Nuovo adempimento per i possessori/proprietari di apparecchi senza vincita in denaro

Dal 01 marzo entrerà in vigore la riforma del T.U.L.P.S. (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza) che prevede una serie di adempimenti a carico dei possessori/proprietari di apparecchi senza vincita in denaro. Solo a titolo di esempio la riforma riguarda apparecchi come il calcio balilla, la carambola, i kiddie riders (giochi per bambini attivabili con moneta o gettone), i biliardi, il ping pong etc. Entro la scadenza perentoria del 28 febbraio 2022, tutti gli apparecchi senza vincita in denaro, compresi quelli in magazzino e/o quelli utilizzati solo per la stagione estiva, dovranno essere censiti e certificati presso la banca dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Per poter effettuare il censimento e la certificazione degli apparecchi, il proprietario/possessore dovrà accreditarsi nel portale di ADM e poi effettuare la procedura di autocertificazione di conformità degli apparecchi alle regole vigenti. Una volta completata la procedura di autocertificazione dovrà effettuare il pagamento di un contributo una tantum di € 10,00 per ottenere il rilascio da parte di ADM stessa del nulla osta di messa in esercizio e del dispositivo elettronico di identificazione denominato RFID. In ultimo, dopo aver ottenuto il nulla osta, dovranno essere versate le imposte dovute sugli intrattenimenti (ISI). E’ inoltre previsto che entro il 31.12.2023 tali apparecchiature dovranno essere sottoposte obbligatoriamente ad omologazione per poter continuare ad essere installate. Dal 01 marzo 2022 qualora, a seguito di controlli di organi ispettivi, venissero rinvenuti installati apparecchi sprovvisti di nulla osta di messa in esercizio e di RFID le sanzioni previste sono molto rilevanti (€ 10.000 ad apparecchio oltre la sanzione accessoria di chiusura temporanea dell’esercizio). Un aspetto positivo di questa riforma del T.U.L.P.S è quello inerente al fatto che dal 01 marzo p.v. non ci sarà più l’obbligo per i pubblici esercizi che detengono apparecchi a vincita (comunemente chiamate AWP) di avere almeno un apparecchio senza vincita in denaro. Nella maggior parte dei casi, tale disposizione veniva rispettata con le “freccette da muro”. Tali apparecchi dal 01 marzo dovranno essere rimossi. Se Nel caso gli apparecchi senza vincita in denaro installati all’interno del pubblico esercizio di proprietà di un gestore, queste incombenze potrebbero essere state da lui effettuate, si consiglia quindi di contattare il proprio gestore.  Per informazioni contattare Francesca Barcella 035.4207271 Richiesta di contatto

