SIAE, sconti per gli associati Confesercenti

Anche quest’anno gli associati Confesercenti potranno beneficiare della convenzione che garantisce sconti sull’abbonamento alla Siae, presentando la documentazione necessaria. COME RICHIEDERE LO SCONTO SIAE Se sei socio Confesercenti Bergamo compila la richiesta di contatto in calce per ottenere il modulo compilato da presentare alla SIAE ed ottenere lo sconto. COME RINNOVARE LA TESSERA CONFESERCENTI È sufficiente effettuare un bonifico di 100 euro (ditte individuali e società di persone) o di 150 euro (società di capitali) ai seguenti estremi: UNIONE AUTONOMA ESERCENTI CONFESERCENTI BPER IBAN: IT39K0538711110000042430265 CAUSALE: TESSERAMENTO CONFESERCENTI 2022 NOME DITTA INDIVIDUALE/SOCIETA’ Richiesta di contatto
Confesercenti: Omicron e aumenti dei costi energetici rallentano la ripresa

Omicron e corsa delle bollette portano indietro di sei mesi le lancette della ripresa. Il nuovo rallentamento innescato dalla quarta ondata e dall’aumento dei prezzi dei beni energetici potrebbe mette a rischio, nel solo primo trimestre del 2022, circa 6,4 miliardi di euro di spesa: una stangata che riprecipiterebbe i consumi ai livelli del secondo trimestre dello scorso anno, cancellando di fatto tutta la ripresa maturata nella seconda parte del 2021 e spostando dalla fine del 2023 all’inizio del 2024 il recupero dei livelli pre-pandemici. «Il rallentamento innescato da questa nuova ondata pandemica sta modificando la traiettoria della ripresa, mettendo a rischio il recupero faticosamente conquistato negli ultimi sei mesi dello scorso anno – commenta il presidente di Confesercenti Bergamo Antonio Terzi, – Anche a Bergamo le piccole e medie imprese del commercio, della ristorazione e del turismo sono di fronte ad un momento delicato: da un lato si sconta un fisiologico calo dopo le festività, dall’altra cominciano ad emergere segnali di preoccupazione per il diffondersi dei contagi. Un quadro ancor più complicato a causa delle dinamiche dei prezzi alla produzione che, a cascata, si ripercuotono sulla sostenibilità di molti modelli di business». A mettere a rischio i consumi è in primo luogo il combinato disposto dell’aumento dello smartworking e della frenata del turismo, che potrebbe portare a 3,1 miliardi di euro di minori introiti nel trimestre per la mancanza dei viaggiatori stranieri e per i mancati consumi dei lavoratori nei pubblici esercizi. Un colpo che potrebbe mettere a rischio nel turismo e nella somministrazione 35mila attività e 200mila lavoratori. Ma l’effetto della quarta ondata si sente anche nel mercato domestico: 1,7 miliardi di euro di consumi in meno nel trimestre sarebbero causati, infatti, dalle restrizioni amministrative e dall’aumento dello smartworking, ma anche direttamente dall’incremento dei malati, delle quarantene e delle persone in isolamento. Un “lockdown selettivo” che riguarda attualmente 2,2 milioni di persone e che ha come conseguenza anche la riduzione delle ore lavorate, con un forte impatto sull’organizzazione delle imprese: molte, soprattutto tra quelle meno strutturate, sono costrette a rimanere chiuse o ad orario ridotto per assenza di personale. Ma pesano anche il clima di incertezza e la paura del virus, che potrebbero far mancare altri 600 milioni di euro di consumi in tre mesi, e la corsa di carburanti, gas ed energia elettrica, che potrebbe costare un miliardo di euro nello stesso periodo. «Occorre insistere con la campagna vaccinale per salvaguardare salute ed economia – continua Terzi, – oltre che riconsiderare alcuni interventi pubblici, da modellare sulla nuova fase che stiamo vivendo: dal rinnovo delle moratorie sul credito e degli ammortizzatori Covid per i dipendenti delle attività colpite. Ma anche immaginando sostegni alle attività costrette a chiudere temporaneamente per motivi sanitari e a tutte quelle che dovranno sostenere nuovi investimenti per la gestione degli accessi della clientela ai punti vendita». Richiesta di contatto
