Riaperta fino al 12.12.2024 l’adesione al Concordato Preventivo Biennale (solo per i soggetti ISA)

Riaperta fino al 12.12.2024 l’adesione al Concordato Preventivo Biennale (solo per i soggetti ISA) Il concordato preventivo biennale (CPB), dedicato ai contribuenti di minori dimensioni, permette di fissare per un biennio (periodi d’imposta 2024 e 2025) il reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP. Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sulla disciplina IVA. La riapertura delle adesioni riguarda i soggetti che applicano gli ISA, sono invece esclusi i contribuenti a regime forfettario. Per poter valutare la proposta di reddito, il contribuente con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli a cui si riferisce la proposta di concordato (cioè il 2023 per i soggetti “solari”) non deve avere debiti per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate o debiti contributivi di importo pari o superiore a 5 mila euro. I debiti oggetto di rateazione o sospensione non concorrono al citato limite, fino a decadenza dei relativi benefici (art. 10 co. 2 del DLgs. 13/2024). Oltre alla condizione relativa ai debiti tributari, altre cause di esclusione sono: l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, l’aver ricevuto condanne per reati tributari, aver appena iniziato l’attività, aver realizzato fusioni o scissioni e altri casi specifici da verificare con il proprio commercialista. In linea generale, le proposte di reddito e del valore della produzione netta vengono formulate utilizzando i dati: forniti dai contribuenti con la compilazione del quadro P del modello ISA 2024. delle dichiarazioni dei redditi e dei modelli ISA dei periodi precedenti; presenti nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria. Le proposte formulate (e visualizzabili nel quadro P dei modelli ISA) non possono essere modificate dal contribuente, il quale può solo scegliere se accettarle o rifiutarle.L’adesione al nuovo istituto si concretizza in sede di presentazione del modello REDDITI 2024. Il reddito e il valore della produzione netta oggetto di concordato non tengono conto di alcuni elementi “straordinari” o “non ricorrenti” che devono essere aggiunti o sottratti, a seconda dei casi, per la determinazione del reddito rilevante ai fini del concordato. In particolare, vanno aggiunte o sottratte al reddito stimato le seguenti componenti: plusvalenze e minusvalenze; sopravvenienze attive e passive; perdite su crediti; utili o perdite relativi a partecipazioni in società di persone e associazioni di cui all’art. 5 del TUIR, in società di capitali in regime di trasparenza fiscale o utili distribuiti da società di capitali e altri enti soggetti ad IRES. Il risultato così ottenuto costituirà il reddito imponibile. In ogni caso, il reddito concordato, così come integrato dei componenti sopra indicati, non può essere inferiore a 2.000 euro. Con l’accettazione della proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente si impegna a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e IRAP relative ai periodi d’imposta oggetto di concordato, sui quali dovranno comunque essere operate le rettifiche dei componenti specificamente individuati (plusvalenze/minusvalenze, sopravvenienze attive e passive, ecc.). L’accettazione della proposta vincola anche i soci e gli associati. Allo scadere del periodo oggetto di concordato l’Agenzia delle Entrate formulerà un’ulteriore pro­posta, relativa al biennio successivo, a condizione che il contribuente continui a soddisfare i requisiti di accesso e in assenza di cause di esclusione. Fermo restando l’obbligo di dichiarare gli importi concordati, nei periodi oggetto di concordato i contribuenti che vi hanno aderito sono, in ogni caso, tenuti a: presentare le dichiarazioni dei redditi e IRAP; rispettare gli ordinari obblighi contabili; effettuare la comunicazione dei dati ISA, mediante gli appositi modelli. Entro determinati limiti, gli eventuali maggiori o minori redditi effettivi, o maggiori o minori valori della produzione netta effettivi, non rilevano ai fini della determinazione delle imposte, nonché dei contributi previdenziali obbligatori. È facoltà del contribuente di versare i contributi previdenziali considerando la parte eccedente il reddito concordato. Nei periodi d’imposta oggetto di concordato i redditi d’impresa e di lavoro autonomo non potranno essere oggetto di accertamenti analitici, analitico-induttivi o presuntivi e induttivi puri. Resta peraltro fermo che anche i soggetti aderenti al concordato preventivo biennale potranno es­sere oggetto di accessi, ispezioni o verifiche, il cui esito potrebbe portare alla decadenza dal regime in esame. In tale ipotesi, tornerebbero ad essere esperibili gli accertamenti induttivi e analitici. Per i periodi d’imposta oggetto di concordato il reddito e il valore della produzione concordati, come rettificati dei componenti individuati, sono assoggettati a IRPEF, IRES o all’imposta sostitutiva per i contribuenti in regime forfetario e IRAP.Al fine di rendere più appetibile l’adesione al concordato, il D.Lgs. 108/2024 ha introdotto un regime opzionale attraverso il quale è possibile assoggettare il maggior reddito concordato ad un’imposta sostitutiva di IRPEF, IRES, addizionali comunale e regionale e dell’imposta sostitutiva del regime forfetario. L’imposta sostitutiva è calcolata su una base imponibile pari alla differenza, se positiva, tra: il reddito di lavoro autonomo e di impresa concordato; il corrispondente reddito del periodo precedente a quelli cui si riferisce la proposta (ossia il reddito per il periodo 2023). Per i soggetti che applicano gli ISA, l’aliquota applicabile al maggior reddito concordato varia in base al punteggio di affidabilità ottenuto in relazione al periodo d’imposta precedente a quello di ingresso nel concordato. In particolare: per i contribuenti con punteggio ISA 8, 9 o 10, l’aliquota è pari al 10%; per i contribuenti con punteggio ISA 6 o 7, l’aliquota è pari al 12%; per i contribuenti con punteggio ISA 5 o inferiore, l’aliquota è pari al 15%. Sono contemplate alcune fattispecie in cui il concordato preventivo perde di efficacia a partire dal periodo d’imposta in cui si verificano gli eventi. In particolare, la cessazione si verifica quando: durante il biennio oggetto di concordato sia modificata l’attività rispetto a quella esercitata nel periodo d’imposta precedente il biennio stesso, salvo il caso in cui per la nuova attività sia prevista l’applicazione del medesimo ISA (o la nuova attività rientri in un settore al quale si applicano i medesimi coefficienti di redditività, in caso di utilizzo del regime forfetario); sia cessata l’attività; vi sia stata adesione al regime forfetario di cui alla L. 190/2014; la società o l’ente è interessato da operazioni di fusione, scissione, conferimento, oppure

