Nuove regole sulla PEC personale degli amministratori di società.

Con il Decreto Legge n. 159 del 31 ottobre 2025, il Governo ha introdotto importanti novità sull’obbligo di comunicare al Registro delle imprese la PEC da parte degli amministratori di società. Cosa prevede la nuova norma l’obbligo di comunicare al registro delle imprese il proprio domicilio digitale, già riferito alle imprese costituite in forma societaria e poi esteso alle imprese individuali, riguarda anche l’amministratore unico o l’amministratore delegato o, in mancanza, il presidente del consiglio di amministrazione di imprese costituite in forma societaria. Nella precedente versione della norma l’obbligo era rivolto a tutti gli amministratori, indifferentemente dal ruolo; il domicilio digitale degli amministratori non può coincidere con il domicilio digitale dell’impresa. Gli amministratori devono comunicare una propria PEC, diversa da quella della società; le imprese che sono già iscritte nel Registro delle imprese comunicano il domicilio digitale degli amministratori entro il 31 dicembre 2025 e, in ogni caso, all’atto del conferimento o del rinnovo dell’incarico. Se la PEC non viene comunicata sono previste sospensione delle pratiche o sanzioni amministrative.

Attestati di formazione sicurezza sul lavoro: il Garante li riconosce come dati personali

Il  Garante per la Protezione dei Dati Personali con il Provvedimento n. 571 dell’11 settembre 2025, ha stabilito che gli attestati di formazione in materia di sicurezza sul lavoro sono dati personali del lavoratore, e come tali devono essere garantiti all’interessato.   “Gli attestati di formazione contengono dati personali riferibili ai lavoratori, la cui disponibilità deve essere garantita all’interessato, anche successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro”. In particolare, l’Autorità rileva che: «Gli attestati di formazione e i relativi registri contengono dati personali riferibili ai lavoratori, la cui disponibilità deve essere garantita all’interessato, anche successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro.» (Provv. n. 571/2025, Considerato n. 4) «La conservazione della documentazione formativa esclusivamente in archivio aziendale, in assenza di idonee modalità di accesso e di rilascio al lavoratore, viola i principi di correttezza e trasparenza, nonché la finalità dichiarata del trattamento.» (Provv. n. 571/2025, Considerato n. 6)   “La mancata consegna degli attestati o la loro conservazione esclusiva presso l’organizzazione costituisce una violazione dei principi di trasparenza, correttezza e limitazione della finalità (art. 5, par. 1, lett. a e b, GDPR).” Alla luce del Provvedimento 571/2025, i soggetti titolari del trattamento devono: Rilasciare l’attestato in originale al lavoratore al termine del corso, con sottoscrizione per ricevuta. Conservare copia conforme nel fascicolo aziendale, specificando nell’informativa privacy la finalità e i tempi di conservazione. Garantire l’accesso successivo del lavoratore ai propri dati formativi, anche se non più in forza. Predisporre procedure di rilascio sicure, in formato cartaceo o digitale, che assicurino l’integrità del documento. Evitare il trattamento eccedente dei dati personali contenuti negli attestati, in linea con il principio di minimizzazione (art. 5, par. 1, lett. c GDPR). In caso di mancata ottemperanza, il Garante può applicare le sanzioni amministrative pecuniarie di cui all’art. 83 GDPR (fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato annuo mondiale).

Dal 1° gennaio 2026 è obbligatorio il collegamento tra POS e registratori telematici.

