Visita medica preassuntiva per minori. La risposta di ATS

Aumentano le assunzioni di minori, per cui è necessaria una chiarificazione in merito all’obbligo della vista medica presuntiva, in assenza di Medico Competente aziendale (se fosse presente, le viste le deve fare il Medico Competente stesso). La Corte di Cassazione con la sentenza n. 51907 del 6/12/2016 ha confermato la permanenza dell’obbligo a carico del Datore di lavoro di effettuare la visita medica per l’ammissione al lavoro dei minori, affermando che «la condotta di ammissione al lavoro di minore senza la prescritta visita medica costituisce tuttora reato» sanzionato penalmente. La questione è: «Quale medico debba effettuare tali visite?» ATS Bergamo risponde: «Il Ministero del Lavoro in risposta a specifico interpello (n.1866 del 19 luglio 2006 allegato) aveva già precisato: «… ove non vi sia una diversa regolamentazione di carattere regionale, la visita medica del minore è demandata ad un medico che risulti giuridicamente incardinato nell’ambito della organizzazione sanitaria pubblica e per tale deve intendersi sia il professionista che sia in rapporto di dipendenza con il Servizio Sanitario Nazionale – qual è il medico della struttura ospedaliera pubblica ovvero della azienda sanitaria locale – sia il professionista che operi in convenzione con il Servizio Sanitario, qual è ad es. il medico di medicina generale». La struttura ospedaliera pubblica di medicina del lavoro (UOC Medicina del Lavoro) che nella nostra Provincia ha sede a Bergamo presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII, effettua tali prestazioni. Per le prenotazioni è attivo il numero 035/2674313 tutti i giorni (escluso festivi) dalle ore 10 alle ore 12. Le visite vengono effettuate al mattino e viene richiesto che i minori siano accompagnati da un genitore o altra persona delegata, muniti di documentazione sanitaria e cartellino delle vaccinazioni effettuate. Per maggiori informazioni è possibile contattare Davide Chiari (035 4207555 d.chiari@conf.bg.it) Richiesta di contatto
Regole Covid fino al 31 ottobre

Un piccolo vademecum da tenere presente per la stagione. Ecco cosa resta obbligatorio e cosa no: 1. Le mascherine non sono più obbligatorie anche se vivamente consigliate soprattutto se si lavora al chiuso o a distanza inferiore ad 1 metro. L’azienda deve rendere disponibili mascherine FFP2. Sono obbligatorie nel caso ci sia un persona con temperatura corporea maggiore di 37,5°C o ci siano persone fragili in base alla valutazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e del Medico Competente. 2. Restano in vigore tutti gli aspetti informativi per i lavoratori (bisogna mantenere appesi i cartelli informativi per i lavoratori sul COVID). 3. Si ribadisce che il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro potrà (non è un obbligo) essere sottoposto al controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore a 37,5°C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione dovranno essere momentaneamente isolate e fornite di mascherina FFP2 e non dovranno recarsi al Pronto Soccorso, ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. 4. Restano in vigore pulizia giornaliera e sanificazione periodica con gli adeguati prodotti. 5. In tutti gli ambienti di lavoro vengono adottate misure che consentono il costante ricambio dell’aria. 6. Restano in vigore i dispenser con gel sanificanti per le mani. 7. Deve essere contingentato l’accesso di persone a spazi e locali comuni quali mense, spogliatoi, ecc… Le testiere dei distributori di bevande e snack, le maniglie e in generale i locali vanno sanificati periodicamente. 8. Viene richiesto ancora di scaglionare l’entrata e l’uscita dei dipendenti al fine di evitare assembramenti. 9. Nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei medesimi, secondo le disposizioni della circolare del Ministero della salute n. 5443 del 22 febbraio nonché alla loro ventilazione. Inoltre occorre garantire la pulizia, a fine turno, e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch e mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici che nei reparti produttivi, anche con riferimento alle attrezzature di lavoro di uso promiscuo. 10. In caso di lavoratori dipendenti da aziende terze che operano nello stesso sito produttivo (es. manutentori, fornitori, addetti alle pulizie o Vigilanza, etc.) positivi al tampone COVID-19, l’appaltatore dovrà informare immediatamente il committente. L’azienda committente è tenuta a dare, all’impresa appaltatrice, completa informativa dei contenuti del Protocollo aziendale e deve vigilare affinché i lavoratori della stessa o delle aziende terze che operano a qualunque titolo nel perimetro aziendale, ne rispettino integralmente le disposizioni. Richiesta di contatto
Dal 1 luglio la fatturazione elettronica diventa obbligatoria