Promozioni Confesercenti: 9° Festa del cioccolato

La Festa del cioccolato, la più golosa delle tradizioni, torna sul Sentierone di Bergamo dopo lo stop forzato dello scorso anno. Da giovedì 17 a domenica 20 febbraio (apertura: 9-20, sabato fino alle 23), Promozioni Confesercenti organizza l’appuntamento con i migliori maestri cioccolatieri italiani. La manifestazione, giunta alla nona edizione, si è ormai ritagliata un posto di rilievo nel panorama delle rassegne dedicate alle meraviglie del cacao: anche quest’anno sono attesi in centro numerosi visitatori, richiamati dalla qualità dell’evento. Sarà come sempre una grande festa per tutti: per i bambini, che potranno assaporare uno dei loro dolci preferiti, nutriente e genuino, ma anche per gli adulti, curiosi di scoprire nuovi gusti e accostamenti. Quindici i pasticceri da tutta Italia, con una buona rappresentanza del nord: la manifestazione ospiterà operatori da Cuneo, Torino, Verona, Bergamo, Pavia, Monza, Parma, Treviso, Gorizia, Padova. Ci sarà anche un cioccolatiere di Perugia, città simbolo del cioccolato italiano, oltre alla presenza di una rinomata pasticceria calabra e dell’unico cioccolatiere estero proveniente dall’Ungheria. Gli stand della Festa proporranno un vastissimo assortimento di prodotti freschi e artigianali, dalle tradizionali “stecche” alla cioccolata calda, senza dimenticare creme e dolci al cacao. Non ci sarà che l’imbarazzo della scelta. Tutto da gustare anche il ricco contorno di eventi, a partire dall’inaugurazione di giovedì 17 (ore 16.30), con la degustazione di cioccolata calda in porzioni monodose, che dopo il taglio sarà distribuita gratis per una simpatica merenda. Venerdì sera alle 20.30 il cioccolato sarà protagonista anche dell’ormai abituale cena di solidarietà alla Trattoria D’Ambrosio di via Broseta (Giuliana è da anni la madrina della manifestazione): in tavola saranno servite le tagliatelle al cacao preparate dai mastri pasticcieri e cucinate secondo una ricetta dei fratelli Cerea del ristorante stellato “Da Vittorio”. Il ricavato della cena sarà interamente devoluto in beneficenza. Sabato sera si svolgerà l’attesa Notte Nera: gli stand resteranno aperti fino alle 23 per proporre degustazioni di cioccolata calda. E domenica lo scultore Bruno Manenti realizzerà, partendo da un cubo di cioccolato di 20 kg, un’opera ispirata alla città, che poi sarà donata all’amministrazione comunale. La manifestazione si svolgerà nel pieno rispetto delle disposizioni COVID indicate nei DPCM: nello specifico l’accesso all’area della manifestazione è libero con l’accortezza di evitare assembramenti. In caso di controlli a campione delle Autorità chi non è in possesso del green pass rafforzato sarà passibile di sanzione.   Richiesta di contatto

Bando: formare per assumere

bando formare per assumere

