale: siamo certi che il loro entusiasmo, la voglia di ritornare a lavorare e la grande professionalità contribuiranno a rendere Bergamo Sposi una prima concreta occasione di ripartenza”.   “Il settore wedding è stato completamente dimenticato – conferma Matteo Mongelli, presidente di Confcommercio Professioni Ascom Bergamo -. Nei vari Dpcm che si sono susseguiti si è fatto riferimento solo alle cerimonie religiose e laiche senza considerare però tutta la filiera degli eventi che ruota attorno a un matrimonio e che numericamente rappresenta solo a Bergamo e provincia più di 10.000 persone, per un giro di affari di milioni di fatturato. La richiesta è tanto scontata quanto importante: si richiede un protocollo per dare una strada ad un settore che naviga ormai nel buio da mesi. Rinnoviamo anche la nostra disponibilità ad essere parte attiva nella realizzazione di queste linee guida. È estremamente importante che le regole e i protocolli vengano condivisi anche da chi ogni giorno vive il settore in prima persona”.   “Da più di un anno è vietato celebrare la vita e ogni giorno che passa muoiono aziende del settore del wedding – ribadisce Paola Rovelli, presidente di Aiom Bergamo (Associazione Italiana Organizzatori Matrimoni) –. Viviamo di programmazione ed è necessario aver  subito protocolli certi e date per la ripartenza”.   Durante la conferenza stampa è stata presentata anche la fiera Bergamo Sposi 2021-Virtual Edition – ideata da Promozioni Confesercenti e organizzato da Ecspo -, giunta quest’anno alla 23ª edizione e in programma dal 19 al 21 marzo 2021 con accesso gratuito sul sito fierabergamosposi.it: “Grazie a 30 aziende che, con coraggio e determinazione, si metteranno in gioco su una piattaforma digitale quest’anno desideriamo offrire ai futuri sposi un’esperienza virtuale che però non rinuncia al contatto diretto con i protagonisti della filiera del wedding – dichiara Ornella Schenatti, organizzatrice della fiera Bergamo Sposi e amministratrice di Ecspo Srl – . Il 2020 è stato un anno fuori dall’ordinario dove abbiamo imparato che la condivisione è un valore fondamentale. Con questo manifesto, creato a più mani, proponiamo un decalogo di richieste concrete da sottoporre alla politica a sostegno di un settore duramente provato dallo stop forzato delle cerimonie. La fiera degli sposi sono certa che tornerà ancora in presenza e la organizzeremo con la passione e l’entusiasmo che da sempre ci contraddistinguono”.