La fatturazione elettronica diventa obbligatoria per i contribuenti in regime forfettario, i contribuenti in regime di vantaggio e le associazioni sportive dilettantistiche. Due sono gli step previsti dall’art.18 del Dl 36/2022: obbligatorietà dal 1 luglio 2022 a condizione che i ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, conseguiti nell’anno precedente, siano superiori a 25 mila euro; Per questi soggetti non si applicheranno sanzioni se la fattura elettronica è emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione. La moratoria da sanzioni è valida per le operazioni relative al III Trimestre 2022. obbligatorietà dal 1 gennaio 2024 anche per i restanti soggetti, cioè coloro che, nell’anno precedente, non hanno superato la soglia di 25 mila euro di ricavi o compensi. Dal 1 luglio 2022, vista l’abolizione del c.d. «estrometro» l’obbligo di fatturazione elettronica varrà anche per le operazioni attive e passive effettuate con soggetti non stabiliti in Italia (soggetti UE o extra UE). Richiesta di contatto
Contributi a fondo perduto per l’efficientamento energetico. Dal 15 giugno le domande

Regione Lombardia ha approvato la misura “Investimenti per la ripresa 2022 – Linea efficienza energetica commercio, ristorazione e servizi”, finalizzata a sostenere le micro e piccole imprese locali dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia, aggravati anche dalla crisi internazionale in corso, vedono ulteriormente inasprire il contesto economico, proprio nella fase di ripresa dalla crisi economica scaturita dalla pandemia. L’agevolazione si concretizza come un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili destinate all’efficientamento energetico. Il contributo massimo erogabile è pari a 30.000 euro mentre l’investimento minimo dev’essere di 4.000 euro. Per essere ammissibile, l’intervento di efficientamento energetico, dovrà essere corredato in fase di domanda dalla relazione di un tecnico iscritto al relativo ordine professionale competente per la materia, redatta secondo il modello previsto dal Bando attuativo, che dettagli gli investimenti e/o soluzioni impiantistiche implementate che dovranno trovare riscontro nelle voci di spesa, con evidenza del risparmio energetico conseguito attraverso l’intervento di efficientamento realizzato. Saranno ammissibili (al netto dell’IVA) le seguenti spese: acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione; impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo; acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento; acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso; acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti; acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici; acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping); costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% dei precedenti punti 1 e 6 che costituiranno spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento; spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 10% dei costi di cui ai precedenti punti da 1 a 8; altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria, ai sensi dell’art. 68 lett. b) del Reg. (UE) 1303/13, del 7% dei costi diretti di cui ai punti da 1 a 9. Per le spese sopra elencate, saranno ritenuti ammissibili, laddove applicabili, l’acquisto ed eventuale relativa installazione (compresi montaggio e trasporto), mentre le spese sono ammissibili dal 26 aprile 2022 al 15 dicembre 2022 (farà fede la data di emissione della fattura). Le spese ammissibili dovranno: essere intestate al soggetto beneficiario; essere comprovate da fatture interamente quietanzate entro la data di presentazione della domanda, o documentazione fiscalmente equivalente, emesse dal fornitore dei beni/servizi; essere comprovate da documentazione bancaria o postale, comprensiva di estratto conto, attestante il pagamento per intero del titolo di spesa esclusivamente da parte del soggetto beneficiario. È ammissibile anche l’acquisto di attrezzature tecnologiche tramite leasing finanziario purché il relativo contratto includa le seguenti condizioni: obbligo delle parti di concretizzare il trasferimento della proprietà del bene a beneficio del soggetto utilizzatore, mediante il riscatto, alla fine della locazione (se tale aspetto non è riportato sul contratto è obbligatorio presentare un’autocertificazione in tal senso); È ammissibile solo la quota capitale dei canoni pagati nella misura e per il periodo in cui il bene è utilizzato nel periodo di ammissibilità delle spese.Non sarà invece ammesso l’acquisto di beni usati o il noleggio dei beni. Le domande di partecipazione dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, tramite l’apposito portale messo a disposizione dall’Ente, a partire dalle ore 10:00 del 15 giugno 2022 fino alle ore 16:00 del 15 dicembre 2022.L’assegnazione del contributo avverrà con procedura “a sportello” a rendicontazione, secondo l’ordine cronologico di invio telematico della richiesta e fino ad esaurimento delle risorse a disposizione. Le domande di contributo, corredate dalla rendicontazione, dovranno prevenire entro la data di chiusura dello sportello prevista, come anticipato, nel mese di dicembre 2022. Potranno presentare domanda le micro e piccole imprese che, dalla data di presentazione della domanda di contributo e fino all’erogazione dello stesso, siano in possesso dei seguenti codice ATECO primario o secondario: G 47 Commercio al dettaglio; I 56 Attività dei servizi di ristorazione J 58 Attività editoriali; J 63 Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici; L 68.3 Attività immobiliari per conto terzi; N 82 Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese; P 85 Istruzione; R 93 Attività sportive di intrattenimento e divertimento; S 95 Riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa; S 96 Altre attività di servizio alla persona; PER MAGGIORI INFORMAZIONI: Mariarosa Quarenghi – 035.4207245 Bando Energia Commercio Richiesta di contatto
Buoni pasto: sistema distorto, giornata di mobilitazione delle imprese pronte al blocco del servizio