Nasce Librai per un anno

Dal 2 dicembre 2024 al 9 aprile 2025, la nuova rassegna letteraria promossa dalla Fiera dei Librai di Bergamo Un libro aperto un intero anno. È questa l’immagine che si lega a Librai per un anno la nuova rassegna letteraria che promuove l’azione dei librai indipendenti di Bergamo durante tutto l’anno, oltre la consueta Fiera dei Librai che si svolgerà dal 18 aprile al 4 maggio 2025. Un appuntamento periodico che, mese dopo mese, permetterà al pubblico di incontrare gli scrittori e la loro opera, ascoltare le loro idee, approfondire le uscite letterarie più recenti. Al di fuori della consueta cornice della Fiera dei Librai, ma dentro le rassicuranti pagine di un libro, questa serie di appuntamenti vuole colmare i mesi e le settimane che intercorrono fra le diverse edizioni di uno degli appuntamenti più amati dai bergamaschi e non solo. Per costruire Librai per un anno Li.Ber, l’associazione dei Librai Bergamaschi ha dato vita ad un Comitato artistico composto da: Daniele Rocchetti, direttore artistico Li.Ber; Antonio Terzi, cartolibrario e presidente di Confesercenti Bergamo e di Li.Ber; Ornella Bramani, titolare della casa editrice Lubrina Bramani, Serena Anselmini, fondatrice di Sottovuoto; Elisabetta Bani, Prorettrice e professoressa di Diritto dell’Economia presso l’Università degli studi di Bergamo; Lara Bortolai, Aratea Cultura; Cecilia Scotti, docente; Dino Nikpali, giornalista e vicepresidente Circolino Città Alta. Il comitato artistico lavorerà anche alla costruzione del programma della prossima Fiera dei Librai di Bergamo. Librai per un anno è patrocinato da Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e Camera di Commercio di Bergamo; promosso da Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi, Confesercenti Bergamo e SIL, Sindacato Italiano Librai; in collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo. La rassegna vede il contributo di Fondazione Banca Popolare di Bergamo, Tenaris, Intesa Sanpaolo, Cascina del Ronco (Oikos), Consulenze ambientali s.p.a e STA Servizi Trasporti Autoveicoli. La rassegna Il primo appuntamento di Librai per un anno avrà luogo lunedì 2 dicembre. Protagonista di questo incontro sarà la giornalista, scrittrice e documentarista Monica Maggioni, in dialogo con Paolo Magri per parlare di «Spettri», il suo ultimo libro edito da Longanesi. L’incontro sarà preceduto alle 18.00 da un momento celebrativo a cura de L’Eco di Bergamo, in ricordo di Don Andrea Spada a vent’anni dalla sua scomparsa, con il reporter Francesco Battistini. Lunedì 16 dicembre, sarà Massimo Recalcati a dialogare con Chiara Giaccardi e don Giuliano Zanchi su «La legge del desiderio. Radici bibliche della psicoanalisi», edito da Einaudi; mentre venerdì 24 gennaio 2025 Mario Calabresi parteciperà alla rassegna con il suo monologo «Come suona una fotografia». Gli appuntamenti del 2025 proseguono venerdì 21 febbraio con Antonio Scurati e «M. L’ora del destino», edito da Bompiani e venerdì 21 marzo con Luigi Lo Cascio legge Italo Calvino, un omaggio nel quarantesimo anniversario della morte, introdotto da Mario Barenghi. Mercoledì 9 aprile l’attrice Lella Costa presenta il libro «Se non posso ballare non è la mia rivoluzione» edito da Solferino, chiudendo la prima parte del calendario di Librai per un anno che proporrà nuovi appuntamenti dopo l’annuale edizione della Fiera dei Librai. Tutti gli incontri si svolgeranno nell’Aula Magna dell’Università degli studi di Bergamo – Ex Chiesa di Sant’Agostino a partire dalle 18.30. La partecipazione è gratuita previa prenotazione obbligatoria sul sito fieradeilibrai.it LiberCARD Accanto a Librai per un anno nasce anche la LiberCARD, carta fedeltà delle librerie indipendenti di Bergamo che permetterà di avere sconti sui titoli acquistati in libreria e dà diritto alla prenotazione anticipata agli eventi. Acquistando la LiberCARD al costo di 20 euro, sarà possibile prenotarsi agli appuntamenti riservando il proprio posto due settimane prima dell’evento e una settimana prima dell’apertura effettiva delle prenotazioni. In aggiunta, la card dà diritto ad uno sconto del 5% per l’acquisto di libri, esclusi i testi scolastici, nelle librerie indipendenti di Bergamo e provincia: Libreria Arnoldi, Cartolibreria Nani, Libreria Palomar, Il Parnaso libri&natura, Punto a capo libri. L’acquisto della card è possibile sul sito fieradeilibrai.it o nelle librerie aderenti. La prenotazione anticipata con LiberCARD sarà attiva a partire dal secondo appuntamento in calendario.

