Registratori telematici e lotteria istantanea, come ottenere il credito d’imposta

Gli esercenti che hanno sostenuto spese per l’adeguamento tecnico dei registratori telematici alla futura lotteria istantanea dei corrispettivi potranno usufruire di un credito d’imposta. In particolare, quest’ultimo potrà essere utilizzato in compensazione con altri tributi nel modello di versamento F24. Saranno accettati nell’ordine cronologico di trasmissione dei relativi modelli, solo fino ad esaurimento del “plafond” stabilito dalla legge in complessivi 80 milioni di euro. Sulla base di quanto attualmente stabilito le operazioni di adeguamento dovranno essere concluse entro il 2 ottobre. Ecco come ottenere il credito d’imposta: Il credito d’imposta spetta a tutti i soggetti IVA obbligati alla memorizzazione e alla trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, indipendentemente dal volume d’affari e dal regime fiscale applicato Riguarda gli interventi di adeguamento effettuati dal 1° gennaio e il 31 dicembre del 2023 Corrisponde al 100% della spesa sostenuta, con un massimale di 50 euro per ogni registratore telematico Il credito d’imposta opera in compensazione con altri debiti per imposte (es. Iva) e contributi Si può utilizzare dalla prima liquidazione periodica IVA (mensile o trimestrale) successiva alla registrazione della fattura ricevuta per la spesa sostenuta È necessario che i documenti siano tracciabili: la fattura ricevuta deve essere stata registrata ed è necessario avere pagato il corrispettivo in maniera tracciabile Richiesta di contatto
Carenza personale di sala, Confesercenti Bergamo lancia il corso di commis

La carenza di operatori nel mondo dell’hotellerie è ormaia una criticità consolidata che richiede una risposta efficace. Confesercenti Bergamo da anni è impegnata nel trovare soluzioni innovative. Primo passo, in questa direzione, è l’avvio del corso “Commis di sala e barman“, un ciclo di incontri formativi altamente qualificanti per preparare, in un mese, nuovo personale da collocare nel settore ricettivo locale. Partito lunedì 3 luglio, è organizzato insieme a Cescot (ente di formazione di Confesercenti) e l’agenzia per il lavoro AxL. Il progetto si inserisce nell’iniziativa GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) della Missione 5 del PNRR, finanziata da Regione Lombardia e coordinata localmente dalla Provincia di Bergamo. “Finalmente possiamo annunciare la partenza di questo corso a cui stiamo lavorando da tempo – spiega Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti Bergamo, ringraziando Cescot per essersi prodigato al fine di dare una risposta alla categoria e Axl per la disponibilità a sperimentare questa palestra di collaborazione, oltre a Provincia e Regione per il sostegno – che si colloca nell’ormai atavica difficoltà di tutta la filiera del turismo e del suo indotto a trovare personale”. Assoturismo Confesercenti ha recentemente stimato una perdita stagionale media del 5,3% per le realtà che non riescono ad assumere. “I motivi sono diversi – prosegue Rossi – in primo luogo a causa del cambio culturale e il desiderio, sempre più forte, di coniugare i tempi della vita privata con quelli del lavoro. In secondo luogo, per via di un atteso adeguamento dei livelli salariali. Confesercenti, in questo ambito, è in prima linea: sta riunendo le proprie imprese virtuose affinché siano una vera e propria locomotiva trainante di un rinnovamento del settore. Promuoveranno modelli aziendali, nonché organizzativi, innovativi e allineati alle necessità degli operatori, con nuove turnazioni e assunzioni flessibili. Nello specifico dell’iniziativa che presentiamo oggi, all’interno del corso per formare i futuri commis di sala, i nostri ristoratori rappresentano una voce di valore, per la capacità di portare la propria esperienza diretta sul campo e i propri valori”. Articolato in 118 ore, con frequenza fino al 28 luglio, nella sede di Cescot (via Ravizza 7 a Bergamo, tutte le mattine e i pomeriggi dal lunedì al giovedì, il venerdì solo la mattina), il corso affronta temi fondamentali in ambito ricettivo, dalla sicurezza generale e alimentare alla lingua inglese, dalla mis en place alla gestione dei rapporti con i clienti, dall’organizzazione