Per il prossimo 15 giugno, in accordo con ANCD Conad, ANCC Coop, Federdistribuzione, FIDA e Fipe Confcommercio, è stata organizzata una giornata di mobilitazione delle imprese della somministrazione e della distribuzione commerciale alimentare. L’obiettivo è sensibilizzare Governo, Consip e opinione pubblica sulle criticità legate alla gestione dei buoni pasto, un sistema dai costi ormai insostenibili per le imprese, cui viene imposta una ‘tassa occulta’ vicina al 30% del valore dei buoni stessi. Per protestare contro questa stortura e chiederne la correzione, il prossimo 15 giugno le imprese aderenti all’iniziativa non accetteranno buoni pasti per tutta la giornata. Un’azione di protesta che rappresenta il culmine della campagna di sensibilizzazione delle imprese, iniziata lo scorso 7 maggio con la Conferenza congiunta delle Associazioni firmatarie dell’iniziativa, mirata a chiedere una riforma del sistema di erogazione dei buoni che parta da due punti fondamentali: la salvaguardia del valore nominale dei titoli e la definizione di tempi certi di rimborso da parte delle società emettitrici. Antonio Terzi Presidente Confesercenti Bergamo sull’iniziativa che coinvolge molte associazioni di categoria: «Un moto di protesta trasversale per tutelare un importante servizio di cui beneficiano milioni di lavoratori, ma non più sostenibile dalle imprese che già stanno attraversando un periodo molto difficile. È importante che venga rispettato il valore nominale del ticket e che ci siano tempi certi per il rimborso dello stesso.» In allegato:– la locandina che i commercianti aderenti all’iniziativa esporranno all’interno e all’esterno dei locali delle imprese associate. Richiesta di contatto
Comap, rinnovate le cariche. Nello presidente, Caffi nel Cda

COMAP, Cooperativa commercio aree pubbliche, si è riunita per eleggere le nuove cariche. Federica Nello è stata confermata presidente dell’associazione che le ha riconosciuto il lavoro svolto in questi anni. Il Cda resta sostanzialmente invariato: -Attilio Butti (FIVA) Amministratore delegato -Fausto Mologni -Antonio Caffi (attuale presidente ANVA) -Emanuele Dolazza membro del consiglio di amministrazione in quota ANVA -Diego Pesenti (attuale presidente FIVA) -Emilio Crotti e Stefano Ginami membri del consiglio di amministrazione in quota FIVA -Dott. Cesare Rossi consulente esterno ma accoglie un nuovo membro, il presidente di ANVA Bergamo Antonio Caffi Richiesta di contatto
Successo di pubblico per la 63^ Fiera dei Librai