Con decreto n. 9190 del 6 luglio 2021, Regione Lombardia ha deliberato lo stanziamento di € 15.000.000,00 per l’avvio del bando “Formare per assumere“, che si propone di superare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, permettendo alle imprese di colmare il gap di profili e competenze in fase di assunzione, attraverso il finanziamento di percorsi formativi abbinati ad incentivi occupazionali. CHI PUO’ PARTECIPARE Aziende con unità produttiva/sede operativa ubicata sul territorio di Regione Lombardia Sono esclusi dal presente Avviso: -i soggetti iscritti all’Albo regionale degli operatori accreditati per i servizi di formazione e lavoro -i datori di lavoro che svolgono attività primaria di cui ai seguenti codici ATECO: 96.04.1 – 96.04.10; 92.00.01 – 92.00.02 – 92.00.09; 47.78.94 DESTINATARI Lavoratori che prima dell’assunzione risultavano privi di impiego (di tipo subordinato o parasubordinato) da almeno 30 giorni. Sono ammessi all’incentivo i contratti di lavoro sottoscritti a partire dal 08/07/2021 L’agevolazione non è ammissibile nei seguenti casi: per l’assunzione di un lavoratore che ha una misura regionale di politica attiva (nell’ambito di Dote Unica Lavoro, Garanzia Giovani o Azioni di Rete per il Lavoro) in corso al momento dell’assunzione, oppure conclusa nei 180 giorni precedenti la data di assunzione; se, per lo stesso lavoratore, al beneficiario è stata già concessa un’agevolazione nell’ambito dei seguenti bandi: Ricetta lavoro/Incentivi assunzionali, Formazione continua – Fase VI. AGEVOLAZIONI RICHIESTE Voucher per la formazione: fino un valore massimo di € 3.000 per ciascun lavoratore assunto, a fronte del servizio fruito ed erogato da un soggetto accreditato ai servizi di formazione Voucher per i servizi di ricerca e selezione: l’azienda può accedere ad un voucher per servizi esterni di ricerca e selezione erogati da un soggetto accreditato ai servizi di formazione fino un valore massimo di € 500 per ciascuna assunzione. incentivo occupazionale: è condizionato alla realizzazione di un percorso formativo ed è differenziato in base alla difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro, come segue: Lavoratori fino a 54 anni: € 4.000 Lavoratrici fino a 54 anni: € 6.000 Lavoratori a partire da 55 anni: € 6.000 Lavoratrici a partire da 55 anni: € 8.000 A tali importi si aggiunge un ulteriore valore di € 1.000 se l’assunzione viene effettuata da un datore di lavoro con meno di 50 dipendenti. I contratti di lavoro subordinato ammissibili devono avere abbiano le seguenti caratteristiche: a tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi, anche in apprendistato, incluse le proroghe e le trasformazioni di contratti avviati dopo la pubblicazione dell’Avviso a tempo pieno, a tempo parziale (di almeno 20 ore settimanali medie). COME PARTECIPARE Si presenta la domanda di contributo attraverso il sistema informativo Bandi Online, a sportello fino ad esaurimento risorse. Per poter accedere al contributo, l’azienda deve avere già assunto il destinatario e provvedere alla sua formazione, prima o dopo l’assunzione, avvalendosi di un operatore esterno. CHI CONTATTARE PER ACCEDERE AL BANDO Cescot, l’ente di formazione dell’associazione di categoria. Tel. 035/4207359 riferimento diretto Pamela Paleni: p.paleni@conf.bg.it Richiesta di contatto