della sala alla cultura enogastronomica. È previsto anche il rilascio degli opportuni attestati, tra cui l’Haccp sull’igiene alimentare. L’approccio è fortemente laboratoriale e professionalizzante, grazie alla presenza di docenti specializzati e provenienti dall’Istituto Alberghiero di San Pellegrino. “Il corso – spiega Sara Belotti, direttrice Cescot Bergamo – si rivolge ai Neet, persone che al momento non studiano e non hanno occupazione, ma sono alla ricerca di nuove opportunità per entrare nel mercato del lavoro. In particolare, nel corso di questo mese formativo, si forniranno ai partecipanti tutte le nozioni teoriche, ma soprattutto pratiche, per creare nuove risorse realmente qualificate. Inoltre, è nostro impegno fare in modo che, terminato il percorso, i frequentanti abbiamo un posto di lavoro già dal mese di agosto”. Richiesta di contatto
Convenzione per il noleggio a lungo termine – l’auto del mese

Renegade 1.3 T4 190CV PHEV 4xe AT6 Limited Tua a 627 euro mensili (Iva inclusa) con anticipo 0 oppure Tua a 437 euro mensili con anticipo di 10:490 euro (Iva inclusa). Diventa socio Confesercenti e approfitta di uno sconto aggiuntivo! Confesercenti Bergamo e UNIPOLRENTAL hanno stipulato una nuova convenzione per il noleggio a lungo termine di autoveicoli. I soci Confesercenti, i familiari conviventi e i parenti di primo grado potranno usufruire di uno sconto dell’1,5% rispetto all’importo praticato al mercato. Con il “tutto incluso” di UnipolRental, inoltre, c’è un unico contratto per il noleggio auto, l’assicurazione e un unico addebito mensile, un canone fisso negli anni per tutta la durata del contratto, un set di servizi di manutenzione ordinaria, straordinaria e amministrativi inclusi e una rete di centri convenzionati su tutto il territorio in grado di fornire un servizio altamente qualificato. Allegato tecnico UNIPOLRENTAL riservato agli iscritti CONFESERCENTI e loro familiari Per richiedere informazioni e preventivi: Dott. Patrizio Rota, subagente assicurativo UNIPOLSAI specialista del Noleggio a Lungo Termine UNIPOLRENTAL patrizio@rotamotori.com 035/952552 335/6286506 Richiesta di contatto
Saldi estivi, Confesercenti: un negoziante bergamasco su due applicherà sconti fino al 40%. Il 60% degli italiani pronti a fare shopping, budget medio 227 euro
Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo: “Il maltempo ha rallentato gli acquisti, ora grande occasione per consumatori e commercianti” Simone Palazzi, membro della Presidenza di Confesercenti Bergamo: “Necessario posticipare i saldi, bene la stretta sulla giungla delle promozioni, anche online” Un negoziante su due pronto ad applicare sconti fino al 40%: iniziano i saldi estivi 2023 e secondo le rilevazioni condotte da Confesercenti Bergamo sui propri associati del settore moda e abbigliamento, la metà dei commercianti sono già disponibili ad applicare scontistiche di partenza molto alte. Un dato che incontra le aspettative dei consumatori. Secondo le rilevazioni nazionali di Confesercenti-Ipsos, il 60% degli italiani – alle prese con il caro-vita – approfitterà dei vantaggi per fare shopping con una spesa media di 227 euro a persona, solo uno su tre spenderà meno di 100 euro. “I prossimi saldi estivi saranno una grande occasione per tutti – commenta Filippo Caselli, direttore di Confesercenti Bergamo – Per i consumatori che avranno la possibilità di acquistare capi di qualità a prezzi molto convenienti, ma anche per le imprese del settore che vengono da un avvio di anno particolarmente difficile. Aprile e maggio sono stati caratterizzati dal maltempo e da temperature sotto la media del decennio e lo stesso giugno è stato dominato in parte da piogge e temperature instabili. Un quadro sfavorevole, che ha inciso sul ciclo primaverile delle vendite nel comparto”. Sempre stando alle rilevazioni nazionali, il 38% dei consumatori italiani ha comprato meno capi primaverili ed estivi a causa della stagione fredda e piovosa, nonché del caro-vita. Le vendite di fine stagione, inoltre, rappresentano da sempre un momento importante per fare il punto sul settore di riferimento: “Dopo la pandemia c’è stata un’immediata ripartenza – sostiene Simone Palazzi, titolare di Palazzi abbigliamento ad Albino