Assemblea Confesercenti 2024

Martedì 19 novembre 2024 al Teatro Eliseo di Roma, si sono svolti i lavori dell’Assemblea 2024 di Confesercenti. Alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sono intervenuti la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise e il Vice Ministro dell’Economia Maurizio Leo. A chiudere l’Assemblea, il video della visita di Confesercenti da Papa Francesco. foto e video integrale dell’assemblea qui I NUMERI DELL’ASSEMBLEA CONFESERCENTI 2024Il rallentamento della spesa delle famiglie: nel 2024 spariti 3,2 miliardi di euro di consumi. Secondo le previsioni di Confesercenti-CER, quest’anno la variazione dei consumi dovrebbe attestarsi sul +0,4%. Una crescita decisamente sotto le attese del DEF di aprile – che stimava un aumento del +0,7% – rispetto al quale sono ‘spariti’ circa 3,2 miliardi di consumi. Secondo le nostre valutazioni, la spesa delle famiglie registrerà un lieve recupero nel 2025, con una crescita che stimiamo pari allo 0,7%, in linea con quella da noi attesa per il Pil. Sono però anche in questo caso valori lontani da quelli programmati dal Governo e che non permetterebbero alcun significativo recupero rispetto alle altre componenti della domanda. La rimodulazione del taglio del cuneo fiscale è senza dubbio positiva, anche se non priva di criticità: nel 2025, segnala l’ISTAT, interesserà due milioni di persone in più, ma ci saranno altre 500mila circa che perderanno il beneficio. Dal bonus di Natale, invece, potrebbero arrivare oltre 400 milioni di euro di consumi aggiuntivi. Però bisogna semplificare le procedure per accedere al beneficio, e auspicabilmente trasformarlo in futuro in un meccanismo del tutto automatico: il rischio è che molti desistano dal presentare la domanda. Il crollo delle nascite: nel commercio al dettaglio nuove aperture dimezzate (-52%) sul 2014, sempre meno imprese anche nel commercio ambulante (-76%) e ristorazione e bar (-40%). Tra il 2014 ed il 2024 sono scomparse dalle vie e dalle piazze italiane oltre 140mila imprese del commercio al dettaglio in sede fissa, di cui quasi 46.500 attività di vicinato “di base”, dai negozi alimentari alle edicole, dai bar ai distributori carburanti. Lo stato di difficoltà della rete di vicinato è confermato dal crollo delle nascite di nuove attività. Nel commercio al dettaglio in sede fissa – i negozi – le iscrizioni di nuove imprese passano dalle oltre 22mila del 2014 alle poco più di 10.500 di quest’anno, un calo del -52%. Particolarmente forte (-72%) la contrazione delle aperture di nuove attività per le edicole e le rivendite di quotidiani e periodici, per le stazioni di rifornimento carburante (-71%), ma anche per i negozi di prodotti per la cura ed igiene della persona (-57%) e per abbigliamento e calzature (-56%). Ancora peggio è nel commercio ambulante, dove il numero di imprese avviate nel 2024 è inferiore del -76% rispetto al 2014: poco più di 3.500 aperture, contro le quasi 15mila di dieci anni fa. Aprono anche meno attività e servizi di bar e ristorazione: le nuove iscrizioni nel comparto passano dalle oltre 17mila del 2014 a poco più di 10.300 nel 2024, con una flessione del -40%. In particolare, le aperture di impreseattive nel servizio bar passano dalle oltre 8mila del 2014 a meno di 4mila. Solo alloggi e strutture ricettive, soprattutto grazie alla spinta della ricettività diffusa, registrano un aumento delle nascite di nuove imprese, aumentate del 215% rispetto al 2014. A trainare, appunto la crescita delle aperture di Affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, dalle 784 del 2014 alle quasi 3.500 del 2024, un balzo del +342%. Black Friday in crescita, verrà acquistato un terzo dei regali di Natale. Ma 6 acquisti su 10 saranno sul web. La tradizione del venerdì nero, importata dal nord America, si è ormai consolidata. Quest’anno secondo il sondaggio condotto da IPSOS per Confesercenti, la giornata di sconti è attesa dall’86% dei consumatori, con il 44% che ha deciso cosa acquistare per una spesa media di 235 euro a persona tra chi ha già stabilito un budget. Secondo le nostre stime, il giro d’affari complessivo dovrebbe essere di circa 3,8 miliardi di euro, con un aumento del +8,6% sullo scorso anno. Il web, però, farà la parte del leone: 6 acquisti su 10 saranno online. Un problema per le vendite di Natale dei negozi, che rischiano di essere prosciugate: oltre il 70% di chi partecipa al Black Friday userà infatti l’occasione per acquistare i doni da mettere sotto l’albero, e uno su quattro ha intenzione di comprare oltre la metà dei regali preventivati. Complessivamente, secondo le nostre stime, oltre un terzo dei regali di Natale sarà acquistato in anticipo con il Black Friday. In un quadro, oltretutto, già non troppo brillante per le vendite: solo il 19% dei consumatori che abbiamo intervistato con IPSOS prevede di aumentare le spese legate alle festività quest’anno, mentre il 30% cercherà di risparmiare. Meglio invece, va il turismo: durante le festività invernali farà una vacanza il 44% degli italiani, per la maggior parte (il 75% di chi parte) in Italia. Mercato online, tra concentrazione e deregulation di fatto L’esclusione di fatto dei negozi dalla competizione del Black Friday è dovuta, principalmente, allo squilibrio concorrenziale che c’è con i giganti dell’eCommerce, quasi tutte grandi piattaforme che – grazie alla loro struttura multinazionale – godono di indiscutibili vantaggi fiscali rispetto ai canali fisici del retail. Un vantaggio che, unito alle grandi risorse a disposizione, li ha portati a dominare di fatto il mercato delle vendite online italiano. La posizione dominante sul mercato che hanno assunto le piattaforme internazionali del commercio elettronico è a nostro avviso un problema, perché realizza una sostanziale concorrenza sleale ai danni del retail offline. Secondo i dati forniti a Confesercenti dall’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, nel 2023 gli acquisti online degli italiani hanno superato i 54 miliardi di euro, ma la torta è andata soprattutto ai giganti: i primi 20 merchant realizzano infatti il 71% del mercato, circa 38 miliardi dei 54 complessivi. Un grado di concentrazione che non ha eguali negli altri canali distributivi. L’asimmetria esistente è dimostrata, a nostro avviso, proprio da Black