Decreto Sostegni ter: le misure di aiuto per le imprese

Decreto sostegni ter

Ė stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2022 il decreto Sostegni ter (D.L. n. 4/2022), recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”. Si evidenzia che lo stesso è in corso di conversione in Legge e le relative disposizioni sono quindi suscettibili di modifiche e/o integrazioni. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO FONDO E CONTRIBUTO PER IL RILANCIO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE DI COMMERCIO AL DETTAGLIO All’art. 2 del Decreto è introdotto, nello stato di previsione del MISE, un fondo denominato “Fondo per il rilancio delle attività economiche”, con una dotazione pari a 200 milioni di euro, finalizzato alla concessione di aiuti sotto forma di contributo a sostegno del comparto del commercio al dettaglio. In particolare, i predetti contributi sono destinati ai soggetti che svolgono in via prevalente le attività di commercio al dettaglio identificate dai seguenti codici ATECO: 47.19 – “Commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati”; 47.30 – “Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione”; 47.43 – “Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati”; 47.5 -“Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati”; 47.6 – “Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati”; 47.71 – “Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati”; 47.72 – “Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati; 47.75 – “Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale; 47.76 – “Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati”; 47.77 – “Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria; 47.78 – “Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati”; 47.79 – “Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato”; 47.82 – “Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e pelletterie”; 47.89 – “Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria”; 47.99 – “Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati”.  Al riguardo, tra i requisiti necessari per l’accesso a beneficio, è previsto che i predetti soggetti: presentino un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni di euro; abbiano subito una riduzione del fatturato nel 2021 di almeno il 30% rispetto al 2019 (ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi di cui all’art. 85, c. 1, lett. a) e b), del TUIR); abbiano sede legale od operativa nel territorio dello Stato; risultino regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro imprese; non risultino in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; non risultino già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall’articolo 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato; non risultino destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, c. 2, lett. d), D.Lgs. n. 231/2001. Stante quanto scritto, la norma prevede che il contributo spettante sia determinato applicando alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019, le seguenti percentuali: 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 fino a 400 mila euro; 50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 compresi tra 400 mila euro e un milione di euro; 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 compresi tra un milione di euro e due milioni di euro. Con riferimento alle modalità per l’ottenimento del contributo è chiarito che i soggetti interessati dovranno presentare, esclusivamente in via telematica, un’istanza al MISE. Al riguardo, i termini, le modalità per l’invio delle predette istanze, le relative istruzioni operative ed ogni altro elemento attuativo della misura saranno definite con apposito provvedimento del MISE Infine, la norma chiarisce che: qualora le risorse stanziate in tale ambito non siano sufficienti a soddisfare le richieste pervenute e ammissibili il MISE provvederà a ridurre proporzionalmente il contributo sulla base delle risorse disponibili e del numero di istanze ammissibili; i contributi saranno concessi nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Sezione 3.1 del Temporay Framework, o, successivamente al periodo di vigenza dello stesso, del regime “de minimis” di cui al regolamento (UE) n. 1407/2013. FONDO E CONTRIBUTO PER LE ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONE DI FESTE E CERIMONIE All’art. 3, c.2 del Decreto, è previsto lo stanziamento di ulteriori 40 milioni di euro destinati alle imprese che svolgono le attività classificate con i seguenti codici ATECO: 96.09.05 – “Organizzazione di feste e cerimonie”; 56.10 – “Ristoranti e attività di ristorazione mobile”; 56.21 – “Fornitura di pasti preparati (catering per eventi)”; 56.30 – “Bar e altri esercizi simili senza cucina”; 93.11.2 – “Gestione di piscine”. In particolare, ai fini dell’accesso al contributo è previsto che i soggetti beneficiari presentino cumulativamente le seguenti caratteristiche: Aver registrato nell’anno 2021 una riduzione del fatturato di almeno il 40% rispetto al fatturato del 2019 (ai fini della quantificazione del fatturato, rilevano i ricavi di cui all’art. 85, c. 1, lett. a) e b), TUIR); aver registrato nel periodo d’imposta 2021, un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30% rispetto al risultato economico d’esercizio relativo al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2019 (percentuale definita con il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 12 novembre 2021 relativo al contributo a fondo perduto perequativo, di cui all’art. 1, c. 19, D.L. n. 73/2021). Infine, si chiarisce che per le imprese costituite nel corso dell’anno 2020, la riduzione del fatturato è rapportata al periodo di attività del 2020 decorrente dalla data di costituzione e iscrizione nel registro delle imprese. Pertanto, dovrà essere preso in considerazione il fatturato registrato nel predetto periodo e il fatturato