e membro della Presidenza di Confesercenti Bergamo – ma già nel 2022, secondo dati di Confesercenti nazionale, la spesa degli italiani in moda è tornata a scendere. Si è assestata sui 29,8 miliardi, quasi 900 milioni di euro meno dell’anno precedente, e ancora 5,3 miliardi di euro sotto i valori del 2019. In Lombardia e a Bergamo, in particolare, la disponibilità economica delle famiglie è molto diversa rispetto al resto d’Italia e questo fa ben sperare, le aspettative degli operatori su questa ‘campagna saldi’ è mediamente positiva”. Tab. Spesa annuale delle famiglie in abbigliamento e calzature per regione e totale, anni 2019-2021-2022 (elaborazioni Confesercenti) Spesa abbigliamento annuale (mln euro) 2019 2021 2022 2022/2021 2022/2019 Piemonte 2188,2 1877,3 1824,1 -53,2 -364,1 Valle d’Aosta 105,7 104,6 101,6 -3,0 -4,1 Liguria 794,6 598,8 581,8 -17,0 -212,8 Lombardia 6708,8 5955,9 5787,1 -168,8 -921,7 Trentino-Alto Adige 657,5 647,8 632,4 -15,4 -25,1 Veneto 2836,5 2445,3 2376,0 -69,3 -460,5 Friuli-Venezia Giulia 585,0 527,5 512,5 -14,9 -72,5 Emilia-Romagna 2527,3 2584,5 2511,3 -73,2 -16,1 Toscana 1976,4 1560,8 1516,6 -44,2 -459,8 Umbria 453,5 497,6 483,5 -14,1 29,9 Marche 1034,0 738,6 717,7 -20,9 -316,3 Lazio 3343,2 2736,2 2658,6 -77,5 -684,6 Abruzzo 670,3 721,8 701,3 -20,5 31,0 Molise 211,2 141,3 137,3 -4,0 -73,9 Campania 3437,4 2742,6 2664,9 -77,7 -772,5 Puglia 2119,8 1738,4 1689,1 -49,3 -430,7 Basilicata 332,1 338,4 328,8 -9,6 -3,3 Calabria 1239,8 1026,2 997,2 -29,1 -242,6 Sicilia 3166,5 2949,0 2865,5 -83,6 -301,0 Sardegna 842,0 809,7 786,8 -22,9 -55,3 Italia 35212,2 30755,8 29884,2 -871,6 -5328, “È chiaro, comunque, che il tema delle regole che disciplinano le vendite promozionali e le vendite di fine stagione sono molto importanti. È necessario mettere i piccoli negozi nelle condizioni di lavorare bene, nonostante gli aumenti di utenze, costo del personale e tutela del Made in Italy, oltre alla diminuzione del potere d’acquisto dei consumatori – riflette Simone Palazzi che conclude: “In questo senso proponiamo da sempre di ragionare su una data di inizio saldi più in sintonia con la fine della stagione, portandola, quindi, in avanti. Inoltre, crediamo che la stretta data dalle nuove regole contenute nel decreto Omnibus possa porre un freno alla giungla delle promozioni anche sui canali online. È un passo in avanti, ora attendiamo però la reale applicazione e crediamo siano comunque necessari controlli da parte delle autorità”. I prossimi saldi estivi saranno anche i primi con le nuove regole del Codice del consumo, sulla cui base Confesercenti lancia l’iniziativa “Saldi trasparenti”: un vademecum di regole a cui sono chiamati ad aderire gli associati per rendere migliore l’esperienza dello shopping di fine stagione. Prezzi e sconti sono trasparenti il prezzo di partenza è evidenziato in chiaro, ed è quello più basso praticato negli ultimi 30 giorni lo sconto viene indicato in percentuale rispetto al prezzo di partenza è indicato con evidenza il prezzo finale scontato Il pagamento può essere effettuato in contanti (fino al limite di 5.000 euro), ovvero con carta di debito o credito Oltre a garantire la migliore qualità dei capi in vendita, l’esercizio assicura il rispetto delle norme in materia di commercio dei prodotti di abbigliamento e quelle sulla garanzia della conformità del bene al contratto I prodotti in saldo, a meno che non sia diversamente indicato (ad es. capi risalenti alla corrispondente stagione dell’anno precedente), appartengono tutti a stock relativi alla stagione in corso I prodotti in vendita rispondono alle norme in materia di etichettatura di cui al “Codice del consumo” (D. Lgs. n. 206/2005), quindi sono sicuri e recano l’indicazione dell’identità e degli estremi del produttore Le merci in vendita rispondono alle norme sulla denominazione delle fibre e sull’etichettatura e contrassegno della composizione fibrosa dei prodotti tessili, di cui al Regolamento CE n. 1007/2011 In caso di prodotto che presenti difetti, lo stesso, in conformità a quanto previsto dal “Codice del consumo”, qualora vi sia disponibilità di altro capo analogo, verrà sempre sostituito, previa presentazione della prova d’acquisto (scontrino fiscale o di cortesia, fattura); altrimenti verrà consegnato un voucher di valore pari all’importo pagato, spendibile entro un anno dall’acquisto In caso di mancato gradimento, il capo, se richiesto entro i 15 giorni successivi all’acquisto, previa presentazione di scontrino fiscale o di cortesia o fattura, verrà senz’altro sostituito, anche durante il periodo dei saldi, con altro capo a scelta dell’acquirente di pari valore (sempreché