Nasce l’albo per punti vendita di ricariche gioco online

L’iscrizione al registro dovrà essere effettuata entro lunedì 18 novembre 2024. Adempimento per tabaccherie e Pubblici Esercizi, come bar e ristoranti che offrono questo servizio. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha comunicato l’istituzione dell’albo dei Punti Vendita Ricariche (PVR). Modalità di iscrizione albo 
L’iscrizione dovrà essere effettuata telematicamente sul sito ADM in qualsiasi periodo dell’anno solare e ha validità sino al 31 dicembre dello stesso anno. 
Il rinnovo dovrà essere invece effettuato fra il 30 novembre e il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento. Al tempo stesso, vengono inserite alcune specifiche previsioni transitorie per l’anno 2025. Costo iscrizione L’iscrizione e il rinnovo dell’iscrizione all’Albo è subordinata al pagamento preventivo della somma annuale di 100 euro (oltre all’imposta di bollo). Obblighi concessionari Si prevede che i concessionari abilitati alla raccolta dei giochi che intendano avvalersi dei PVR per la commercializzazione delle attività dovranno instaurare rapporti esclusivamente con i soggetti che risultino iscritti all’Albo e avranno l’obbligo di comunicare l’avvenuta contrattualizzazione. Vengono altresì definiti i contenuti dello schema di contratto che dovrà essere siglato tra i concessionari ed i PVR.L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha inoltre pubblicato, sul suo sito ufficiale, una serie di FAQ operative riguardanti il nuovo Registro dei Punti Vendita di Ricariche per il gioco online a distanza. 
L’iscrizione a questo Registro per l’anno 2024, dovrà essere effettuata entro lunedì 18 novembre 2024.
 Oltre alle tabaccherie anche i Pubblici Esercizi, come bar e ristoranti che offrono questo servizio, dovranno iscriversi per operare in conformità con la normativa in vigore.
 L’ADM ha precisato che il 19 novembre l’elenco ufficiale del Registro sarà pubblicato sul proprio sito per fini di pubblicità legale: da quel momento, solo gli esercizi iscritti potranno continuare a vendere ricariche per il gioco online.
 Sarà comunque possibile iscriversi in qualsiasi momento successivo, e il Registro verrà aggiornato in tempo reale con i nuovi punti vendita.
 Infine, per l’anno 2025, il rinnovo dovrà essere completato entro il 28 febbraio. Per ricevere ulteriori informazioni compila la richiesta di contatto.

Fiera dell’Orientamento 2024, dal 29 novembre la seconda edizione

Torna per la seconda edizione la Fiera dell’Orientamento: un grande open day organizzato dalla Provincia di Bergamo per aiutare i ragazzi ad affacciarsi al futuro. L’appuntamento è per venerdì 29 e sabato 30 novembre: due giorni nei quali sarà possibile visitare oltre 90 stand che presenteranno il quadro dell’offerta formativa dopo la scuola secondaria di primo grado, con una finestra sulle opportunità post diploma (Università, Fondazioni ITS Academy e Accademie) e del mondo del lavoro (Centri per l’impiego). Un appuntamento da non perdere quindi per i giovani studenti, le loro famiglie e i docenti. La Fiera sarà aperta ai visitatori (dai giovani studenti alle famiglie ai docenti…) con ingresso libero e gratuito in entrambi i giorni: venerdì 29 novembre dalle ore 9 alle 14 e sabato 30 novembre dalle ore 9 alle 18; oltre agli stand, è previsto un calendario di incontri a tema orientamento tenuti da relatori autorevoli del campo. Ulteriori dettagli relativi a questa edizione 2024 verranno pubblicati nelle prossime settimane sul sito della Provincia di Bergamo. La Fiera dell’orientamento è divenuta realtà grazie al prezioso apporto di numerosi partner: in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Bergamo con il contributo di: Regione Lombardia, Camera di Commercio di Bergamo, Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo – Orio al Serio Spa (SACBO Spa), ANCE Bergamo con il supporto di Promoberg, Bergamo Sviluppo e con il patrocinio di Comune di Bergamo, Imprese & Territorio, Confindustria Bergamo. Scopri di più: fieraorientamento.provincia.bergamo.it Contattaci: segreteria.istruzione@provincia.bergamo.itTelefono 035 387639