È stato un successo di pubblico l’ultima edizione della Fiera dei Librai Bergamo: più di 35.000 visitatori e oltre 6.000 libri venduti in 9 giorni di manifestazioneLa Fiera dei Librai Bergamo si è svolta quest’anno nell’ampia area di NXT Station, il contenitore culturale che anima Piazzale degli Alpini nel cuore della città di Bergamo.Una cornice ancora inconsueta rispetto alla tradizionale presenza sul Sentierone ma molto apprezzata dal pubblico della manifestazione: più di 35.000 visitatori in 9 giorni di rassegna e oltre 6.000 libri venduti tra i 20 mila titoli suddivisi come da tradizione in cinque aree tematiche per soddisfare le esigenze di tutti (Narrativa, Editoria locale, Bambini e ragazzi, Manualistica, Saggistica e l’area dedicata interamente alle Occasioni con libri scontati al 50%). Un bilancio positivo quello della Fiera dei Librai più antica d’Italia, organizzata da Promozioni Confesercenti, Sindacato Italiano Librai (SIL) e dalle librerie indipendenti aderenti a Li.Ber – Associazione Librai Bergamaschi, che anche quest’anno si conferma, seppur in forma ridotta, una delle rassegne di settore tra le più importanti a livello nazionale. In testa alla classifica delle vendite, l’offerta editoriale dedicata alla Narrativa che ha fatto registrare una richiesta di libri pari al 27%; al secondo posto Bambini e Ragazzi con il 21%; sul podio anche l’area dedicata alla Saggistica con il 17%; seguono l’area Manualistica con il 9%, l’Editoria Locale con il 9% e quella dedicata ai libri presentati in Fiera con il 9%; chiude la classifica l’area dedicata alle Occasioni, con i libri scontati alla metà, che registra l’8% delle vendite. Un grande successo di partecipazione confermato anche dalle quasi 2500 persone che hanno seguito con interesse le 29 presentazioni di libri, scrittori, piccoli editori, storie del territorio e dibattiti alternati sui due pachi della rassegna. Un programma ricco quello della 63° edizione, caratterizzato dalle nuove uscite editoriali e organizzato per la prima volta in co-direzione da Ornella Bramani, Direttrice Artistica della Fiera dei Librai Bergamo e Serena Anselmini, Direttrice Artistica di Sottovuoto, associazione culturale di Brescia. Antonio Terzi, Cartolibreria Nani, Presidente di Li.Ber Associazione Librai Bergamaschi e Presidente Confesercenti Bergamo: «La Fiera dei Librai ha dimostrato anche quest’anno, nella nuova location e in una forma ancora ridotta in spazi e tempi, il valore della propria tradizione. I bergamaschi l’hanno seguita con affetto e partecipazione anche nel 2022, rassicurandoci sulla bontà della proposta e sull’attesa che questa manifestazione ha ancora tra lettori e non (ancora) lettori. I librai desiderano anche esprimere un grazie riconoscente a Luca Borsetti e a tutto lo staff di NXT Station: ci siamo sentiti a casa e coccolati.» La 63° edizione della Fiera dei Librai Bergamo è patrocinata e in collaborazione con il Comune di Bergamo; patrocinata e sostenuta da Camera di Commercio di Bergamo e Provincia di Bergamo.Il sostegno di Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, Università degli studi di Bergamo, CGIL Bergamo, CISL Bergamo, ATB, TEB, BPER Banca, Kartenia.Le collaborazioni di Sottovuoto, Premio Narrativa Bergamo, ITCTS Vittorio Emanuele II, Le letture amene di Mimma Forlani, NXT Station.Sponsorizzazioni tecniche: A2A Smart city, Antincendio Italia, Gruppo CSC, Oltre il Giardino, Santini Pubblicità.Coordinamento, comunicazione e ufficio stampa: CEC Servizi – Comunicazione Eventi Cultura e MoltiMedia – Fattoria digitale. Richiesta di contatto
A Bergamo rinasce il Cupla – Comitato Unitario dei pensionati autonomi

