A Bergamo rinasce il Cupla – Comitato Unitario dei pensionati autonomi

È stato ricostituito nelle scorse settimane il Cupla ovvero il Comitato Unitario dei pensionati autonomi. Tra i membri anche Francesco Finazzi, rappresentante FIPAC Bergamo (federazione italiana pensionati attività commerciali) di Confesercenti. Le finalità del CUPLA sono in linea generale quelle di dare più forza e più incisività all’azione delle singole organizzazioni che lo compongono, attraverso iniziative comuni, per il perseguimento dei seguenti obiettivi: 1. favorire il riconoscimento pieno del ruolo dell’anziano nella società moderna; 2. intervenire, d’intesa con le associazioni provinciali, presso istituzioni e organi pubblici, organizzazioni di categoria, enti vari anche privati, che operano nell’ambito della Regione Lombardia, per rappresentare e tutelare gli interessi dei pensionati; 3. attivare politiche sinergiche per la migliore tutela della condizione degli anziani ed un invecchiamento attivo e dignitoso per una società per tutte le età. Richiesta di contatto

Slitta al 1 luglio l’obbligo di pubblicazione di aiuti e contributi pubblici

Il Decreto Milleproroghe, approvato definitivamente dal Senato il 24 febbraio 2022, ha prorogato di ulteriori 6 mesi la data per la pubblicazione delle erogazioni pubbliche ricevute nel 2020, spostando al 1° luglio 2022 il termine di decorrenza per l’applicabilità delle sanzioni.È stata modificata anche la scadenza relativa alle erogazioni ricevute nel 2021, che slitta dal 30 giugno al 31 dicembre 2022. Confesercenti mette a disposizione una pagina web per le imprese che abbiano necessità di adempiere a questo obbligo di comunicazione previsto dalla normativa.Le imprese associate a Confesercenti Bergamo che siano interessate possono scaricare l’apposito modello  ed inviarlo compilato all’indirizzo mail Confesercenti info@conf.bg.it Le imprese la cui contabilità è gestita da Confesercenti Bergamo non devono fare nulla perché Confesercenti ha già provveduto alla comunicazione. Richiesta di contatto

Anticipate al 30.6.2022 le sanzioni per il mancato utilizzo del Pos

Con il “Decreto Crescita 2.0” (dl n. 179/2012) è stata introdotta una specifica disposizione finalizzata alla diffusione dell’utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento e, di conseguenza alla possibilità per le aziende che ancora ne erano sprovviste di dotarsi di Pos. In particolare, l’art. 15 del Decreto, dopo le varie modifiche apportate nel tempo, prevede l’obbligo per i soggetti che «effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali», di accettare pagamenti attraverso carte di debito, credito e altri strumenti elettronici. Questo obbligo interessa sia i commercianti ed i prestatori di servizi (pubblici esercizi, carrozzieri, barbieri, saloni di bellezza, società di servizi, ecc.) che gli studi professionali (geometri, ingegneri, avvocati, consulenti del lavoro, dottori commercialisti, ecc.). Successivamente, con l’art. 19-ter, del Decreto legge n. 152/2021, “Decreto PNRR”, è stato previsto sia l’obbligo per professionisti, imprese e commercianti di essere in possesso del POS al fine di consentire i pagamenti elettronici, sia la sanzione per chi rifiuta il pagamento tramite carte di debito, credito o altri strumenti elettronici. La scadenza ultima per mettersi in regola con queste normative, inizialmente fissata al primo gennaio 2023 è stata anticipata e sarà effettiva a partire dal 30 giugno 2022. Le ragioni che hanno portato a questa anticipazione sono collegate all’attuazione di una specifica misura contenuta nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).La sanzione è costituita dalla somma di una quota fissa e di una quota variabile: la quota fissa ammonta a 30 euro, mentre quella variabile corrisponde al 4% del valore della transazione per la quale è stato rifiutato il pagamento elettronico. Richiesta di contatto

Bando Credito futuro per abbattere il tasso di interesse sui finanziamenti

Bando Credito futuro per abbattere il tasso di interesse sui finanziamenti. A partire dal 25 maggio sarà possibile presentare le domande per i contributi previsti dal «Bando Credito futuro». Il bando è dedicato alle micro, piccole e medie imprese della province di Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Milano e Monza – Brianza ed è rivolto all’abbattimento del tasso di interesse applicato sui finanziamenti concessi da banche e/o Confidi. In particolare sono interessati i finanziamenti fatti per l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali. Per questo le singole camere di commercio hanno stanziato una cifra complessiva di 735 mila euro. Il valore minimo di finanziamento agevolabile è di 10 mila euro, quello massimo di 150 mila euro. Il contributo massimo erogabile è di 10 mila euro, più eventuali mille euro in caso di garanzia di un Confidi. Le domande vanno presentate esclusivamente per via telematica tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it dalle ore 11 del 25 maggio fino alle ore 17 del 30 novembre 2022. Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandro Angrisani (a.angrisani@conf.bg.it 340 6768647) Richiesta di contatto