L’assemblea elettiva di Anva Confesercenti nomina Antonio Caffi nuovo presidente degli ambulanti

Assemblea Anva

L’assemblea elettiva di Anva Bergamo, alla presenza di 50 delegati e del vice sindaco di Bergamo Sergio Gandi, ha nominato Antonio Caffi presidente di ANVA Bergamo, l’associazione del commercio su aree pubbliche.  Antonio Caffi resterà in carica per i prossimi 4 anni, succedendo a Giulio Zambelli che ha guidato gli ambulanti bergamaschi per 13 anni. A Bergamo e provincia la categoria conta 2040 commercianti, di questi 754 sono iscritti Anva, più di un terzo del totale provinciale. Gli ambulanti sono attivi sui 240 mercati e le 100 fiere istituzionali della Bergamasca.   Durante il suo discorso insediativo il nuovo presidente ha sottolineato i temi al centro della sua agenda: comunicazione di squadra, digitalizzazione e investimenti, lotta all’abusivismo e la ripresa delle fiere.  Antonio Caffi, ringraziando il suo predecessore, ha spiegato: «Ho avuto la fortuna di far parte di un direttivo Anva molto partecipe e attivo. Direttivo che ringrazio per avermi supportato, dato fiducia e avermi mostrato l’importanza di fare squadra, una capacità che voglio potenziare all’interno dell’associazione per essere sempre informati su tutte le normative e le situazioni dei mercati e dare risposta agli ambulanti in modo semplice e chiaro».  Fra gli obiettivi del neo presidente per il suo mandato la lotta all’abusivismo e la digitalizzazione del settore: «Dobbiamo difendere chi le regole le rispetta, cercando anche di accompagnare l’irregolare verso la regolarità e abbiamo bisogno di un cambio di passo della categoria verso la digitalizzazione, per creare un database con tutti i mercati e le fiere di Bergamo e provincia e la mappatura delle piantine ragionate, oltre alla sostituzione di tutta la documentazione cartacea».  Particolarmente sentito, infine, è il tema delle fiere patronali e istituzionali che stentano a ripartite dopo quasi due anni dal primo stop causato dalla pandemia. Proprio questo aspetto vedrà il neo presidente impegnato già domani, giovedì 3 febbraio, durante l’incontro con il prefetto di Bergamo. «Servono delle iniziative che portino a non generalizzare i termini “fiera” e “assembramento”, in quanto ogni manifestazione è differente dall’altra – ha concluso Antonio Caffi, – Per uscire da questa situazione non basta l’impegno dell’Associazione, serve anche la collaborazione da parte delle Amministrazioni che con senso civico e responsabilità devono pensare che le nostre Fiere non sono delle semplici “manifestazioni sulle piazze”, ma lavoro di migliaia di famiglie».  I rappresentanti degli ambulanti incontreranno il Prefetto di Bergamo su questo tema giovedì 3 febbraio alle ore 10.30 Il presidente uscente Giulio Zambelli ha salutato il nuovo presidente con queste parole: «Ringrazio il direttivo che mi è stato vicino per 13 anni, raggiungendo ottimi obiettivi come il numero dei tesserati. Caffi sarà il nuovo presidente e questa decisione è stata presa dopo diversi incontri proprio con il direttivo che ha collaborato con me e ora collabora con il nuovo presidente e questo mi rende orgoglioso. Sicuro che il nuovo presidente porterà una collaborazione innovativa e Anva beneficerà in associati. Resterò a far parte di Confesercenti e mi dedicherò alle varie attività dell’associazione».  Cesare Rossi, segretario Anva Bergamo, conclude: «Per Anva Bergamo oggi è una giornata importante, un cambiamento positivo che denota grande vitalità associativa. Voglio ringraziare di cuore Giulio per tutto quello che ci ha dato in questi anni e augurare buon lavoro ad Antonio che con coraggio ha preso la sfida di guidare il mondo degli ambulanti in questo delicato momento. Ci attende una doverosa riflessione sul futuro del commercio su aree pubbliche che dovrà sempre più passare per una cogestione delle aree mercatali in cui comuni, associazioni di categoria e imprese lavorano insieme per garantire un servizio di qualità e prossimità che sia conveniente, umano e necessario ai cittadini».  Insieme al presidente l’assemblea elettiva ha nominato anche tre nuovi rappresentanti di giunta che portano il direttivo a 30 componenti : Tatiana Bernini, Matteo Emanueli, Davide Trapletti.  Richiesta di contatto