Nuovo decreto: le novità su obbligo vaccinale e green pass base

Il Consiglio dei Ministri, in considerazione dell’evolversi dell’emergenza sanitaria, ha approvato un nuovo Decreto in vigore dal 08 gennaio 2022 che prevede ulteriori misure restrittive, come l’obbligo di vaccino per gli Over 50 e l’estensione dell’obbligo di Green Pass base a una platea più ampia di attività. Di seguito un breve elenco delle disposizioni del nuovo provvedimento di interesse per le attività economiche: OBBLIGO DEL GREEN PASS BASE dal 20 gennaio 2022 per accedere ai servizi alla persona (acconciatori, barbieri, estetisti, tatuatori, servizi dei centri benessere, servizi di cura degli animali da compagnia, organizzazione di feste e cerimonie .. ) dal 01 febbraio 2022 per accedere a pubblici uffici, dei servizi postali, bancari e finanziari, delle attività commerciali, fatte salve quelle necessarie per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona. OBBLIGO DEL GREEN PASS RAFFORZATO dall’ 08 gennaio 2022 e fino al 15 giugno 2022, per tutti i cittadini che abbiano compiuto il cinquantesimo anno di età, fermi restando i soggetti esentati per legge dall’obbligo vaccinale. Sanzioni: a partire dal 01 febbraio 2022 l’inosservanza dell’obbligo vaccinale per i soggetti over 50 è punita con sanzione pecuniaria di € 100; La sanzione verrà erogata direttamente dall’Agenzia delle Entrate. dal 15 febbraio 2022 per lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto i 50 anni. I lavoratori che comunichino di non essere in possesso di certificazione verde rafforzata verranno considerati assenti ingiustificati senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per i giorni di assenza ingiustificata non è dovuta la retribuzione né altro compenso; Sanzioni: la mancata verifica del green pass da parte del datore di lavoro o l’accesso nei luoghi di lavoro da parte lavoratore sprovvisto da green pass è punita con sanzione da € 400 a € 1.000. LEGGI IL TESTO COMPLETO PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE Richiesta di contatto
Green pass rafforzato

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto che, dal 10 gennaio 2022 e fino alla cessazione dello stato di emergenza, oltre alle misure già in vigore, consente esclusivamente ai soggetti in possesso di “Green pass rafforzato” e ai soggetti di età inferiore ai dodici anni o agli esenti dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica, l’accesso ai seguenti servizi e attività: a) alberghi e altre strutture recettive, nonché servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi, anche se riservati ai clienti ivi alloggiati b) sagre e fiere, convegni e congressi c) feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose Tali disposizioni, nel medesimo periodo sopra indicato, si applicano anche all’accesso e all’utilizzo dei seguenti servizi e attività: a) impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche se ubicati in comprensori sciistici b) servizi di ristorazione all’aperto c) piscine, centri natatori, sport di squadra e di contatto, centri benessere per le attività all’aperto d) centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto Inoltre il Coordinamento delle Regioni, riguardante la possibilità di svolgere attività di intrattenimento musicale dal vivo senza ballo nei ristoranti e locali assimilati, ha chiarito che si ritiene che essa non può considerarsi vietata, essendo riconducibile all’attività di ristorazione e non a quella che si svolge in sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Inoltre il Green Pass rafforzato è necessario per l’accesso al trasporto pubblico locale o