Concordato preventivo biennale – l’analisi dei commercialisti Confesercenti

Il nuovo concordato preventivo biennale (CPB), dedicato ai contribuenti di minori dimensioni, permette di fissare per un biennio (periodi d’imposta 2024 e 2025, per i soggetti “solari”, in sede di prima applicazione) il reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP. Il nuovo istituto non ha effetti, invece, sulla disciplina IVA. In particolare, il nuovo istituto è riservato a due tipologie di contribuenti: i soggetti che applicano gli ISA; i contribuenti in regime forfetario di cui alla L. 190/2014; per tali soggetti il concordato si applica in via sperimentale per il solo periodo d’imposta 2024. Per poter valutare la proposta di reddito, il contribuente (ISA o forfetario), con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli a cui si riferisce la proposta di concordato (cioè il 2023 per i soggetti “solari”) non deve avere debiti per tributi amministrati dall’Agenzia delle Entrate o debiti contributivi di importo pari o superiore a 5 mila euro. I debiti oggetto di rateazione o sospensione non concorrono al citato limite, fino a decadenza dei relativi benefici (art. 10 co. 2 del DLgs. 13/2024). Oltre alla condizione relativa ai debiti tributari, altre cause di esclusione sono: l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, l’aver ricevuto condanne per reati tributari, aver appena iniziato l’attività, aver realizzato fusioni o scissioni e altri casi specifici da verificare con il proprio commercialista. In linea generale, le proposte di reddito e del valore della produzione netta vengono formulate utilizzando i dati: forniti dai contribuenti con la compilazione del quadro P del modello ISA 2024, per quanto riguarda i soggetti ISA, oppure del quadro LM del modello REDDITI PF 2024, per quanto riguarda i contribuenti in regime forfetario; delle dichiarazioni dei redditi e dei modelli ISA dei periodi precedenti; presenti nelle banche dati dell’Amministrazione finanziaria. Le proposte formulate (e visualizzabili nel quadro P dei modelli ISA, oppure nella sezione VI del quadro LM del modello REDDITI PF 2024) non possono essere modificate dal contribuente, il quale può solo scegliere se accettarle o rifiutarle.Sia per i contribuenti in regime forfetario, sia per i soggetti “solari” che applicano gli ISA, in fase di prima applicazione, l’adesione al nuovo istituto si concretizza in sede di presentazione del modello REDDITI 2024, ossia entro il 31.10.2024. Il reddito e il valore della produzione netta oggetto di concordato non tengono conto di alcuni elementi “straordinari” o “non ricorrenti” che devono essere aggiunti o sottratti, a seconda dei casi, per la determinazione del reddito rilevante ai fini del concordato. In particolare, vanno aggiunte o sottratte al reddito stimato le seguenti componenti: plusvalenze e minusvalenze; sopravvenienze attive e passive; perdite su crediti; utili o perdite relativi a partecipazioni in società di persone e associazioni di cui all’art. 5 del TUIR, in società di capitali in regime di trasparenza fiscale o utili distribuiti da società di capitali e altri enti soggetti ad IRES. Il risultato così ottenuto costituirà il reddito imponibile. In ogni caso, il reddito concordato, così come integrato dei componenti sopra indicati, non può essere inferiore a 2.000 euro. Reddito prodotto in regime forfetarioIl reddito di impresa o di