È stato ricostituito nelle scorse settimane il Cupla ovvero il Comitato Unitario dei pensionati autonomi. Tra i membri anche Francesco Finazzi, rappresentante FIPAC Bergamo (federazione italiana pensionati attività commerciali) di Confesercenti. Le finalità del CUPLA sono in linea generale quelle di dare più forza e più incisività all’azione delle singole organizzazioni che lo compongono, attraverso iniziative comuni, per il perseguimento dei seguenti obiettivi: 1. favorire il riconoscimento pieno del ruolo dell’anziano nella società moderna; 2. intervenire, d’intesa con le associazioni provinciali, presso istituzioni e organi pubblici, organizzazioni di categoria, enti vari anche privati, che operano nell’ambito della Regione Lombardia, per rappresentare e tutelare gli interessi dei pensionati; 3. attivare politiche sinergiche per la migliore tutela della condizione degli anziani ed un invecchiamento attivo e dignitoso per una società per tutte le età. Richiesta di contatto
Slitta al 1 luglio l’obbligo di pubblicazione di aiuti e contributi pubblici

Il Decreto Milleproroghe, approvato definitivamente dal Senato il 24 febbraio 2022, ha prorogato di ulteriori 6 mesi la data per la pubblicazione delle erogazioni pubbliche ricevute nel 2020, spostando al 1° luglio 2022 il termine di decorrenza per l’applicabilità delle sanzioni.È stata modificata anche la scadenza relativa alle erogazioni ricevute nel 2021, che slitta dal 30 giugno al 31 dicembre 2022. Confesercenti mette a disposizione una pagina web per le imprese che abbiano necessità di adempiere a questo obbligo di comunicazione previsto dalla normativa.Le imprese associate a Confesercenti Bergamo che siano interessate possono scaricare l’apposito modello ed inviarlo compilato all’indirizzo mail Confesercenti info@conf.bg.it Le imprese la cui contabilità è gestita da Confesercenti Bergamo non devono fare nulla perché Confesercenti ha già provveduto alla comunicazione. Richiesta di contatto
Anticipate al 30.6.2022 le sanzioni per il mancato utilizzo del Pos

Con il “Decreto Crescita 2.0” (dl n. 179/2012) è stata introdotta una specifica disposizione finalizzata alla diffusione dell’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento e, di conseguenza alla possibilità per le aziende che ancora ne erano sprovviste di dotarsi di Pos. In particolare, l’art. 15 del Decreto, dopo le varie modifiche apportate nel tempo, prevede l’obbligo per i soggetti che «effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali», di accettare pagamenti attraverso carte di debito, credito e altri strumenti elettronici. Questo obbligo interessa sia i commercianti ed i prestatori di servizi (pubblici esercizi, carrozzieri, barbieri, saloni di bellezza, società di servizi, ecc.) che gli studi professionali (geometri, ingegneri, avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti, ecc.). Successivamente, con l’art. 19-ter, del Decreto legge n. 152/2021, “Decreto PNRR”, è stato previsto sia l’obbligo per professionisti, imprese e commercianti di essere in possesso del POS al fine di consentire i pagamenti elettronici, sia la sanzione per chi rifiuta il pagamento tramite carte di debito, credito o altri strumenti elettronici. La scadenza ultima per mettersi in regola con queste normative, inizialmente fissata al primo gennaio 2023 è stata anticipata e sarà effettiva a partire dal 30 giugno 2022. Le ragioni che hanno portato a questa anticipazione sono collegate all’attuazione di una specifica misura contenuta nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).La sanzione è costituita dalla somma di una quota fissa e di una quota variabile: la quota fissa ammonta a 30 euro, mentre quella variabile corrisponde al 4% del valore della transazione per la quale è stato rifiutato il pagamento elettronico. Richiesta di contatto