regionale. Il decreto, inoltre, prevede che la quarantena precauzionale non si applica a coloro che hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19 nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione nonché dopo la somministrazione della dose di richiamo. Fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, infine, ai suddetti soggetti è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 e di effettuare – solo qualora sintomatici – un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso. TABELLA DELLE ATTIVITÀ CONSENTITE SENZA/CON GREEN PASS “BASE”/”RAFFORZATO” SCHEMA CON LE NUOVE REGOLE DELLA QUARANTENA Richiesta di contatto
Acquisti per 4 italiani su 10, budget medio 150 euro a persona

I saldi alla prova di Omicron. Il 5 gennaio prenderanno il via anche a Bergamo i saldi invernali 2022, primo grande appuntamento commerciale dell’anno. “La speranza è che i saldi contribuiscano a consolidare i segnali di ripresa riscontrati durante il periodo natalizio – sottolinea Caselli Direttore Confesercenti Bergamo – “Oltre 4 italiani su dieci (il 39%) hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150 euro a persona”. È quanto emerge dall’indagine previsionale sui saldi condotta da Confesercenti su un campione di consumatori che riteniamo rappresenti anche la realtà in bergamasca. Si tratta di numeri ancora lontani da quelli pre-crisi: in occasione dei saldi invernali del gennaio 2020, si diceva interessato all’evento 48% degli intervistati. “Su questo risultato incide certamente il rialzo dei contagi registrato proprio in questi giorni e l’impatto negativo che può avere sulla fiducia delle famiglie. Ma non possiamo dimenticare anche la concorrenza all’evento saldi da parte della bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie cui sono stati sottoposti i consumatori, a partire proprio da un Black Friday particolarmente ‘ravvicinato’, a meno di un mese dal Natale. Si rafforza invece la tendenza all’acquisto di impulso: cresce rispetto al 2020 dal 41 al 46% la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte”. Spesa. La media di 170 euro nasconde una spesa media fortemente polarizzata: il 47% acquisterà per meno di 100 euro, mentre il 43% spenderà tra il 100 ed i 300. Solo il 6% ha previsto una spesa tra i 300 ed i 500 euro, mentre il 4% più di 500 euro. Dove si compra. Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici: il 31% degli acquisti dei saldi avverrà infatti in una grande catena o presso negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, cui si rivolgeranno il 26% dei clienti. Il 22% sceglierà infine un outlet, mentre il 23%, invece, cercherà l’affare scontato sul web, oltre il 5% in più dello scorso anno e l’8% rispetto al periodo prepandemico. Cosa si compra. Quest’anno, in cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono prodotti di maglieria (45%), capispalla (27%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%). Ma c’è anche un 15% in cerca di borse ed un 12% di altri accessori, dalle sciarpe alle cinture.
Dal 1° gennaio 2022 rinnovo a titolo gratuito dei dehors

Il Sindaco, con l’ordinanza del 03/01/2022 n. 97, ha disposto il mantenimento, a titolo gratuito, dei dehors autorizzati a favore delle attività di somministrazione di alimenti e bevande sul territorio cittadino, alle condizioni di carattere tecnico inserite nell’ordinanza sindacale del 17 maggio 2020, n.23 e nelle concessioni di suolo pubblico rilasciate ad ogni gestore delle suddette attività di somministrazione di alimenti e bevande, con espressa eccezione dei dehors originariamente collocati sulle corsie preferenziali dedicate agli autobus di linea, per i quali si riserva l’eventuale adozione di specifici provvedimenti. Leggi il testo dell’ordinanza sul sito del Comune di Bergamo Richiesta di contatto