Il 31 ottobre 2025 l’Agenzia delle Entrate ha emanato il Provvedimento n. 424470 con il quale definisce le modalità operative per il collegamento tra lo strumento hardware o software mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici e quello  mediante il quale sono registrati e memorizzati i dati dei corrispettivi. Dal 1° gennaio 2026, gli esercenti dovranno infatti garantire che tutti gli strumenti di pagamento elettronico, inclusi i POS fisici, i software per pagamenti online e le app, siano sempre collegati agli strumenti di certificazione dei corrispettivi (registratore telematico o server RT). Il collegamento tra gli strumenti di pagamento elettronico e i registratori telematici sarà di tipo “logico”, evitando così costi di adeguamento hardware derivanti da un collegamento fisico. Il collegamento potrà essere effettuato in pochi passaggi tramite il servizio web “Gestisci Collegamenti”, disponibile nella sezione “Corrispettivi” del portale Fatture e Corrispettivi sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il sistema mostrerà automaticamente gli strumenti di pagamento associati alla posizione del contribuente, sulla base dei dati trasmessi dagli operatori finanziari. L’accesso al servizio sarà possibile tramite SPID, CIE, CNS o credenziali rilasciate dall’Agenzia, oppure per mezzo di un delegato. Operazioni oggetto del provvedimento: per le cessioni di beni effettuate da commercianti al minuto autorizzati in locali aperti al pubblico, in spacci interni, mediante apparecchi di distribuzione automatica, per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante; per le prestazioni alberghiere e somministrazioni di alimenti e bevande effettuate dai pubblici esercizi, nelle mense aziendali o mediante apparecchi di distribuzione automatica; per le prestazioni di trasporto di persone nonché di veicoli e bagagli al seguito; per le prestazioni di servizi rese nell’esercizio di imprese in locali aperti al pubblico, in forma ambulante o nell’abitazione dei clienti; per le prestazioni di custodia e amministrazione di titoli e per gli altri servizi resi da aziende o istituti di credito e da società finanziarie o fiduciarie; per le operazioni esenti indicate ai nn. da 1) a 5) e ai nn. 7), 8), 9), 16) e 22) dell’art. 10 dello stesso dPR n. 633/72; per l’attività di organizzazione di escursioni, visite della città, giri turistici ed eventi similari, effettuata dalle agenzie di viaggi e turismo; per le prestazioni di servizi di telecomunicazione, di servizi di teleradiodiffusione e di servizi elettronici resi a committenti che agiscono al di fuori dell’esercizio d’impresa, arte o professione. Nel caso di mancato collegamento dello strumento hardware o software mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici verrà applicata la sanzione da euro 1.000 a euro 4.000. Inoltre, sarà disposta, la sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività nei locali ad essa destinati per un periodo da quindici giorni a due mesi e, in caso di recidiva, la sospensione da due a sei mesi.  Scarica il provvedimento n. 424470 dell’Agenzia delle Entrate

Investimenti – Linea Microimprese 2025: domande online dal 5 novembre.

Si apre il bando per ottenere contributi destinati alle microimprese lombarde finalizzati a sostenere interventi di innovazione tecnologica degli impianti e delle attrezzature, anche nell’ottica di favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei propri sistemi di produzione e la riduzione dei consumi energetici. La dotazione finanziaria ammonta a 20 milioni di euro di risorse del Programma Regionale Lombardia FESR 21-27 L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili.L’investimento minimo ammissibile è pari a euro 10.000 e il contributo massimo concedibile è pari a euro 50.000.  Chi può partecipare? Microimprese che, alla data di presentazione della domanda di partecipazione, siano in possesso dei seguenti requisiti: siano microimprese come definite dall’Allegato 1 del regolamento UE n. 651/2014 del 17 giugno 2014 e s.m.i. siano già regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci depositati (oppure due dichiarazioni fiscali presentate per i soggetti non tenuti al deposito del bilancio) abbiano da oltre 12 mesi una sede, legale o operativa, in cui si svolge l’attività produttiva, in Lombardia, nella quale sarà realizzato l’intervento ove applicabile, siano in regola con quanto previsto dall’art. 1 comma 101 della Legge 30 dicembre 2023, n. 213 e s.m.i., in merito alla stipula dei contratti assicurativi a copertura dei danni. Sono escluse le imprese che: Operano nelle sezioni ISTAT A (Agricoltura, silvicoltura e pesca, con l’eccezione delle imprese agromeccaniche iscritte all’Albo) e L (Attività finanziarie e assicurative). Sono attive nel settore della fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco (codici ISTAT specifici). Rientrano nelle esclusioni di cui all’art. 1 par. 1 e 2 del Regolamento (UE) n. 2831/2023 e all’art. 7 del Reg. (UE) 1058/2021. La domanda di partecipazione, corredata dai documenti previsti dall’Avviso, può essere presentata esclusivamente online sulla piattaforma Bandi e Servizi a partire dalle ore 10:30 del 5 novembre 2025 fino ad esaurimento della dotazione finanziaria. Per informazioni: Dott.ssa Stefania Giossi  s.giossi@conf.bg.it

Sicurezza urbana: il Comune di Bergamo stanzia contributi per commercianti e condomìni