Green pass base nei negozi: bastano i controlli a campione

AGGIORNAMENTO del 26 gennaio 2022: le nuova FAQ pubblicate dal Governo chiariscono che i titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali. I titolari degli esercizi commerciali diversi da quelli che soddisfano le esigenze alimentari, mediche e di prima necessità ai sensi del dpcm 24 gennaio 2022, devono assicurare i controlli del green pass all’ingresso?No. I titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali. Quali controlli sulla clientela devono svolgere i titolari degli esercizi commerciali e i responsabili dei servizi e degli uffici che soddisfano esigenze essenziali e primarie della persona ai sensi del dpcm 24 gennaio 2022?I titolari degli esercizi commerciali di vendita di prodotti alimentari e bevande verificano che i soggetti privi di green pass base non consumino alimenti e bevande sul posto e non devono effettuare ulteriori controlli; i responsabili dei servizi e degli uffici, invece, controllano, anche a campione, il possesso del green pass base per i soggetti che accedono ai loro servizi o uffici per esigenze di salute, sicurezza e giustizia diverse da quelle previste nel dpcm 24 gennaio 2022. Scarica il cartello informativo per l’accesso dei clienti Richiesta di contatto

A Bergamo, nel 2021 cessate 61 attività nel settore alimentare

Secondo il “Report sulla chiusura degli esercizi di vicinato” più di 10 mila piccoli negozi in tutta Italia chiuderanno da qui al 2025 e gli effetti non sono da ritrovarsi solo nelle conseguenze della pandemia. A riportarlo è una ricerca condotta su scala nazionale da Federconsumatori, in collaborazione con Confesercenti e aggiornata a giugno 2021. Secondo lo studio effettuato la categoria in cui si prevede il maggior numero di cessazioni rimane quella relativa al commercio al dettaglio di carni e prodotti di carne. Saranno infatti 7.309 le macellerie e affini costrette alla chiusura nei prossimi anni. L’allarme, però riguarda anche le categorie relative al commercio al dettaglio di beni primari quali il pane, la frutta e la verdura, nei quali si prevedono, rispettivamente, 266 e 894 chiusure al 2025. In totale 10.503 attività che spesso, trattandosi di esercizi a conduzione familiare, corrispondono alla perdita dell’unica fonte di reddito di intere famiglie. Considerando le variabili che possono intervenire nelle dinamiche del commercio al dettaglio e nel settore dei consumi, la ricerca stima che nel 2025 la riduzione degli esercizi commerciali di piccole dimensioni oscillerà tra il -6,9% e il -8,4%. A Bergamo e provincia, secondo i dati della Camera di Commercio, da gennaio a dicembre 2021, le chiusure annuali di negozi di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono state 61 su 1.269 attività, dato che si aggiunge al già esiguo rapporto fra negozi alimentari di vicinato e numero di abitanti in tutta la provincia. L’attenzione, dunque, è massima, perché la ricerca nazionale mostra una tendenza ben evidente e irreversibile già prima dell’inizio della pandemia e una profonda difficoltà del mondo delle botteghe e dei piccoli piccoli commercianti e artigiani. Da settembre 2009 a settembre 2019, in Italia, sono state circa 208.000 le botteghe artigiane e i piccoli negozi che hanno chiuso i battenti, portando alla perdita del posto di lavoro per oltre 520.000 addetti. Ad essere maggiormente penalizzati sono alcune tipologie di negozio che risultano di vitale importanza per l’acquisto di beni di prima necessità come pane, prodotti di pasticceria freschi, frutta e verdura e carni. 2025 Numero totale di esercizi per cui si prevede la chiusura (operanti nelle tipologie commerciali esaminate): 10.503 di cui: Carni e prodotti a base di carne: 7.309 Frutta e verdura: 894 Pane, torte, dolciumi e confetteria: 266 (fonte: FIESA-CONFESERCENTI | FEDERCONSUMATORI) Esaminando solo il periodo pandemico, invece, l’Istat, rileva che la prospettiva di chiusura per le imprese è determinata dall’elevata caduta di fatturato (oltre il 50% in meno sul 2019) che ha riguardato il 74% delle imprese e dal lockdown (59,7% delle imprese). I vincoli di liquidità (62,6% delle unità a rischio chiusura) e la contrazione della domanda (54,4%) costituiscono i principali motivi, i vincoli di approvvigionamento lato offerta sono un vincolo più contenuto (23%). Mario Rossoni, titolare dell’omonima macelleria a Verdello, è presidente del Gruppo Italiano Carni Equine Fiesa Confesercenti e membro di giunta Fiesa: «Recentemente abbiamo vissuto una situazione doppiamente drammatica: quella del paese assediato dal virus e la nostra personale dell’azienda. Ora se si vuole far ripartire il sistema delle piccole imprese non occorrono finanziamenti o altro, serve una riforma fiscale che tagli oneri e burocrazia». Antonio Terzi, presidente di Confesercenti Bergamo: «Siamo molto preoccupati, anche se non sorpresi, dalle prospettive indicate da questa ricerca. Il commercio è investito da una “tempesta perfetta”, nella quale alla pandemia si aggiunge anche l’esplosione dei costi energetici e burocratici. Ma il tratto principale di questa crisi risiede in scelte politiche datate che vanno riviste al più presto, coinvolgendo anche i consumatori e le loro rappresentanze. È virtuoso un sistema che, spingendo verso una concorrenza senza regole e senza controllo, provoca solo chiusure, desertificazione, crisi dei nuclei familiari degli imprenditori che chiudono e impossibilità per i cittadini di avere servizi essenziali a portata di mano?» Richiesta di contatto