lavoro autonomo concordato, su cui verrà applicata l’imposta sostitutiva del 15% (o del 5% in caso di nuova attività), viene calcolato dall’Agenzia delle Entrate sulla base dei dati dichiarati e delle informazioni a disposizione della stessa Agenzia delle Entrate, secondo le regole proprie del regime. I contributi previdenziali obbligatori versati dal soggetto forfetario rimangono deducibili dal reddito concordato, come previsto dall’art. 1 co. 64 della L. 190/2014. In ogni caso, il reddito concordato soggetto ad imposta sostitutiva non può essere inferiore a 2.000 euro. Con l’accettazione della proposta formulata dall’Agenzia delle Entrate, il contribuente si impegna a dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi e IRAP relative ai periodi d’imposta oggetto di concordato, sui quali dovranno comunque essere operate le rettifiche dei componenti specificamente individuati (plusvalenze/minusvalenze, sopravvenienze attive e passive, ecc.). L’accettazione della proposta vincola anche i soci e gli associati. Allo scadere del periodo oggetto di concordato l’Agenzia delle Entrate formulerà un’ulteriore pro­posta, relativa al biennio successivo, a condizione che il contribuente continui a soddisfare i requisiti di accesso e in assenza di cause di esclusione. Fermo restando l’obbligo di dichiarare gli importi concordati, nei periodi oggetto di concordato i contribuenti che vi hanno aderito sono, in ogni caso, tenuti a: presentare le dichiarazioni dei redditi e IRAP; rispettare gli ordinari obblighi contabili; effettuare la comunicazione dei dati ISA, mediante gli appositi modelli. Entro determinati limiti, gli eventuali maggiori o minori redditi effettivi, o maggiori o minori valori della produzione netta effettivi, non rilevano ai fini della determinazione delle imposte, nonché dei contributi previdenziali obbligatori. È facoltà del contribuente di versare i contributi previdenziali considerando la parte eccedente il reddito concordato. Nei periodi d’imposta oggetto di concordato i redditi d’impresa e di lavoro autonomo non potranno essere oggetto di accertamenti analitici, analitico-induttivi o presuntivi e induttivi puri. Resta peraltro fermo che anche i soggetti aderenti al concordato preventivo biennale potranno es­sere oggetto di accessi, ispezioni o verifiche, il cui esito potrebbe portare alla decadenza dal regime in esame. In tale ipotesi, tornerebbero ad essere esperibili gli accertamenti induttivi e analitici. Per i periodi d’imposta oggetto di concordato il reddito e il valore della produzione concordati, come rettificati dei componenti individuati, sono assoggettati a IRPEF, IRES o all’imposta sostitutiva per i contribuenti in regime forfetario e IRAP.Al fine di rendere più appetibile l’adesione al concordato, il D.Lgs. 108/2024 ha introdotto un regime opzionale attraverso il quale è possibile assoggettare il maggior reddito concordato ad un’imposta sostitutiva di IRPEF, IRES, addizionali comunale e regionale e dell’imposta sostitutiva del regime forfetario. L’imposta sostitutiva è calcolata su una base imponibile pari alla differenza, se positiva, tra: il reddito di lavoro autonomo e di impresa concordato; il corrispondente reddito del periodo precedente a quelli cui si riferisce la proposta (ossia il reddito per il periodo 2023). Per i soggetti che applicano gli ISA, l’aliquota applicabile al maggior reddito concordato varia in base al