Obbligo di pubblicazione di aiuti e contributi pubblici

Entro il 31 dicembre, sul proprio sito internet aziendale, è obbligatorio pubblicare l’elenco completo e dettagliato degli aiuti e contributi pubblici ricevuti nell’esercizio dell’attività di impresa nel corso dell’anno precedente. A stabilirlo è la legge 124/2017 (commi da 125 a 129) e il successivo “Decreto Riaperture”. I contribuenti soggetti all’obbligo sono tutti quelli iscritti al Registro delle imprese, quali: società di Capitali (Spa, Srl, Sapa);società di persone (Snc, Sas);ditte individuali esercenti attività di impresa (a prescindere dal regime contabile ed inclusi i soggetti in contabilità ordinaria, semplificata, regime dei minimi, regime forfettario);società cooperative (incluse le cooperative sociali).Oltre che Enti Non Commerciali e Cooperative sociali che svolgono attività a favore degli stranieri. Sono esclusi i liberi professionisti. Sono oggetto di pubblicazione tutti gli aiuti di Stato di importo complessivo superiore a 10.000 €.Se i singoli aiuti sono di importo inferiore a tale soglia ma complessivamente superano detto importo, tutti sono soggetti all’obbligo pubblicitario. Se invece i singoli aiuti inferiori a 10.000 €, tra di loro sommati non superano i 10.000 € complessivi, non vi è obbligo di pubblicazione per nessuno di questi. L’importo è su base annua e deve essere conteggiato secondo il criterio di cassa (erogati / incassati).Andranno pertanto considerati, ad es. per l’anno 2020:– aiuti e contributi concessi in anni precedenti, e incassati nel 2020.– aiuti e contributi concessi / incassati nel 2020. Nell’ipotesi in cui l’aiuto sia stato solamente concesso (nel 2020) ma non erogato (nel 2020, in quanto incassato nel 2021), non va pubblicato alla scadenza del 31/12/2021, ma farà parte dell’obbligo per l’anno successivo. Sono soggetti all’obbligo i seguenti aiuti/contributi: sovvenzioni; sussidi; contributi (inclusi i contributi in conto capitale, conto esercizio e/o conto interessi); vantaggi (incluse, ad esempio, le garanzie pubbliche su finanziamenti ricevuti, nonché, l’utilizzo di beni pubblici a condizioni di vantaggio rispetto ai prezzi di mercato). Non vanno invece pubblicate le somme percepite da pubbliche amministrazioni in conseguenza di cessioni e/o prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle stesse.Non sono soggetti all’obbligo di pubblicazione nemmeno i vantaggi fiscali che spettano alla generalità delle imprese.A tal proposito, si ritiene che i “Contributi a fondo perduto COVID” percepiti dalle imprese a fronte dell’emergenza sanitaria non rientrino nell’ambito degli obblighi informativi previsti dall’art.1, commi da 125 a 129, della Legge n.124/2017 La pubblicazione, ove sussista l’obbligo, andrà effettuata sul proprio sito internet aziendale.E’ previsto che i soggetti che non hanno un proprio sito internet, possano provvedere alla pubblicazione sul sito internet delle Associazioni di Categoria alle quali aderiscono. Le società di capitali che redigono il bilancio in forma ordinaria (spa e srl di grandi dimensioni) assolvono all’obbligo di pubblicità indicando i contributi nella nota integrativa di bilancio. Per ogni aiuto ricevuto devono essere fornite/pubblicate le seguenti informazioni:– denominazione e codice fiscale del soggetto ricevente;– denominazione e codice fiscale del soggetto erogante;– somma incassata o valore del vantaggio fruito (per ogni singolo rapporto giuridico sottostante);– data di incasso;– causale (ovvero una breve descrizione del tipo di vantaggio/titolo alla base dell’erogazione ricevuta).Le imprese che hanno ricevuto aiuti di Stato e aiuti de Minimis, soggetti all’obbligo di pubblicazione nel “Registro nazionale degli aiuti di Stato” di cui all’articolo 52 L. 234/2012, possono adempiere agli obblighi pubblicitari