Green Pass e mascherine, cosa è cambiato dal 1 maggio

Il Ministero della Salute è intervenuto con un’ordinanza che dispone dal 1° maggio la proroga dell’obbligo di utilizzare le mascherine nel settore dei trasporti, negli spettacoli e nelle competizioni sportive al chiuso, soltanto raccomandandone invece l’uso (senza prevedere l’obbligo) in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico. Ecco, in sintesi, le nuove indicazioni: Decade l’obbligo di mascherina, anche se è fortemente consigliato l’utilizzo nei locali chiusi Decade l’obbligo del green pass per lavoratori e clienti L’obbligo vaccinale per gli ultra 50enni vale fino al 15 giugno Le linee guida per la ripresa delle attività economiche sono ancora in vigore Richiesta di contatto

Il 13 maggio un webinar su salute e sicurezza negli ambienti di lavoro

Ats Bergamo organizza per venerdì 13 maggio un webinar di sensibilizzazione alla Salute e Sicurezza del lavoro per i neoimprenditori attivati nel 2021. Un incontro aperto a tutti, indipendentemente dal settore produttivo e dalla tipologia dell’impresa, con relatori delle istituzioni. L’attività imprenditoriale prevede l’assunzione di responsabilità in ordine alla tutela della salute e sicurezza del lavoro dei dipendenti e dei collaboratori. Per illustrarvi brevemente l’importanza dell’applicazione concreta della normativa prevenzionistica nelle vostre nuove aziende, le istituzioni bergamasche che si occupano di tutela della salute e sicurezza sul lavoro hanno promosso un seminario in videoconferenza che riassume i principali adempimenti da attuare. Il seminario, della durata di circa un’ora e mezza, dalle 14 alle 15.45 è totalmente gratuito e può essere seguito liberamente in videoconferenza tramite computer o cellulare. È un’occasione offerta dal sistema istituzionale bergamasco, costituito da circa 40 istituzioni, enti, associazioni imprenditoriali e sindacali, che hanno sottoscritto un Protocollo di collaborazione per la diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro, per fornire all’inizio della vostra attività, informazioni utili per organizzare al meglio la tutela della salute e sicurezza vostra e dei vostri lavoratori ed adottare misure di prevenzione per evitare infortuni e malattie professionali. Gli esperti risponderanno a: • quali obblighi di sicurezza ho verso i lavoratori?• Quando devo farli visitare da un medico?• Come capire che devo loro consegnare e far indossare un Dispositivo di Protezione Individuale (DPI)?• Quali figure mi aiutano in azienda per la tutela della sicurezza? Se ci sarà l’auspicato interesse da parte dei neoimprenditori saranno realizzati successivamente altri webinar specifici per i differenti comparti e settori, con relatori di parte imprenditoriale, sindacale e professionale. Il programma completo dell’appuntamento qui: https://www.ats-bg.it/contenuto-web/-/asset_publisher/ddZS7DDgwQZZ/content/webinar-neoimprenditori-e-tutela-della-salute-e-sicurezza-nei-luoghi-di-lavoro- Richiesta di contatto

Energia, da giugno il bando per il piccolo commercio di Regione Lombardia

Regione Lombardia ha varato il nuovo pacchetto economico, dal valore di 64 milioni di euro, destinato alle imprese artigiane, ai commercianti e agli impianti sportivi natatori e del ghiaccio.Il “pacchetto Economia” voluto dall’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, intende supportare le aziende e le attività colpite dall’aumento dei costi dell’energia. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: Gli interventi regionali sono volti alla concessione di contributi a fondo perduto per interventi in tema di efficientamento energetico. Il provvedimento è dedicato esclusivamente alle realtà presenti sul territorio lombardo. PACCHETTO PICCOLO COMMERCIO: Per le imprese del commercio, della ristorazione e dei servizi sono destinati 9,6 milioni di euro. L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 30 mila euro. Sono ammissibili progetti con un ammontare minimo pari a 4 mila euro. Il bando aprirà nel mese di giugno. PACCHETTO ARTIGIANI: Per le imprese artigiane, il cui investimento regionale è di 22,3 milioni di euro, l’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 50 mila euro. Sono ammissibili i progetti con un ammontare minimo pari a 15 mila euro. PACCHETTO SPORT: Per sostenere gli operatori economici che gestiscono impianti natatori e del ghiaccio e rischiano il fallimento o l’interruzione dei servizi, Regione ha deciso di attivare un intervento da 32 milioni di euro finalizzato alla sostenibilità gestionale e all’efficientamento energetico degli impianti sportivi. Il sostegno pubblico consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 80% della spesa ritenuta ammissibile, nel limite massimo di 350 mila euro. Per tutti i dettagli consultare il sito http://www.imprese.regione.lombardia.it Richiesta di contatto