Il Comune di Bergamo ha pubblicato un nuovo avviso pubblico per la concessione di contributi economici a fondo perduto, finalizzati a sostenere investimenti innovativi per l’aumento della sicurezza e la prevenzione di furti, rapine e atti vandalici. Le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso il sito del Comune di Bergamo, nella sezione “Avvisi Pubblici”, a partire dalle ore 9 di venerdì 7 novembre e fino alle ore 12 di venerdì 21 novembre 2025, tramite SPID o CNS; il sistema rilascerà una ricevuta di avvenuta protocollazione della domanda. Non saranno accettate altre modalità di invio. Il bando, che mette a disposizione un fondo complessivo di 30.000 euro, si inserisce all’interno del più ampio quadro normativo comunale che prevede la possibilità di attribuire vantaggi economici a soggetti pubblici e privati per iniziative di interesse collettivo, capaci di migliorare la qualità della vita e la vivibilità nei quartieri cittadini. Possono partecipare ditte individuali, società commerciali e associazioni di commercianti di via o di quartiere (purché costituite entro il 31 dicembre 2024), oltre ai condomìni presenti sul territorio. Le richieste presentate da soggetti che non hanno già usufruito del medesimo contributo nel corso del 2024, avranno priorità nell’assegnazione. Solo in caso di risorse residue potranno essere accolte anche le domande di chi ha già beneficiato del contributo, seguendo l’ordine cronologico di arrivo. I contributi saranno erogati per spese legate all’acquisto e all’installazione (al netto dell’IVA) di sistemi di sicurezza: impianti di videosorveglianza, allarmi antirapina, sistemi antintrusione, casseforti, vetrine antisfondamento, porte blindate, barriere protettive, illuminazione esterna potenziata e servizi di guardiania privata. Tutti i dispositivi dovranno rispettare le normative vigenti ed essere corredati da regolare dichiarazione di conformità. Il contributo potrà andare da un minimo di 1.000 euro a un massimo di 3.000 euro per attività commerciali e condomìni, e fino a 5.000 euro per le associazioni di commercianti. Ricordiamo quindi che le domande possono essere presentate esclusivamente online attraverso il sito del Comune di Bergamo, nella sezione “Avvisi Pubblici”, a partire dalle ore 9 del 7 novembre 2025 e fino alle ore 12 del 21 novembre 2025, tramite SPID o CNS; il sistema rilascerà una ricevuta di avvenuta protocollazione della domanda. Non saranno accettate altre modalità di invio. Una volta chiusa la finestra temporale per la presentazione, l’Amministrazione avvierà l’istruttoria e pubblicherà, entro il 13 dicembre 2025, la graduatoria dei soggetti ammessi al contributo. Gli interventi dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2025. Entro il 31 gennaio 2026 dovrà essere caricata sul portale tutta la documentazione giustificativa delle spese sostenute, la copia delle fatture e la documentazione del pagamento effettuato tramite strumenti tracciabili. Non saranno accettati pagamenti in contanti o assegni circolari. Dopo la verifica delle rendicontazioni, il Comune provvederà alla liquidazione del contributo entro 60 giorni. L’importo sarà soggetto a ritenuta d’acconto del 4%, se prevista dalla normativa. L’Amministrazione si riserva il diritto di effettuare controlli a campione sui progetti finanziati, per verificarne la corretta realizzazione e il rispetto delle condizioni indicate nel bando. In caso di mancato rispetto degli obblighi previsti, di dichiarazioni non veritiere o di rinuncia all’intervento, il contributo sarà revocato e le somme eventualmente già erogate dovranno essere restituite entro 30 giorni dalla notifica. Per informazioni e supporto tecnico nella compilazione della domanda, è possibile contattare il numero verde 800.29.21.10 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13) oppure aprire un ticket tramite l’assistente virtuale presente sul portale comunale. Per informazioni: Dott.ssa Stefania Giossi  s.giossi@conf.bg.it

Librai per un Anno. Appuntamenti d’autore tra letteratura, pensiero e società

Torna la 2^ edizione di Librai per un Anno, la rassegna letteraria che promuove l’azione dei librai indipendenti di Bergamo durante tutto l’anno, oltre la consueta Fiera dei Librai. Dal 7 novembre 2025 saranno ospiti: Mario Calabresi, Colum McCann, Giacomo Poretti, Gad Lerner, Moni Ovadia, Rosy Bindi, Massimo Recalcati Un appuntamento periodico che, mese dopo mese, permetterà al pubblico di incontrare gli scrittori e la loro opera, ascoltare le loro idee, approfondire le uscite letterarie più recenti. Al di fuori della consueta cornice della Fiera dei Librai, ma dentro le rassicuranti pagine di un libro, questa serie di appuntamenti vuole colmare i mesi e le settimane che intercorrono fra le diverse edizioni di uno degli appuntamenti più amati dai bergamaschi e non solo. La manifestazione è espressione della vitalità di un gruppo di librerie indipendenti di città e provincia – Libreria Arnoldi, Cartolibreria Nani, Libreria Palomar, Il Parnaso libri&natura, Punto a capo libri, Libreria Incrocio Quarenghi, Libreria San Paolo, Elle Libri – che con la loro presenza attiva sul territorio promuovono ogni giorno il libro e la lettura, rafforzando il legame tra cultura e comunità. Programma e prenotazioni su Fiera dei Librai Bergamo | Rassegna Librai per un anno Tutti gli incontri sono gratuiti L’evento è promosso da Confesercenti Bergamo, Promozioni Confesercenti, Li.Ber Associazione Librai Bergamschi e Sil e patrocinato da Comune, Provincia e Camera di Commercio di Bergamo.

Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE): le novità per i rivenditori

Nuove regole per i rivenditori di elettrodomestici: dal 7 ottobre 2025 sono entrate in vigore importanti modifiche al D.Lgs. 49/2014, introdotte dal DL 116/2025 convertito in Legge 147/2025. I rivenditori potranno ora ritirare gratuitamente a domicilio dei clienti qualsiasi RAEE domestico, anche senza obbligo di acquisto di un nuovo apparecchio. Inoltre, è diventato obbligatorio registrare sul portale del CdC RAEE i luoghi in cui avviene il deposito preliminare (negozi, magazzini, ecc.). La mancata o errata comunicazione comporta sanzioni da 2.000 a 10.000 euro. E’ importante per gli operatori aggiornare le proprie procedure e ad accedere al portale del CdC RAEE per la registrazione dei depositi. I rivenditori di elettrodomestici e dispositivi elettronici possono approfondire le novità e le registrarsi al portale CdC RAEE grazie ai seguenti link: areariservata.cdcservizi.it/app/ link alla miniguida link al video tutorial  Queste nuove disposizioni hanno l’obiettivo di contrastare il fenomeno, ormai diffuso, dell’abbandono dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e, al tempo stesso, di promuovere la tracciabilità di questi rifiuti attraverso una più efficace intercettazione.

“Insegne e regolamenti”. Mercoledì 22 ottobre un incontro del Comune dedicato ai commercianti

Mercoledì 22 ottobre alle 16.00 in Sala Viterbi presso la Provincia di Bergamo, in via Tasso 8, il Comune di Bergamo invita i commercianti a partecipare all’incontro pubblico “Insegne e regolamenti”. L’incontro sarà trasmesso anche in streaming sul canale YouTube del Comune di Bergamo. L’appuntamento si propone di chiarire le tante domande e richieste sulle insegne dei negozi di vicinato e sulle modalità di esposizione dei prezzi. È infatti rivolto ai commercianti e agli operatori del settore interessati ad approfondire normative, procedure e modalità di installazione per le insegne e l’esposizione dei prezzi. L’incontro, inoltre, vuole favorire il dialogo tra amministrazione e imprese e semplificare l’accesso alle informazioni utili per la gestione delle attività commerciali. Un’occasione utile per chiarire dubbi e confrontarsi direttamente con gli enti competenti. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato al Commercio del Comune di Bergamo, con la partecipazione dell’Assessorato all’Innovazione e Semplificazione, della Polizia Locale e dei Servizi Tributi. Collaborano all’organizzazione Confcommercio, Confesercenti e il Distretto Urbano del Commercio.