Carta alimentare: Fiesa-Confesercenti aderisce all’iniziativa

Lo scorso maggio, il Governo ha stanziato il Fondo alimentare, decreto che definisce i criteri di individuazione dei nuclei familiari in stato di bisogno e che beneficeranno di un contributo economico di 382,50 euro. Coperto da una dotazione finanziari di 500 milioni di euro, sarà erogato attraverso carte elettroniche di pagamento prepagate messe a disposizione da Poste Italiane. Il bonus sarà destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte dei nuclei familiari in possesso di iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe della popolazione residente e di un Isee (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 15.000 euro. Fiesa-Confesercenti ha aderito alla convenzione attuativa della misura, invitando i proprio associati a partecipare e a impegnarsi a: Applicare uno sconto aggiuntivo nella misura del 15% mediante sconto immediato o riconoscendo un buono utilizzabile successivamente; Cumulare a scontistica con le eventuali offerte di acquisto praticate in generale a beneficio di tutti gli altri consumatori; Autorizzare Fiesa-Confesercenti e ministero dell’Agricoltura a inserirlo nell’elenco delle imprese aderenti, in modo da renderlo pubblico facendo conoscere ai consumatori gli esercizi in cui potranno beneficiare degli sconti Gli esercizi aderenti potranno esporre il logo dell’iniziativa reso pubblico dal MASAF. Per ulteriori dettagli e per aderire è possibile scaricare e consultare la documentazione a questo link: https://confesercenti.bergamo.it/wp-content/uploads/2023/07/Allegato_Prot._3152_Convenzione-adesione-imprese.pdf Richiesta di contatto
Carenza personale di sala, la risposta di Confesercenti Bergamo: il corso di commis per dare nuova linfa al settore ricettivo locale
Cesare Rossi, vicedirettore Confesercenti Bergamo: “Le nostre imprese virtuose locomotiva del settore per promuovere nuovi modelli aziendali e organizzativi” Sara Belotti, Cescot: “Un mese di frequenza, con ristoratori e docente qualificato. Ad agosto i partecipanti già pronti per entrare nel mondo del lavoro” Un corso altamente qualificante per preparare, in un mese, nuovo personale da collocare nel settore ricettivo locale. È partito oggi il ciclo di incontri formativi “Commis di sala e barman“, la risposta di Confesercenti Bergamo, insieme a Cescot (ente di formazione di Confesercenti) e l’agenzia per il lavoro AxL alla carenza di operatori nel mondo dell’hotellerie. Il progetto si inserisce nell’iniziativa GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori) della Missione 5 del PNRR, finanziata da Regione Lombardia e coordinata localmente dalla Provincia di Bergamo. “Finalmente possiamo annunciare la partenza di questo corso a cui stiamo lavorando da tempo – spiega Cesare Rossi, vicedirettore di Confesercenti Bergamo, ringraziando Cescot per essersi prodigato al fine di dare una risposta alla categoria e Axl per la disponibilità a sperimentare questa palestra di collaborazione, oltre a Provincia e Regione per il sostegno – che si colloca nell’ormai atavica difficoltà di tutta la filiera del turismo e del suo indotto a trovare personale”. Assoturismo Confesercenti ha recentemente stimato una perdita stagionale media del 5,3% per le realtà che non riescono ad assumere. “I motivi sono diversi – prosegue Rossi – in primo luogo a causa del cambio culturale e il desiderio, sempre più forte, di coniugare i tempi della vita privata con quelli del lavoro. In secondo luogo, per via di un atteso adeguamento dei livelli salariali. Confesercenti, in questo ambito, è in prima linea: sta riunendo le proprie imprese virtuose affinché siano una vera e propria locomotiva trainante di un rinnovamento del settore. Promuoveranno modelli aziendali, nonché organizzativi, innovativi e allineati alle necessità