Avvio della sperimentazione della banca dati strutture ricettive
È attiva anche in Regione Lombardia la fase sperimentale di rilascio del Codice Identificativo Nazionale (CIN) mediante l’accesso alla Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili in locazione breve e per finalità turistica (BDSR) realizzata dal Ministero del Turismo in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome.I titolari e i delegati delle strutture ricettive lombarde, già in possesso di Codice Identificativo Regionale (CIR), possono accedere tramite SPID alla piattaforma BDSR https://bdsr.ministeroturismo.gov.it, verificare i propri dati, inserire eventuali informazioni non presenti o non corrette e rendere le dichiarazioni previste dal Ministero per il rilascio del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Durante la fase di sperimentazione della banca dati nazionale non saranno comunque applicate sanzioni e gli obblighi di disponibilità del CIN scatteranno solo al termine della fase di sperimentazione, decorsi 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale. Al momento rimangono pertanto validi tutti gli obblighi di utilizzo del Codice Identificativo Regionale (CIR) previsti dalla L.R. 27/2015.In caso venissero riscontrate eventuali problematiche nella fase di ottenimento del CIN, Confesercenti raccoglie le segnalazioni delle strutture ricettive associate e le trasmette a Regione Lombardia al fine di migliorare la piattaforma. Per trasmettere eventuali segnalazioni è sufficiente inviare una e-mail a info@conflombardia.it scrivendo comeoggetto: “CIN: segnalazione NOME STRUTTURA RICETTIVA” e indicando recapito e-mail, recapito telefonico e sintesi delle criticità riscontrate.
Contratto Nazionale: le Associazioni del Turismo Confesercenti siglano ipotesi di accordo per il rinnovo
Previsto aumento lordo di 200 euro a regime per il IV Livello, novità su conciliazione vita lavoro e il riconoscimento delle nuove professioni. Dopo un lungo e complesso negoziato, le associazioni del turismo Confesercenti (Assoturismo, Fiepet, Assohotel, Assoviaggi, Assocamping, Fiba) hanno siglato con le organizzazioni sindacali di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs un’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale per i dipendenti delle aziende del turismo, settore che dà occupazione a oltre 1,2 milioni di lavoratori. L’ipotesi di accordo copre tutto il turismo, avendo come sfera di applicazione pubblici esercizi, stabilimenti balneari, hotel, campeggi ed agenzie di viaggio. L’accordo mantiene l’impostazione di Contratto Unico già confermata in occasione del rinnovo del 2018, con una parte generale e tre specifiche dedicate a pubblici esercizi e stabilimenti balneari (rispettivamente rappresentati da Fiepet e Fiba Confesercenti), hotel e campeggi (Assohotel e Assocamping Confesercenti) e agenzie di viaggio (Assoviaggi Confesercenti). Si dà dunque a tutto il settore una risposta univoca attesa da anni, in linea con la necessità di razionalizzare il numero dei contratti collettivi, anche per arginare in modo più netto il fenomeno dei contratti pirata e del dumping contrattuale.Il nuovo contratto decorre dal 1° luglio 2024 e sarà valido sino al 31 dicembre 2027. Previsto per tutti un aumento salariale di 200 euro, sul IV livello a regime, seppure con decorrenze diverse e tranches differenti dovute ad una maggiore attenzione sui settori più in difficoltà, dalle mense alle agenzie di viaggi. Oltre a essere stato rafforzato il welfare contrattuale, in particolare l’Assistenza Sanitaria Integrativa, sul piano normativo sono tante le novità contenute in questa ipotesi di rinnovo: dal potenziamento dei contratti a termine per hotel e campeggi, per i grandi eventi, alle pari opportunità, alla violenza di genere ed alla genitorialità. Una delle novità dell’accordo riguarda l’introduzione del settore del banqueting nel campo d’applicazione del contratto che precedentemente era compreso nella sfera della ristorazione collettiva, ridefinendo le imprese del settore come «aziende addette alla preparazione, confezionamento e somministrazione di pasti e bevande (banqueting)» e includendole, così, tra i pubblici esercizi. In materia di classificazione del personale, oltre alla eliminazione di mansioni desuete sono state introdotte nuove figure, maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprese. Per il settore banqueting compaiono l’addetto/a alla produzione pasti e l’addetto/a all’allestimento e disallestimento del servizio; nella ristorazione commerciale compare l’operatore della ristorazione commerciale organizzata in catena e gli addetti a pricing, revenue, digital marketing, reputation e social media; in ambito wellness vengono definite le figure di coordinatore di spa, dietista, personal trainer, operatore di assistenza termale, addetto/a al centro benessere. È stata inoltre prevista la costituzione di una commissione paritetica nazionale entro la fine del 2024 che affronti i temi legati a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, alla luce della crescente importanza della tematica anche per il settore del turismo, mentre sul fronte della conciliazione vita/lavoro sono stati riformulati i trattamenti spettanti ai genitori durante i periodi di congedo obbligatorio e facoltativo, con effetti positivi su tredicesima, quattordicesima, ferie e permessi. Antonio Terzi, Presidente di Confesercenti Bergamo commenta: «È con grande soddisfazione che annunciamo il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore turismo, un traguardo fondamentale per l’intera filiera turistica italiana. Il nuovo contratto introduce importanti adeguamenti salariali che riconoscono il valore del lavoro svolto dai professionisti del settore, oltre a importanti novità che portano a soluzioni sul tema della flessibilità in determinati contesti e rafforzamenti del welfare aziendale. Si tratta di un segnale positivo, non solo per i lavoratori, ma anche per le aziende che potranno contare su un quadro normativo chiaro e condiviso». Emanuele Spini, responsabile area lavoro di Confesercenti Bergamo evidenzia: «È importante aver sottoscritto, pur considerando le peculiarità dei singoli comparti, un unico contratto per le aziende del turismo aderenti a Confesercenti. Questo modus operandi, oltre a confermare quella razionalizzazione contrattuale in corso da anni, dà un segnale preciso a quei corpi intermedi il cui scopo è soltanto quello di limare dei diritti dei lavoratori, alterando la concorrenza del sistema lavoro. Va in tal senso la ridefinizione della procedura da seguire in occasione dei cambi di appalto e la creazione di percorsi di reinternalizzazione degli appalti in ottica di stabilizzazione dei rapporti di lavoro e di miglioramento della qualità del servizio offerto alla clientela».