Legge di bilancio 2026: la posizione di Confesercenti

Confesercenti ha espresso la sua posizione sulla legge di bilancio 2026 a seguito dell’incontro con il Governo tenutosi a Palazzo Chigi. La pressione fiscale resta troppo alta. Lo stesso DPFP stima per il 2025 circa 342 miliardi di euro di gettito delle imposte dirette, pari al 15,1% del Pil: una quota in calo rispetto al picco dello scorso anno (15,6%) ma comunque ancora su livelli da record, superiore di 28 miliardi alle previsioni della Nadef di appena due anni fa. Senza un significativo recupero di questo eccesso fiscale, la ripresa dei redditi e dei consumi resterà al palo. Il governo prevede un’accelerazione dei consumi nel 2026, con un incremento dell’1,2% dopo lo 0,7% atteso per quest’anno. Gli indicatori congiunturali, però, non mostrano al momento alcun segnale di ripresa: i consumi reali restano al di sotto delle attese e la crescita complessiva del Pil 2025, stimata allo 0,5%, si è di fatto già esaurita nella prima metà dell’anno. La previsione di spesa delle famiglie per il 2026 appare dunque a rischio di ribasso. La combinazione tra rallentamento dei consumi e inverno demografico sta inoltre accelerando il processo di desertificazione commerciale, specialmente nei comuni più piccoli, dove l’impoverimento dei territori e la scomparsa di attività di vicinato vanno di pari passo. Fra il 2019 e il 2025 la quota di mercato attribuibile a questi ultimi è scesa al 20%, mentre quella dell’e-commerce è salita al 18%, e la denatalità delle imprese di prossimità assume valori sempre più negativi. Sostenere gli investimenti nell’economia e nelle imprese dei territori deve diventare una priorità. “Il taglio Irpef va nella giusta direzione – sottolinea Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti – ma nelle dimensioni prospettate rischia di non avere effetti percepibili sul potere d’acquisto e quindi sulla domanda interna per consumi. Bisogna fare il possibile per ampliare la portata dell’intervento e disattivare per il futuro l’impatto del fiscal drag con un meccanismo automatico di adeguamento degli scaglioni Irpef al tasso di inflazione. Allo stesso tempo, riteniamo urgente promuovere con forza la contrattazione di qualità, attraverso la detassazione degli straordinari e degli aumenti salariali stabiliti dai rinnovi contrattuali. Più forza serve anche nel contrastare i contratti in dumping, che rallentano la crescita dei salari e la diffusione delle innovazioni contrattuali, privando di tutele i lavoratori e indebolendo anche i pilastri della previdenza e della sanità pubblica. Un fenomeno che nel terziario e nel turismo sottrae ogni anno oltre 1,5 miliardi al sistema produttivo”.

Fiarc Confesercenti Bergamo riconferma alla presidenza Roberto Nespoli

L’Assemblea provinciale della FIARC – Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio di Confesercenti di Bergamo ha riconfermato Roberto Nespoli alla guida della categoria per il prossimo mandato. In occasione della rielezione, Nespoli ha tracciato un quadro aggiornato del settore dell’intermediazione commerciale, partendo dai dati più recenti elaborati su base camerale ed Enasarco. In provincia di Bergamo operano oggi oltre 3.200 agenti e rappresentanti di commercio, che costituiscono uno dei segmenti più capillari e radicati del tessuto economico locale, con un peso pari a circa l’11% delle imprese lombarde del comparto e la terza posizione regionale dopo Milano e Brescia. Negli ultimi dieci anni le imprese attive sono passate da 3.825 a 3.269 (−14,5%), una contrazione inferiore alla media lombarda (−22%), segno della tenuta del sistema bergamasco. La categoria rimane composta in larga parte da imprese individuali (88%), con una leggera crescita delle società di capitale, mentre quasi tutte le realtà restano di dimensione micro o unipersonale. «I numeri mostrano un calo, ma non un arretramento di ruolo – sottolinea Roberto Nespoli –. La figura dell’agente di commercio resta una colonna portante del sistema economico locale e nazionale: ogni giorno mette in relazione imprese e mercati, promuove la diffusione dei prodotti, sostiene la filiera manifatturiera e commerciale, contribuendo alla ricchezza del territorio». Secondo le elaborazioni su dati Enasarco, gli agenti italiani generano oltre 6,8 miliardi di euro di provvigioni l’anno, corrispondenti a un volume di vendite intermediate stimabile fra 86 e 230 miliardi di euro. In Lombardia, il valore si aggira tra 14 e 39 miliardi, di cui circa 2–4 miliardi riconducibili alla sola provincia di Bergamo. Presente all’assemblea anche il Direttore Nazionale Fiarc Confesercenti, Fabio D’Onofrio, che si è soffermato sugli Accordi Economici Collettivi del settore commercio, il cui recente rinnovo ha aggiornato il quadro normativo di riferimento e rafforzato le garanzie per gli agenti. «È un segnale importante – spiega D’Onofrio – che riafferma la centralità del contratto collettivo e la necessità di un equilibrio corretto nei rapporti con le case mandanti». Dal punto di vista sindacale e di tutela, la FIARC Confesercenti di Bergamo registra negli ultimi anni una riduzione della conflittualità rispetto al passato: «Diminuiti i contenziosi, cresce invece il ruolo di assistenza e accompagnamento – dichiara Nespoli – La nostra associazione resta un riferimento per molti agenti nella composizione delle controversie, nella consulenza contrattuale e nel supporto alle prestazioni previdenziali Enasarco, garantendo vicinanza, competenza e rappresentanza».