degli operatori, con nuove turnazioni e assunzioni flessibili. Nello specifico dell’iniziativa che presentiamo oggi, all’interno del corso per formare i futuri commis di sala, i nostri ristoratori rappresentano una voce di valore, per la capacità di portare la propria esperienza diretta sul campo e i propri valori”. Articolato in 118 ore, con frequenza fino al 28 luglio, nella sede di Cescot (via Ravizza 7 a Bergamo, tutte le mattine e i pomeriggi dal lunedì al giovedì, il venerdì solo la mattina), il corso affronta temi fondamentali in ambito ricettivo, dalla sicurezza generale e alimentare alla lingua inglese, dalla mis en place alla gestione dei rapporti con i clienti, dall’organizzazione della sala alla cultura enogastronomica. È previsto anche il rilascio degli opportuni attestati, tra cui l’Haccp sull’igiene alimentare. L’approccio è fortemente laboratoriale e professionalizzante, grazie alla presenza di docenti specializzati e provenienti dall’Istituto Alberghiero di San Pellegrino. “Il corso – spiega Sara Belotti, direttrice Cescot Bergamo – si rivolge ai Neet, persone che al momento non studiano e non hanno occupazione, ma sono alla ricerca di nuove opportunità per entrare nel mercato del lavoro. In particolare, nel corso di questo mese formativo, si forniranno ai partecipanti tutte le nozioni teoriche, ma soprattutto pratiche, per creare nuove risorse realmente qualificate. Inoltre, è nostro impegno fare in modo che, terminato il percorso, i frequentanti abbiamo un posto di lavoro già dal mese di agosto”.
Turismo organizzato: riprendono i viaggi dei bergamaschi verso l’estero con un +20%. Egitto in cima alle destinazioni più amate, cala la richiesta per l’Italia. Crociere in cima alla classifica delle tipologie di viaggio più richieste
Matteo Marcassoli, presidente di Assoviaggi Confesercenti Bergamo: “Famiglie attente alla spesa, in cerca di pacchetti vantaggiosi. Superati i livelli già record del 2019. Restano ancora troppo alti i prezzi dei servizi, con incrementi fino al 25%” Estate, tempo di vacanza e i bergamaschi tornano a viaggiare, affidandosi ad agenzie e tour operator: il turismo organizzato riparte, registrando una crescita di due punti percentuali rispetto al 2019, anno dei record per il settore. È quanto emerge dalle analisi di Assoviaggi Confesercenti che a livello locale conferma la tendenza nazionale, con un +20% per il 2023. Trainano le vacanze all’estero, in particolare verso Grecia, Spagna, Egitto, Usa e Giappone, l’Italia invece soffre. Crociere in cima alla classifica delle tipologie di viaggio più richieste. Le famiglie, attente alle uscite, sono in cerca di pacchetti vacanza vantaggiosi e offerte last minute. “I trend che stiamo registrando a livello provinciale sono esattamente lo specchio della dimensione nazionale – commenta Matteo Marcassoli, presidente Assoviaggi Confesercenti Bergamo – non solo per quanto riguarda l’incremento delle partenze, ma anche per quanto concerne il pricing. La stagione delle agenzie viaggi è tornata a volumi significativi, addirittura superiori al periodo precedente alla pandemia, per la capacità di offrire prezzi contenuti, in un periodo in cui il low cost non lo è più. Ciò è reso possibile dai preinvestimenti su voli charter, località e strutture che, soprattutto sotto data, consentono oggi di proporre pacchetti a prezzi calmierati”. Se da un lato si torna a viaggiare all’estero, restano comunque alti i prezzi dei servizi che accusano un aumento fino al 25%. “La causa non è da ricercarsi solamente nell’impennata delle materie prime e dell’inflazione – sottolinea Marcassoli – ma anche della carenza della forza lavoro sia in ambito dei trasporti, sia dell’accoglienza turistica. Garantire i servizi, quando gli operatori mancano, significa dover affrontare costi più alti”. A seguire il report nazionale Assoviaggi Confesercenti Vacanze estive, cresce la voglia di viaggi oltre confine. Per il trimestre estivo 2023, saranno complessivamente 3,9 milioni gli italiani che si sposteranno grazie all’attività di Agenzie di Viaggio e di tour operator. Trainano le vacanze all’estero (+21,1% rispetto all’estate 2022), in particolare verso Grecia, Spagna, Egitto, Usa e Giappone. Crociere in cima alla classifica delle