previsti dalla norma, semplicemente indicando sul sito internet l’esistenza di tali aiuti, senza il bisogno di fornire informazioni dettagliate. Attenzione: a partire dal 1 gennaio 2022 la norma prevede, a carico di coloro che violano l’obbligo di pubblicazione:– la sanzione amministrativa pecuniaria pari all’1% degli importi ricevuti, con un importo minimo di 2.000€;– la sanzione accessoria di adempiere all’obbligo di pubblicazione.Qualora il trasgressore non proceda alla pubblicazione ed al pagamento della sanzione pecuniaria entro novanta giorni dalla contestazione, scatterà la sanzione aggiuntiva che consiste nella restituzione integrale dei contributi e degli aiuti ricevuti. Confesercenti mette a disposizione una pagina web per le imprese che abbiano necessità di adempiere a questo obbligo di comunicazione previsto dalla normativa.Le imprese associate a Confesercenti Bergamo che siano interessate possono scaricare l’apposito modello DA QUI ed inviarlo compilato all’indirizzo mail Confesercenti info@conf.bg.it Le imprese la cui contabilità è gestita da Confesercenti Bergamo non dovranno fare nulla perchè Confesercenti sta già provvedendo alla comunicazione. In ottemperanza a quanto previsto dall’art. 1, commi da 125 a 129 della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 e successive modifiche e integrazioni, pubblichiamo di seguito l’elenco delle sovvenzioni pubbliche ricevute dai nostri associati che ne hanno fatta richiesta: Elenco clienti che hanno solo RNA Elenco società che hanno ricevuto contributi nel 2020 Contributi Acquaroli Sas Contributi 1921 Balden Di Tentori Pierluisa & C. Snc Contributi Benigni Ezio Contributi Bitetti Gianluigi Contributi Bonfanti Nadia Contributi Breviario Massimo Contributi Cmb Carburanti Milesi Bergamo Srl Contributi C.V.C. SRL Contributi Da Luca Bar Trattoria di Cavalleri Luca e C Snc Contributi Duec di Cattaneo Francesca & Caponnetto Andrea SNC Contributi F. lli Ratti Contributi F.lli Sciacovelli Sas Contributi Gioia di Castagna Sergio e C. SNC Contributi Gior-gia Contributi Giunchi & Severgnini SNC Contributi Giupponi Milena Contributi Gotti Roberto Contributi Grimm Contributi H & H Contributi Imm.re Bonacina Contributi Imm.re R3 Contributi Impresa Milesi Geom. Sergio Srl Contributi I.V.I. SRL Contributi Mangilli Lianella Contributi Mondo Verde Snc di Bolis N. & C. Contributi Musitelli Luca Contributi Over Class Contributi Pelucchi Snc Contributi Pescheria Sala Contributi Preda Ileana Contributi Promozioni Confesercenti Contributi Quattordici srl Contributi Rino Magoni di Luciana Magoni & c. Snc Contributi Rota Valter Contributi Savà Barbara Contributi Servalli Marco Paolo e C. sas Contributi Tiemme Consulting sas Contributi Travele20 Srl Contributi Vecchi Claudio Edoardo Contributi Pv Immobiliare Contributi Euromacchine srl Contributi Exteryo srl Richiesta di contatto
Le nuove misure in vigore dal 25 dicembre

Come disposto dal Decreto Legge n. 221 del 24 dicembre 2021, a partire da sabato 25 dicembre e fino al termine dello stato di emergenza, fissato ad oggi al 31 marzo 2022, vengono adottate nuove misure per contrastare la risalita dei contagi da Covid. obbligo di mascherina all’aperto in tutta Italia obbligo di indossare le mascherine FFP2 in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso divieto di consumare cibi e bevande al cinema fino al 31 gennaio fino al 31 gennaio prossimo le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari resteranno chiuse obbligatorio il Super Green Pass anche per consumare al banco dei bar vietate le feste, anche in piazza e all’aperto è esteso il Super Green Pass dal 30 dicembre anche a piscine, palestre, centri termali e benessere La durata del Green Pass, a partire dal prossimo 1° febbraio 2022, è ridotta da 9 a 6 mesi. Richiesta di contatto