Green pass ed accesso a servizi e attività – Dpcm del 21 gennaio

AGGIORNAMENTO del 26 gennaio 2022: le nuova FAQ pubblicate dal Governo chiariscono che i titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali. I titolari degli esercizi commerciali diversi da quelli che soddisfano le esigenze alimentari, mediche e di prima necessità ai sensi del dpcm 24 gennaio 2022, devono assicurare i controlli del green pass all’ingresso?No. I titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali. Quali controlli sulla clientela devono svolgere i titolari degli esercizi commerciali e i responsabili dei servizi e degli uffici che soddisfano esigenze essenziali e primarie della persona ai sensi del dpcm 24 gennaio 2022?I titolari degli esercizi commerciali di vendita di prodotti alimentari e bevande verificano che i soggetti privi di green pass base non consumino alimenti e bevande sul posto e non devono effettuare ulteriori controlli; i responsabili dei servizi e degli uffici, invece, controllano, anche a campione, il possesso del green pass base per i soggetti che accedono ai loro servizi o uffici per esigenze di salute, sicurezza e giustizia diverse da quelle previste nel dpcm 24 gennaio 2022. Scarica il cartello informativo per l’accesso dei clienti   Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha firmato il Dpcm che disciplina – dal 1 febbraio – l’accesso a servizi ed attività al chiuso anche a coloro che non sono in possesso della certificazione verde Covid-19. Il Dpcm individua una serie di servizi e attività che si svolgono al chiuso fondamentali per garantire le “esigenze essenziali e primarie della persona” in quattro ambiti: esigenze alimentari e di prima necessità; esigenze di salute; esigenze di sicurezza; esigenze di giustizia. Nell’ambito delle attività commerciali indicate nell’allegato al Dpcm, l’accesso consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal citato decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Riportiamo di seguito le attività alimentari e di prima necessità con accesso SENZA Green Pass: Edicole Generi alimentari e supermercati– Commercio al dettaglio in esercizi specializzati e non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati e altri esercizi non specializzati di alimenti vari). In nessuno di questi luoghi il cibo potrà essere consumato e si potranno comprare soltanto i prodotti essenziali.– Commercio al dettaglio di prodotti surgelati Animali– Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati.– Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati. Farmacie, prodotti sanitari, ottici– Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari.– Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie, parafarmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)– Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.– Commercio al dettaglio di materiale per ottica. Combustibili– Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati.– Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento. Chi entra senza Green pass nei supermercati può acquistare tutti i prodotti lì venduti, non solo beni di prima necessità. Lo precisa una Faq del governo rispetto al dpcm Covid. Nei centri commerciali sarà consentito entrare SENZA Green Pass solo per accedere ai negozi essenziali (farmacia, alimentari e altre attività sopra elencate) Scarica il Dpcm del 21 gennaio 2022  Richiesta di contatto