tipologie di viaggio più richieste. È quanto emerge dall’Osservatorio sul turismo organizzato di Assoviaggi Confesercenti, sulla base di un’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di 581 Agenzie di Viaggio. Le prenotazioni in agenzia. Per l’estate 2023 gli operatori sperano finalmente di tornare ai livelli del 2019, con una crescita complessiva dell’operatività del +6,8%, sintesi della crescita prevista dei viaggi all’estero (+21,1%) e della flessione, invece, del -2% per le richieste di destinazioni italiane. Complessivamente si stima che nel periodo giugno-agosto saranno circa 1,6 milioni i pacchetti vacanze prenotati presso Agenzie di Viaggio e Tour Operator, di cui 1,1 milioni includono una destinazione oltre confine e oltre 500mila saranno effettuati in Italia. Saranno circa 3,9 milioni gli italiani che si sposteranno grazie ai pacchetti: 2,6 milioni fuori dall’Italia, mentre 1,3 milioni soggiorneranno nelle diverse destinazioni italiane. Caro-vacanze e last minute. A pesare – in particolare sulla domanda per le destinazioni italiane – è il caro- vacanze. I prezzi medi dei servizi sono aumentati del 25% rispetto all’estate 2022, anche se parallelamente è aumentata l’offerta di pacchetti e servizi a tariffe flessibili. Una quota di italiani più sensibili all’aumento dei prezzi, però, rimane in attesa di cogliere le proposte promozionali last-minute che potrebbero aprirsi “sotto data”. In sostanza, un mercato con andamenti alterni caratterizzato da periodi di forti vendite e momenti di stasi, dove il rapporto di conversione tra le richieste di preventivo e prenotazione effettiva è di 1 su 2. Mare e viaggi fuori dall’Europa. Dall’indagine emerge un forte interesse della domanda per le Crociere – a partire da quelle sul Nilo – segnalate in crescita dal 57,1% delle agenzie, e anche un ritorno dei viaggi intercontinentali (51,3% delle segnalazioni). Tutte le destinazioni ‘mare’, comunque, sono in aumento: da quelle dei Paesi del mediterraneo (50,3%) a quelle esotiche (32,3%). Un po’ meno frequenti le segnalazioni per il Mare Italia, che secondo la percezione del 52% del campione ha registrato una flessione di interesse da parte degli italiani. Da segnalare invece il buon posizionamento delle Capitali Europee e delle Città d’Arte italiane, che in termini di frequenza delle segnalazioni si collocano subito dopo il prodotto mare. Egitto da record. Tra le destinazioni più gettonate spicca l’Egitto, che tra offerta mare, tour culturali e crociere sul Nilo è in assoluto la meta più richiesta tra quelle a medio-raggio, segnalata dall’87,1% delle agenzie. Sul corto raggio, invece, continuano a imporsi Grecia e la Spagna; un discreto interesse è stato segnalato anche per il Portogallo e la Francia. Per il “lungo raggio”, invece, le richieste dei viaggiatori si sono concentrate sugli Stati Uniti e il Giappone, seguiti da Thailandia e Caraibi. Non sono mancate, però, anche richieste per Tanzania, Maldive, Messico, Oman, Filippine, Zambia. Per chi ha scelto l’Italia, invece, le destinazioni preferite risultano la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, la Campania, la Toscana, il Veneto, l’Emilia Romagna e il Lazio. Stima della variazione % attesa per le richieste di viaggi/vacanze e prenotazioni di singoli servizi per l’estate 2023 rispetto allo scorso anno scorso
Testi scolastici: Confesercenti Bergamo e SIL-Sindacato dei librai puntano l’attenzione sull’aumento dei prezzi di copertina fino al 12%. A rischio il servizio nelle librerie e cartolibrerie del territorio
Antonio Terzi, presidente Confesercenti Bergamo e vicepresidente nazionale SIL-Sindacato dei librai: «Si apra un tavolo di filiera al Ministero, subito un voucher per le famiglie». Incrementi medi dell’8% sul prezzo di copertina indicato dagli editori, con picchi fino al 12% per alcuni titoli: sarà un’estate all’insegna del caro-libri per le famiglie bergamasche, come nel resto d’Italia, alle prese in queste settimane con la prenotazione e l’acquisto dei testi scolatici. Un fenomeno dalle pesanti ripercussioni anche su librerie e cartolibrerie, che paradossalmente vedono ridursi i margini di guadagno, passati dal 15% lordo di due anni fa al 10% circa di oggi. A lanciare l’allarme è Antonio