Patente a Crediti nei cantieri – operativo il portale INL

È operativo il portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL), accessibile con SPID o CIE, per la richiesta della Patente a crediti per le imprese e i lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili. Il provvedimento riguarda tutte le imprese e i lavoratori autonomi che effettuano attività all’interno di cantieri temporanei o mobili. Sono esclusi:
 1) chi effettua mera fornitura di materiale
 2) chi presta attività intellettuale 3) titolari di attestazione SOA pari o superiore alla III categoria I requisiti necessari all’ottenimento della patente a crediti sono i seguenti:• iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;• adempimento, da parte del datore di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei lavoratori dell’impresa, degli obblighi formativi (in materia di sicurezza sul lavoro) previsti dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;• possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC) in corso di validità;• adozione (nei casi previsti dalla normativa vigente) del documento di valutazione dei rischi;• avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente;• possesso della certificazione della regolarità fiscale (DURF) nei casi previsti dalla normativa vigente. Per l’ottenimento della Patente è necessario presentare domanda presso il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. La domanda può essere presentata dall’impresa e dal lavoratore autonomo, anche attraverso un delegato. L’autocertificazione/dichiarazione sostitutiva non ha  efficacia oltre la data del 31 ottobre 2024. Il credito iniziale riconosciuto a tutti i richiedenti è pari a 30 crediti, a cui si possono aggiungere:1) ulteriori 30 crediti per anzianità di impresa, di cui 10 rilasciabili già al momento di emissione della patente e 20 attribuiti nel tempo, in funzione della regolarità mantenuta dall’impresa o dal lavoratore autonomi2) ulteriori 40 crediti attribuibili nel tempo, in funzione degli investimenti fatti in materia di salute e sicurezza. Il committente e il titolare della patente potranno subire sanzioni e l’accesso in cantiere sarà vietato senza patente o con patente dotata di un credito inferiore a 15 punti.In caso di infortuni gravi o mortali la patente può essere sospesa fino a 12 mesi dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro o revocata nei casi in cui venga accertata la non veridicità delle dichiarazioni rese sulla presenza dei requisiti. Per consulenza e assistenza per la presentazione della pratica: Davide Chiari – Resp. Area Salute, Sicurezza, Igiene Alimentare E-mail: d.chiari@conf.bg.it Tel. 035 4207555