Profughi ucraini, procedure snelle per l’assunzione a tempo determinato

L’Ordinanza 872/2022 della Protezione Civile consente ai profughi ucraini di lavorare nella nostra provincia sia in forma subordinata che stagionale e autonoma. Per farlo è sufficiente la richiesta del permesso di soggiorno presentata in questura e legata alla protezione temporanea nei casi di afflusso massiccio di sfollati (d.ls n. 85/2003). La norma va in deroga a ciò che è previsto dal decreto flussi che disciplina annualmente l’accesso al lavoro in Italia dei cittadini extracomunitari.Nella pratica la Questura rilascia al richiedente ucraino una richiesta di permesso di soggiorno temporaneo riportante i dati identificativi del lavoratore ed un codice numerico. Con quel codice il datore di lavoro interessato può procedere all’assunzione e all’apertura di una posizione contributiva presso l’Inps. Il datore di lavoro procederà, in pratica, come nei casi in cui assume un cittadino extracomunitario in attesa del rinnovo del permesso. Nella comunicazione di assunzione Unilav segnalerà che il lavoratore è in attesa del rilascio del permesso di soggiorno. Tale lasciapassare, legato alla protezione Ue, ha durata di un anno, rinnovabile due volte per periodi di sei mesi ciascuno. Nel 2023 sarà opportuno verificare che i lavoratori eventualmente assunti procedano al rinnovo del permesso.Con la sola richiesta del permesso di soggiorno, inoltre, le persone provenienti dall’Ucraina potranno aprire una partita iva lavorando, quindi, in forma autonoma.   Richiesta di contatto

Prestazioni autonome occasionali: dal Primo Maggio solo online

È attiva, sul portale Servizi Lavoro del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la nuova applicazione che consente di effettuare la comunicazione obbligatoria dei rapporti di lavoro autonomo occasionale. L’accesso al portale è possibile tramite SPID e CIE. Questo è, a partire dal 1° maggio 2022, l’unico canale valido per assolvere a tale obbligo e non saranno ritenute valide – e pertanto sanzionabili – le comunicazioni effettuate a mezzo e-mail direttamente alle sedi degli Ispettorati territoriali del lavoro. Rispetto al «termine entro il quale sarà conclusa l’opera o il servizio», il modello permette di scegliere tre distinte ipotesi: entro 7 giorni, entro 15 giorni ed entro 30 giorni. Come già chiarito dalla citata nota 29/2022, nell’ipotesi in cui l’opera o il servizio non sia compiuto nell’arco temporale indicato sarà necessario effettuare una nuova comunicazione. Per accedere al servizio https://servizi.lavoro.gov.it/Public/login?retUrl=https://servizi.lavoro.gov.it/&App=ServiziHome Richiesta di contatto

Fondo Impresa femminile: chi ne ha diritto e come richiederlo

fondo imprese femminili

Al fine di promuovere l’imprenditoria femminile, per il 2022 il Governo ha stanziato contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato per un aiuto complessivo che  può arrivare anche a 320 mila euro per singola attività economica. Potranno accedere al contributo sia imprese con unico titolare femminile che società o enti controllati anche da uomini, purché la componente femminile sia maggioritaria (costituendo almeno il 60% della compagine sociale per cooperative e società di persone, ovvero detenendo almeno i 2/3 del capitale e avendo analoga rappresentanza negli organi d’amministrazione). Il contributo potrà essere richiesto sia da “nuove imprese” (costituite da meno di 12 mesi o anche da costituirsi in caso di ammissione al contributo) che per il consolidamento e lo sviluppo di imprese costituite da un anno o più (senza limiti massimi di anzianità). Più specificamente: Le imprese costituite da meno di 12 mesi o in fase di costituzione potranno richiedere un contributo a fondo perduto che potrà arrivare fino a 125 mila euro Le imprese costituite da almeno un anno potranno invece richiedere un contributo a fondo perduto fino a  160 mila euro nonché un finanziamento a tasso zero di pari importo Le domande dovranno essere compilate per via telematica sul portale www.invitalia.it a partire dal 5 maggio per le “nuove “imprese femminili; a partire  dal 24 maggio per le imprese femminili istituite da almeno 1 anno. Leggi qui l’informativa completa Fondo Impresa femminile Richiesta di contatto