Lavoro e Covid: le principali FAQ

Lavoro e Covid cosa c’è da sapere

ATS Bergamo chiarisce due quesiti frequenti sul tema contatti Covid-lavoro: 1. Possono rientrare al lavoro i soggetti guariti da covid che hanno concluso il periodo di isolamento con risultato di test antigenico o molecolare negativo, ma che non hanno ricevuto il <<certificato di fine isolamento domiciliare obbligatorio>> e quindi non hanno la possibilità di generare il green pass di guarigione? In ambito lavorativo, secondo il protocollo condiviso emesso con l’ORDINANZA 21 maggio 2021 del Ministero della salute, la riammissione al lavoro dopo l’infezione da virus SARS-CoV-2/COVID-19 avviene secondo le modalità previste dalla normativa vigente (circolare del Ministero della salute del 12 ottobre 2020 ed eventuali istruzioni successive). Secondo le attuali indicazioni, ai contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché si tratti di asintomatici o che siano tali da almeno 3 giorni e a condizione che, al termine del periodo di isolamento, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo. Se il tampone di guarigione risulta negativo e l’ATS lo riceve nei tempi previsti, il soggetto riceverà il certificato di guarigione necessario per ottenere il green pass. Purtroppo in assenza del certificato di fine isolamento, il soggetto, anche se in possesso del risultato del test negativo, ha il divieto di circolare e se fermato per controlli è passibile di sanzioni. Si rammenta a tal proposito che i provvedimenti di isolamento dei contagiati, vengono trasmessi anche alla Prefettura per i controlli di competenza. ATS mette a disposizione dei cittadini la casella di posta sms.covid@ats-bg.it per ricevere informazioni. In caso di mancato ricevimento del <<CERTIFICATO DI FINE ISOLAMENTO DOMICILIARE OBBLIGATORIO>> il soggetto può segnalare il problema alla casella sopra indicata, fornendo i seguenti dati: NOME COGNOME data di nascita CF indirizzo recapito telefonico (fisso o cellulare) e indirizzo mail di riferimento e può eventualmente allegare il risultato del test effettuato. Si precisa che in ogni caso, il Green pass viene generalmente rilasciato dopo 72 ore dal tampone. Ulteriori informazioni sono disponibili su: https://www.ats-bg.it/sei-un-caso-o-un-contatto  Per quanto sopra espresso il MC può valutare la riammissione in servizio solo se risulta formalmente concluso il periodo di isolamento con certificato di guarigione emesso dall’ATS. Si ribadisce inoltre che, al rientro in servizio, non è necessario sottoporre i lavoratori guariti ad ulteriori Test antigenici o molecolari. 2. Se un dipendente, vaccinato con terza dose, ha un figlio minore positivo e in casa non dovessero esserci le condizioni per isolarlo, il dipendente può venire comunque al lavoro con ffp2 o deve restare in isolamento fino alla guarigione del figlio? il Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-Cov-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 6 aprile 2021 ed emanato con ordinanza del Ministero della salute del 21/05/2021, prevede che il datore di lavoro informa preventivamente il personale, e chi intende fare ingresso in azienda, della preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi quattordici giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al virus SARS-CoV-2/COVID-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS. Il protocollo precisa anche che in questi casi si fa riferimento alla normativa specifica e ad ulteriori disposizioni che potranno essere adottate in materia. Pertanto, per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un positivo al COVID-19, si applicano attualmente le nuove norme sulla quarantena valide a partire dal 31 dicembre 2021, data di entrata in vigore del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 229 le quali prevedono che in caso di contatto stretto con un soggetto confermato positivo al COVID-19, la quarantena preventiva non si applichi: – alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale “primario” (senza richiamo) da 120 giorni o meno; – alle persone che sono guarite dal COVID-19 da 120 giorni o meno; – alle persone che hanno ricevuto la dose di richiamo del vaccino (cosiddetta “terza dose” o “booster”). A tutte queste categorie di persone si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine FFP2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo al COVID-19 (quindi l’undicesimo giorno dall’ultimo contatto). Pertanto per il lavoratore che ha effettuato 3 dosi di vaccino non si applica la quarantena ma solo l’auto sorveglianza, con obbligo di indossare mascherine FFP2 come sopra indicato. Il lavoratore può accedere in azienda rispettando le indicazioni dei protocolli di sicurezza in essere ed indossando la mascherina FFP2. L’auto sorveglianza prevede la rilevazione quotidiana dell’insorgenza di sintomi febbrili o simil-influenzali e nel caso dovessero manifestarsi, il lavoratore dovrà sottoporsi immediatamente a un test anti-Covid-19 e a un secondo test dopo cinque giorni dal contatto, se ancora permangono i sintomi. Come previsto dal Protocollo condiviso, in caso di insorgenza di sintomatologia il lavoratore dovrà informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro. Scarica l’infografica ATS Bergamo con le regole generali antiCovid e segui gli aggiornamenti su https://www.ats-bg.it/ Richiesta di contatto

Bar, ambulanti e ristoranti. ANVA richiede proroga occupazione suolo.

ANVA Associazione nazionale del commercio sulle aree pubbliche ha presentato una richiesta di ulteriore proroga al 30 giugno 2022 dell’esenzione del canone per l’occupazione di suolo pubblico sia a fini commerciali (ambulanti) sia per i tavolini di bar e ristoranti. La necessità di una proroga è stata ribadita anche dal Segretario Generale di Confesercenti Mauro Bussoni, durante il suo recente colloquio alle commissioni Bilancio e Affari costituzionali alla Camera sul dl Milleproroghe. Al momento l’emendamento presentato non ha ancora ricevuto conferma e resta in vigore la norma attuale che prevede la deroga dei canoni fino al 31 marzo 2022. Richiesta di contatto