Terzi, presidente di Confesercenti Bergamo e vicepresidente nazionale del SIL-Sindacato dei librai: «La situazione in cui ci troviamo è oramai insostenibile e peggiora di anno in anno, per questo chiediamo con urgenza al Ministero dell’Istruzione la riapertura di un tavolo di filiera, per giungere al più presto a un accordo di filiera, che garantisca un margine dignitoso per tutti gli operatori del settore. Chiediamo l’abbattimento dei maxi-sconti consentiti alla grande distribuzione organizzata e l’erogazione di un voucher a sostegno delle spese delle famiglie». Alla base di un sistema altamente complesso c’è l’annoso blocco dei tetti di spesa, tabelle imposte agli istituti scolatici che ogni anno si trovano a dover rispettare i paletti ministeriali nell’indicare la lista dei titoli di testo che gli studenti dovranno acquistare prima dell’inizio del nuovo anno scolastico: «I tetti di spesa sono stati definiti oramai dodici anni fa – sottolinea Terzi – ma nel corso del tempo i prezzi dei libri sono aumentati a causa dell’inflazione e dell’aumento delle materie prime. Ciò, ogni anno mette sempre più in difficoltà docenti e scuole che devono, con grande fatica, far quadrare i conti nella compilazione delle liste di adozione». Si creano così situazioni paradossali, con scuole che rinunciano ai grandi classici della narrativa o che decidono di mantenere vecchie edizioni, perché più economiche. Oppure – ed è il nuovo fenomeno riscontrato negli ultimi giorni sul territorio bergamasco – con istituti che indicano alle famiglie solamente testi in versione digitale, senza specificare il codice della corrispondente versione cartacea. Una tattica che abbatte la spesa indicata permettendo di restare nei paletti ministeriali, ma che crea problemi non di poco conto nel momento in cui all’edizione digitale si accede solo attraverso l’acquisto della corrispondente versione cartacea. In questo caso, inoltre, viene lasciata ai rivenditori l’incombenza di individuare il giusto codice, senza però che esista una tabella di conversione ufficiale, con il concreto rischio per gli studenti di trovarsi a settembre con volumi dal contenuto differente. Dall’altro lato, perché gli editori, non avendo la reale lista di adozione dei testi cartacei, non saranno messi nelle condizioni di produrre entro settembre il numero adeguato di testi, con il pericolo per le famiglie di non trovare più copie a inizio anno scolastico. I testi, dunque, continuano a costare di più, seppur ai librai resti un margine di guadagno ridotto (al massimo dell’8 o del 10%), impedendo di applicare sconti, così come invece avviene per la grande distribuzione organizzata e per le piattaforme online che arrivano anche al 15%, soglia massima consentita per legge. Si genera così una forma di concorrenza esclusivamente a favore di supermercati e marketplace, in grado di assorbire il margine di guadagno attraverso l’ampia diversificazione di vendita tipica della grande distribuzione. «A rischio c’è il servizio assicurato da molte librerie e cartolibrerie del nostro territorio – evidenzia Terzi – si vedranno costrette a rinunciare alla vendita dei libri di testo, rischiando gravi ripercussioni sull’attività economica. E le famiglie si troveranno senza servizio essenziale». L’appello è di trovare al più presto una soluzione: «È fondamentale aprire un confronto che metta attorno al tavolo tutti i soggetti coinvolti, editori, scuole, distributori, librai e cartolibrai. Crediamo sia necessario raggiungere un accordo di filiera che garantisca agli esercizi specializzati un margine dignitoso al fine di erogare un servizio di qualità. Riteniamo necessario anche un concreto sostegno alle famiglie, con l’erogazione di un voucher per ammortizzare le spese scolastiche, e l’azzeramento dello sconto del 15%, come avvenuto nel 2020 per i libri non di testo. Le possibilità economiche ci sono: abbiamo stimato un impegno finanziario da parte del Ministero di circa 90 milioni di euro». Più in generale, conclude Terzi: «È essenziale da parte dei Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Istruzione e del Merito il riconoscimento del ruolo insostituibile del circuito delle librerie e delle cartolibrerie a fianco della scuola e delle famiglie».