Moneta elettronica, nel Dl Recovery possibili sanzioni

Sulla moneta elettronica le sanzioni sono un provvedimento inopportuno. Un miglior incentivo sarebbe la riduzione dei costi per le piccole transazioni. È questa la posizione di Confesercenti rispetto alla norma contenuta nel Dl Recovery e approvata alla Camera. Prima di diventare effettiva dovrà essere approvata al Senato il prossimo 5 gennaio 2022. L’introduzione di sanzioni per chi non accetta pagamenti in moneta elettronica “di qualsiasi importo” è del tutto inopportuna secondo Confesercenti: il peso delle commissioni, in particolare sui piccoli pagamenti, è ancora troppo elevato. Proprio per questo più di un esecutivo, negli anni recenti, aveva promesso un taglio delle commissioni sulle micro-transazioni. Uno “sconto” che a quanto pare è stato dimenticato. Come contenuta nel Dl Recovery la sanzione ammonta a 30 euro più il 4% del valore della transazione per chi non accetta pagamenti in moneta elettronica. Percorrere la strada dell’obbligo vuol dire non solo limitare la libertà d’impresa, ma anche introdurre un ulteriore aggravio per le imprese, che metterà in difficoltà le attività del commercio e dei servizi più piccole e caratterizzate da margini molto stretti – come i distributori carburanti, i tabaccai, i bar – proprio nel momento in cui la spesa delle famiglie nei negozi è tornata in stallo. Un accanimento che pare inutile, visto che tra il 2014 ed il 2020 i POS nelle imprese sono praticamente raddoppiati, passando da 1,8 a 3,4 milioni (+90%). Solo negli ultimi tre anni, dal 2018 al 2021, il volume delle transazioni con carte di debito è passato da 30,6 miliardi a 44,5 miliardi. Un boom che, inoltre, non ha trovato un riscontro proporzionale nel gettito derivante dalla lotta all’evasione. Se si vuole favorire ulteriormente la diffusione della moneta elettronica, obiettivo condiviso da Confesercenti, visti gli oneri ed i rischi connessi alla gestione del contante, si deve agire abbassando i costi di esercizio della moneta elettronica, per le imprese e per le famiglie. A partire dai piccoli pagamenti sotto i 50 euro, che dovrebbero essere resi completamente esenti da commissioni. Richiesta di contatto
Dal 1 gennaio i dehors con procedura semplificata diventano abusivi

Scadono a fine anno, il 31 dicembre, le semplificazioni per i dehors previste per consentire a bar e ristoranti di lavorare all’aperto nei mesi scorsi. Il Comune di Bergamo invita pertanto gli esercenti interessati a presentare la domanda per la concessione di suolo pubblico per la posa di dehors seguendo le ordinarie procedure indicate sul sito del Comune di Bergamo e senza attendere la scadenza del 31 dicembre. Per mantenere gli spazi di somministrazione nati o ampliati nell’ultimo anno e mezzo, gli uffici del Comune di Bergamo si apprestano a ricevere le domande nel modo “tradizionale”, mettendosi a disposizione di ristoratori e baristi. Dal 1 gennaio tutti i dehors ottenuti in regime di semplificazione normativa e non rinnovati con le modalità tradizionali (il canone dell’occupazione del suolo pubblico, gratis dal marzo 2020 a oggi, torna a pagamento) saranno tutti considerati abusivi e quindi passibili di sanzione. Si segnala sin d’ora che alcune concessioni sono state rilasciate nella considerazione che in periodo di chiusura delle scuole e dello svolgimento del telelavoro da parte dalla maggioranza dei lavoratori, il traffico risultava particolarmente limitato, consentendo l’occupazione di spazi che, in situazioni ordinarie, potrebbero non essere più disponibili. Il Governo sta valutando, su sollecitazione dei Sindaci, di concedere anche per l’anno 2022 alcune semplificazioni delle procedure, ma non vi sono al momento novità in tal senso. Maggiori informazioni sul sito del Comune di Bergamo Richiesta di contatto