Cescot Cocktail LAB – Aperte le iscrizioni al nuovo corso barman

Il corso Cescot Cocktail LAB: Diventa esperto Barman è pensato sia per chi ha appena intrapreso questa professione ma anche per chi vuole aggiornarsi su tecniche e nuove tendenze. È un corso per titolari, soci, dipendenti, apprendisti e tirocinanti iscritti all’Inail tenuto dal docente Fiorenzo Colombo A.B.I Professional (Associazione Barman Italiani) L’obiettivo è quello di fare acquisire a tutti i partecipanti le conoscenze di base e la manualità indispensabile per preparare e servire con competenza e professionalità i prodotti da bar. L’ esercitazione pratica e continua durante le lezioni permetterà di acquisire praticità e manualità con tutte le attrezzature da lavoro. Temi trattati: La professione del barman Cocktail: storia e costruzione, tipologie e famiglie, misurazioni Le bevande nervine: caffè, tè e cioccolato, produzione, lavorazione e servizio Gli aperitivi I digestivi I long drinks Esercitazioni pratiche: tecniche di miscelazione diretto e mixing glass Il corso inizia il prossimo 14 ottobre per un totale di 24 ore di lezione, da svolgere Lunedì e Martedì dalle 15.30 alle 18.30 fino all’11 novembre. Il corso è gratuito perchè finanziato dal bando della Camera di Commercio di Bergamo esclusi i versamenti della ritenuta al 4% e dell’IVA). RICHIEDI INFORMAZIONI QUI

Bando Investimenti – Linea Microimprese

Investimenti – Linea Microimprese è finalizzata a sostenere le microimprese lombarde che intendano investire sul proprio sviluppo e rilancio competitivo, anche in ottica di crescita dimensionale, promuovendo investimenti per interventi di innovazione tecnologica degli impianti e delle attrezzature, anche nell’ottica di favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei propri sistemi di produzione e la riduzione dei consumi energetici. Tipologia di investimenti finanziabili: innovazione tecnologica degli impianti e delle attrezzature; riduzione dell’impatto ambientale e dei consumi energetici; sviluppo e adattamento di modelli di produzione, commercio, logistica e servizi efficienti e sostenibili​ (misura investimenti)​. Il contributo erogato è nella forma del finanziamento a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un massimo di 50.000 euro. L’investimento minimo ammissibile è di 10.000 euro​. Non sono ammesse fatture di importo imponibile inferiore a 500 euro​. I destinatari sono microimprese lombarde che siano regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese, con almeno due bilanci depositati o due dichiarazioni fiscali presentate. Abbiano una sede, legale o operativa, in Lombardia da oltre 12 mesi, dove sarà realizzato l’intervento. L’erogazione avverrà in un’unica soluzione a saldo, previa verifica della rendicontazione delle spese ammissibili. Gli investimenti devono essere realizzati e rendicontati entro 12 mesi dalla determinazione di concessione dell’agevolazione​. Le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma “Bandi online” e saranno selezionate tramite una procedura valutativa a sportello, in base all’ordine cronologico di presentazione. I progetti devono ottenere almeno 60 punti complessivi, inclusa la premialità, e almeno 3 punti nell’ambito di valutazione della qualità economico-finanziaria del soggetto proponente. Per informazioni: Dott.ssa Stefania Giossi email: s.giossi@conf.bg.it Tel. 035 42072254

Bando Transizione digitale per le microimprese

Il bando Transizione Digitale delle imprese lombarde mira a sostenere l’accelerazione della trasformazione digitale delle MPMI lombarde. La dotazione iniziale è di 20 milioni di euro, incrementabili fino a 30 milioni di euro Ne possono beneficiare le MPMI (Micro, Piccole e Medie Imprese) costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci approvati. Sono invece escluse imprese con alcuni codici Ateco specifici e quelle non in regola con la normativa antimafia e contributiva. Il bando finanzia: le consulenze per misurare la prorpia Maturità Digitale purchè effettuati da specifici erogatori di servizi (DIH, EDIH, PID); la stesura del Piano Strategico di Digitalizzazione, definito sulla base della misurazione del livello di maturità digitale; gli interventi attuativi comprendendo tutte le soluzioni e tecnologie digitali necessarie per realizzare gli obiettivi del Piano strategico. Il bando eroga un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, con un massimo di 100.000 euro. L’investimento minimo ammissibile è di 30 mila euro. Tra le spese ammissibili figurano: servizi informatici e tecnologie per l’intervento attuativo; servizi per la definizione del Piano strategico di Digitalizzazione (massimo 10% dell’investimento); servizi di formazione e accompagnamento (massimo 5% dell’investimento); spese indirette (fino al 7% delle spese ammissibili). La gestione del bando è affidata a Unioncamere Lombardia.   Per informazioni: Dott.ssa Stefania Giossi email: s.giossi@conf.bg.it Tel. 035 42072254