Approvato il bilancio consuntivo. Terzi: “Solidità patrimoniale ed economica”

La Presidenza di Confesercenti Bergamo riunitasi il giorno 5 giugno scorso ha approvato il bilancio consuntivo delle proprie attività associative e di sistema al 31 dicembre 2022, riscontrando una situazione di solidità complessiva tanto dal punto di vista economico, che patrimoniale. La compagine sociale, il tesseramento, si è sostanzialmente confermata, dando fiducia all’operato degli organismi dirigenti e della struttura. Il Presidente Antonio Terzi nel corso della riunione ha sottolineato come “pur attraversando un periodo non semplice per le ragioni che tutti gli imprenditori conoscono, in Associazione e nell’ambito delle società di sistema si è lavorato per il consolidamento del patrimonio associativo, la positività dei bilanci, la continuità operativa”. Soddisfazione per i risultati ottenuti la esprimono anche i membri di Giunta che dopo ampio confronto hanno espresso il proprio parere favorevole alla proposta di bilancio consuntivo 2022 e previsionale 2023. Richiesta di contatto
Saldi estivi. La novità: si parte giovedì 6 luglio. Le regole

Al via dal prossimo 6 luglio i saldi estivi: Regione Lombardia ha pubblicato la consueta delibera per rendere nota la data di inizio delle vendite di fine stagione, con una novità. Per l’estate 2023 non si partirà il primo sabato del mese di luglio, come da tradizione, ma di giovedì, per rendere l’avvio omogeneo sul territorio nazionale. Gli sconti, dunque, potranno essere applicati a partire da giovedì 6 luglio, potendo protrarsi fino a mercoledì 30 agosto. La stessa normativa ribadisce, lo ricordiamo, che per tutta la durata dei saldi e nei 30 giorni precedenti, sono vietate le vendite promozionali. Ugualmente le vendite di liquidazione per trasformazione o rinnovo dei locali non possono essere effettuate nei 30 giorni precedenti ai saldi. Vigono dal primo luglio 2023 le nuove regole disciplinanti le campagne promozionali delle attività commerciali compresi i saldi. L’essenza del provvedimento che impatta sulla gestione della comunicazione rivolta ai consumatori è la seguente: Ogni annuncio di riduzione di prezzo deve indicare il prezzo più basso applicato dal venditore nei trenta giorni precedenti all’applicazione della riduzione del prezzo. Ciò allo scopo di evitare che si realizzi nel corso dell’ultimo mese un rialzo strumentale dei prezzi. Nel caso di più riduzioni progressive, come avviene solitamente nel periodo dei saldi, il prezzo recedente è il prezzo originario di partenza della campagna. Il commerciante deve pertanto esporre dei cartellini che indichino il prezzo precedente barrato e il nuovo prezzo scontato. Queste norme si applicano a tutti gli annunci di riduzione di prezzo, dunque vendite promozionali e saldi, compresi gli annunci online. Non viene applicata in caso di sconti su prodotti deperibili alimentari e agricoli, vendite sottocosto e prezzi di lancio. Per ogni informazione relativa alla nuova disciplina segnaliamo il link alle FAQ predisposte dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy: https://www.mimit.gov.it/it/assistenza/domande-frequenti/annunci-di-riduzione-di-prezzo-domande-frequenti-faq Qui, invece, è possibile consultare un documento di sintesi con le Regole fondamentali sui saldi. Richiesta di contatto